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Punti Esperienza: Oscuro
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Gennaio 1, 2008 - 12:34 pm

E con il nuovo anno, un augurio a tutti i giocatori e i ...

[size=6]PUNTI ESPERIENZA[/size] ...

[size=6]OSCURO[/size]
Estate dell'anno 75 della Quarta Era, a Zambra e Tul Harar, nel Grande Harad

PUNTI ESPERIENZA:

    ARAKHON , 7.960 più 3.900 punti bonus di gruppo. 50 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via mare - 1 punto per 10 miglia). 700 punti di bonus specifico. TOTALE 12.610
    ENDER , 5.925 più 3.900 punti bonus di gruppo. TOTALE 9.825
    KHALID , 4.700 più 3.900 punti bonus di gruppo. TOTALE 8.600
    MU'HAD , 4.405 più 3.900 punti bonus di gruppo. 400 punti di bonus individuale. 8.705 , divisi per tre (già terzo livello) TOTALE 2.901
    SURI , 5.570 più 3.900 punti bonus gruppo. 110 punti Travel(viaggio in zone sconosciute, via mare e via terra). 500 punti di bonus specifico. TOTALE 9.580

Ben tre personaggi acquisiscono un nuovo livello d'esperienza, in quest'avventura: Khalid, Arakhon, Suri .

Nardo, avendo partecipato a una breve parte dell'avventura, riceve 650 punti bonus per Indur .

Molti bonus di gruppo e molte scoperte, in "Oscuro"; per quanto Ba sia riuscito nel suo scopo (perlomeno stando a quanto ha rivelato a Khalid e Tuija), e i suoi uomini abbiano sottratto la Chiave, rapito Urrit e portato morte nella casa di Arakhon, lo spettro di Zanaenia è stato sopraffatto e disperso, la natura della maledizione delle Piccole Cose è stata scoperta se non vinta, Ciryaher e Arakhon hanno varcato la dimensione del Sogno riuscendo a dare perlomeno una parvenza di logica alle loro visioni, e le intuizioni di Mu'Had hanno consentito di esplorare nuove ipotesi sulla natura del Disco e del misterioso codice del Popolo Che Non Sogna, identificato ora con quello dei Kinn-Lai, elfi Avari. Anysa ha salvato Tuija e Khalid, e sembra aver ritrovato quindi parte della sua coscienza e consapevolezza, e Tuija, a sua volta, grazie alla guida di Farah e Ghaouti ha ritrovato Suri nel deserto.

[size=6]Passato e incertezza[/size]

Dopo la fuga dalla casa di Ba Zalarit e la notte del terribile combattimento contro lo spettro di Zanaenia, la vita di Khalid e Arakhon è appesa a un filo. L'haradano, per quanto assistito da Ciryaher e dalla sapiente Egaewe, si riprende molto lentamente dalle conseguenze delle tremende ferite e delle torture di Ba, e Arakhon sembra sprofondato in una nuova, tremenda febbre che lo trascina nel territorio dell'incubo e lo priva del riposo. Suri, che ha incomprensibilmente rinunciato alla possibilità di fuga offerta a lui, a Tuija e a Khalid da Anysa, è stato portato via da Ba, forse assieme a Urrit. Tuija ha raccontato che Suri era stato definito "ormai morto, ucciso dall'incantesimo di mio padre" da Anysa, ma che la stessa aveva detto che Ciryaher aveva la possibilità di aiutarlo; nonostante Ciryaher abbia detto di non comprendere in qual modo, dopo un alterco con Mu'Had e insistendo sul fatto che per aver ancora una possibilità di salvare Suri non ci fosse un momento da perdere, è partita ancora una volta impazientemente verso nord alla loro ricerca contravvenendo alle disposizioni di Arakhon e Ciryaher, portando con sé Farah e Ghaouti della "Baglah" come guide ed esponendoli a un grave rischio.

Mentre Ciryaher, sorprendentemente avverso ad Egaewe, la Sapiente di Tul Harar, continua, nei pomeriggi assieme a Mu'Had e poi nel silenzio delle notti trascorse chiuse nella sua stanza, ad approfondire la sua conoscenza dei manoscritti e del codice del Popolo Che Non Sogna, confortato da Jampe che si è ripresa bene dal terrore e dalle ferite dell'incendio, Ender, apparentemente in dubbio sulla decisione da prendere, trascorre in solitudine le sue giornate, nel giardino.

E il dubbio e l'incertezza gravano su tutto e tutti. Ogni giornata trascorsa da Mu'Had e Ciryaher nello studio dei manoscritti aumenta la loro comprensione del potere e degli scopi dell'avversario, ma aumenta anche la distanza e concede maggior vantaggio a Ba: se egli si è veramente unito ad una carovana ed è in viaggio verso il deserto del nord nonostante il caldo terribile, e se veramente possiede la Chiave ed è in grado di varcare la Soglia, potrebbe giungere a essa senza che nessuno abbia più la possibilità di fermarlo e ... e che cosa? Che cos'è, la chiave? E che cos'è la Soglia, e dov'è?

E' davvero Urrit la Chiave? Tutti hanno ormai capito che Urrit non è figlia di Tara, ma di Ar-Venie; per quanto il fratello Arakhon non ricordi o non si sia reso conto di nulla, non si sente certo di smentire l'ipotesi che la sorella abbia nascosto una gravidanza alla sua famiglia ed abbia partorito in segreto. Arakhon era spesso in viaggio, a quell'epoca, e Ar-Venie, molti anni prima, non mostrava il disprezzo nei confronti degli uomini che l'aveva poi contraddistinta da adulta.

