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Maldor: gli esiti della battaglia
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Marzo 19, 2007 - 9:58 pm

[size=6]Gondor vince![/size]

Una prima cronaca della battaglia della piana di Maldor, che andrò via via a rifinire nei prossimi giorni ...

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L’armata di Gondor, proveniente da est, è composta dagli uomini di Cirmoth, 7.000 fanti veterani di Minas Tirith venuti dal nord e schierati al centro; dai 18.000 soldati di Tharmaroth (i Valdacli del Nord di Valandor Hamina, vassallo di Gondor), schierati al centro al fianco di Cirmoth e sull’ala sinistra, della quale Tharmaroth è il comandante; dalla cavalleria leggera Haradana e Umbareana di Sajadi del Dàr (4.000 cavalieri), dai 1.000 arcieri elfici di Eäroma, che i Valdacli non hanno mai affrontato, e da un’unità di 5.000 combattenti dell’Harad, nascosta, della quale non sospettano l’esistenza.

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Le forze dell’Alleanza dei Valdacli sono leggermente superiori in numero, in equipaggiamento e in posizione. Yamo Nindamos, schierato al centro con la Guardia, davanti alle sue possenti macchine da guerra (trabucchi al centro e balliste su entrambe le ali, in posizione sopraelevata, sulle colline), può schierare 33.000 uomini pesantemente armati, 3.000 dei quali sono balestrieri di Arpel guidati da Bendaman, veterani di guerra. Tamagran, sul fianco destro (vicino a un bosco) accanto ai balestrieri, guida i veterani di Ostelor; Akhibrazan è sul fianco sinistro con i soldati di Rò-Mollò. Yamo, però, è preoccupato; non è mai sceso in battaglia, così come la maggior parte dei suoi uomini, ed è convinto che le sue riserve (5.000 fanti pesanti, provenienti dalla costa) non possano raggiungere il campo prima di notte.

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Primo turno

Le macchine da guerra di Ostelor entrano in azione, ma vanno in avaria e il tiro è inefficace. Anche il tiro di arcieri e balliste, a lunga distanza, è inefficace e causa pochissime perdite.

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Gondor avanza coraggiosamente su tutto lo schieramento; gli arcieri elfici e la cavalleria leggera di Sajadi (Gondor) si posizionano dietro al bosco per attaccare il fianco valdaclo, protetto dai balestrieri di Bendaman.
In questo momento, Yamo è udito dire che i balestrieri di Bendaman, schierati di fronte ed esposti agli arcieri di Eäroma, sono sacrificabili. Bendaman lo ricorderà.

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Secondo turno

Gli arcieri elfici di Eäroma stringono e si avvicinano, causando perdite fra i balestrieri di Bendaman; la cavalleria di Sajadi si avvicina. Eäroma usa la magia di fuoco; i balestrieri valdacli sono colpiti e sorpresi, ma resistono senza farsi vincere dalla paura.

L'armata di Gondor e Valandor (guidata da Cirmoth e Tharmaroth) avanza compatta contro i soldati di Yamo Nindamos e le macchine da guerra; l’unità di combattenti dell’Harad riesce nella sua imboscata entrando in campo molto presto e in posizione favorevolissima, cogliendo di sorpresa il fianco sinistro di Akhibrazan e minacciando le balliste (tutto è dovuto, in questo caso, alla fortuna e al tiro del dado... ma la fortuna del resto è compagna di tutte le battaglie)

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Terzo turno

I trabucchi di Ostelor colpiscono i cavalieri di Sajadi, causando perdite ma non arrestando la loro avanzata. I serventi delle macchine da guerra di Ostelor sono sfortunati; poche braccia più avanti, e sarebbe stata una strage fra gli umbareani. Le balliste schierate ai lati colpiscono gli uomini di Cirmoth, provocando perdite e demoralizzandoli, ma la presenza di Cirmoth infonde coraggio: i gondoriani resistono, e avanzano ancora protetti dai loro distaccamenti. I diciottomila di Tharmaroth, i Valdacli del Nord, avanzano assieme a loro contro Yamo.

Bendaman dirige il tiro dei suoi balestrieri, e molti degli elfi di Eäroma cadono colpiti. Ma Eäroma scatena ancora una volta il potere dell’Essenza, e un muro di fiamma circonda i guerrieri Valdacli impedendo loro di muoversi e disimpegnare.

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I guerrieri dell’Harad, nel frattempo, hanno raggiunto e distrutto le balliste valdacle del fianco di Akhibrazan.

Quarto turno

Akhibrazan carica i soldati di Tharmaroth mettendoli in fuga; con odio, i Valdacli inseguono il nemico in rotta, allontandandosi però dalla battaglia.
Sul fianco opposto, le balliste colpiscono la cavalleria Umbareana di Sajadi, che continua ad avanzare.

Anche i guerrieri di Cirmoth caricano e attaccano la guardia di Tamagran, di fronte e sul fianco; Tamagran contrattacca, ma Gondor vince, mettendolo in rotta e scompaginando il suo schieramento. Tamagran di Ostelor cade in battaglia. I balestrieri di Bendaman, travolti dai valdacli in rotta, abbandonano la loro posizione e fuggono in preda al panico, esponendosi alla carica dei cavalieri di Sajadi che sta sopraggiungendo e al tiro degli arcieri elfici.

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Al centro, Cirmoth stesso guida i suoi uomini contro quelli di Yamo, l’intero schieramento di Gondor carica verso la collina sulla quale sventola lo stendardo di Ostelor. Mentre Bendaman resiste alla cavalleria di Sajadi, respingendola e costringendola alla fuga, Yamo cede alle picche di Gondor: il centro dell’esercito Valdaclo cede, è un massacro. Yamo, sconfitto e ferito, cerca di ripiegare, ma i soldati di Cirmoth lo raggiungono.

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La Guardia di Ostelor è distrutta; Cirmoth da’ l’assalto alle macchine da guerra di Ostelor e le distrugge dopo una disperata difesa, poi innalza la bandiera di Gondor sulla collina di Maldor e inizia a schierare i suoi uomini sul fianco dei soldati nemici.

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Quinto turno

Tharmaroth, con l’armata di Urland e dei Valdacli del Nord, segue Cirmoth nella carica, ma viene arrestato dagli alabardieri di Ostelor e poi respinto da Akhibrazan, rientrato in battaglia, che si è unito ai 5.000 uomini della riserva Valdacla finalmente giunta sul campo.

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Sesto turno

Bendaman, valorosamente, resiste agli attacchi di Eäroma e alla sua magia; decimato, impotente di fronte agli esiti dell’attacco di Cirmoth, scioglie ciò che rimane dei suoi balestrieri, mettendoli in salvo, e resta sul campo.

Akhibrazan di Rò-Mollò contrattacca, resistendo agli assalti di Tharmaroth, e salva la giornata battendo definitivamente l'ala sinistra Gondoriana. Tharmaroth è sconfitto. Riesce a ripiegare verso oriente, ma si trova su un terreno difficile ed è costretto a sbandare la sua unità.

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Akhibrazan sa che la battaglia è persa; lo stendardo di Ostelor è caduto, Yamo e Tamagran sono feriti o forse morti, e di Bendaman non ha notizie. I soldati dell’Alleanza dei Valdacli sono demoralizzati alla vista della bandiera con l’Albero Bianco issata sulle rovine delle fortificazioni da campo. Akhibrazan decide di ritirarsi salvando la metà dell'armata dei Valdacli.

Gondor ha vinto, la bandiera di Ostelor è caduta nelle mani di Cirmoth, ma il capitano di Ro-Mollo potrà ancora combattere. La guerra sarà lunga.

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