Ar-Venie portava il tatuaggio del Drago; Ciryaher e Mu'Had hanno identificato il Popolo Che Non Sogna con quello dei Kinn-Lai, gli Elfi Avari, forse Elfi dell'Est, e gli ambasciatori venuti da Ra-Morij assieme a Mutamin l'avevano detto. Ar-Venie aveva dunque sangue elfico. Urrit discende allora veramente dal Popolo Che Non Sogna, e può quindi essere identificata come la Chiave? E' per questo, che Ba l'ha rapita? Nel diario di Intillamon, egli scriveva: "Lei può toccare la Corona" ... ma Intillamon non aveva idea dell'esistenza di Urrit, e perché solo Urrit può essere la Chiave, e non lo stesso Arakhon, anch'egli figlio di Eshe Far? Perché è una donna? Per l'antico, abusato assioma della fanciulla vergine? E perché non Anysa, che di certo prima di conoscere Ba era altrettanto vergine, che porta anche lei sangue degli Elfi del Sud, e che era già, in Same, alla mercé di Ba stesso e del Maestro?

E la Soglia.

Ba, nella notte in cui Tuija e Khalid fuggirono e dopo aver rilasciato Mu'Had ammonendolo di non seguirlo, convinto che fossero ormai i loro ultimi momenti di vita parlò e disse che i suoi padroni servivano le Ombre. Che esse se ne andarono (nel momento in cui cadde Sauron?), e li lasciarono indietro, e che i suoi padroni furono "nient'altro che ombre dell'ombra, echi di ciò che fu", e vagabondarono fin quando "ricordarono, e scelsero lui, e lo chiamarono il Maestro."
Il Maestro, il padrone del servo Ba e quindi anche la nuova guida spirituale degli Aamukuu, è Alatar, l'Istar scomparso, lo Stregone Blu ... "Due andarono all'Est". Arakhon ne ha avuto, nel suo sogno, la conferma, e ricorda tutto come se l'avesse realmente vissuto.
Alatar esiste quindi; è tornato dall'Est, molto probabilmente percorrendo la terra dei Fiumi Gemelli nel Grande Harad e ottenendo l'aiuto del Culto del Fuoco Segreto (temuto da Dorgur e dagli Amazigh della terra di Tartaust), e a Same, utilizzando Ba come burattino, ha sterminato molti dei Valdacli e scatenato l'orrore dei "Morti Che Camminano" sui pacifici pescatori di quella terra e sugli uomini di Gondor per strappar loro le poche informazioni che avevano su quel territorio. Ha soggiogato l'elfo Fuinur attraverso l'utilizzo del suo stesso potere di negromante, e ora cerca qualche cosa, qualche cosa che sta "oltre la Soglia".
I Kinn-Lai, il Popolo Che Non Sogna (e gli Elfi, stando a quanto si dice, non sognano), sapevano della Soglia e l'avevano descritta in vari modi nei loro manoscritti. In uno di questi, rinvenuto da Imrazor nella stanza di Eshe Far, l'avevano paragonata a una montagna o una torre sopra la quale "stavano gli Altri Dei". Una torre inaccessibile ai Mortali, sita a una strana distanza in una posizione che si poteva ricavare da tre direttrici, una che partiva da Sud (Ostelor?), una che partiva da Est (Morija), una da Ovest (Umbar?)... ma Arakhon e Ciryaher grazie alla loro conoscenza della cartografia e delle stelle hanno provato e riprovato a tracciare le direttrici, assieme a Khalid e poi a Mu'Had, eppure queste direttrici non portano a nulla, se non al deserto ... quello stesso deserto a nord di Tul Harar, però, verso il quale si sta muovendo Ba?

Qual'è lo scopo di Ba? Ba ha detto a Khalid: "Sarete, fra pochi anni, ciò che abbiamo bisogno che siate: un popolo sconfitto, pieno di risentimento, che dovrà ricostruire tutto. Che dovrà affidarsi alla nostra buona grazia. Che potrà essere usato e guidato così come noi vogliamo guidarvi. Un terreno perfetto. Un lavoro fatto quietamente, con grande pazienza". Si riferiva alla guerra fra Ostelor e Gondor, oppure a che cosa?

E ancora. Mutamin non aveva fatto in tempo, prima della sua morte a Ny Chennacatt, a mettere a parte Khalid di tutte le cose che sapeva e di tutte le notizie che aveva ricevuto nella sua terra del Dàr e in Morija, o non le aveva comprese appieno, o non aveva voluto.
Prima della sua partenza per Same, Mutamin aveva incontrato Cirmoth, inviato di Gondor, e da lui e Suwaidi, padre della moglie Marei, era stato messo a conoscenza di una visione oscura e di fatti importanti: nel Grande Harad, nelle Montagne Gialle, erano stati visti Orchetti, molti Orchetti, e un potere stava forse rinascendo in quella che era stata la fortezza del Re Tempesta. Marinai fuggiti dalle lontane colonie dei Valdacli avevano portato nel Dàr notizie di fanatici che avevano preso a riunirsi adorando dei oscuri, “gli altri Dei”, nel nome di un “Popolo delle Cupole” o “Popolo Che Non Sogna”. E una eclissi non prevista e di uno strano sogno nel quale aveva visto Vatra, il Sole, e Ladnoca, la Luna, avevano spaventato Suwaidi:

“E nel mio sogno io non ho visto, Mutamin, solo Vatra, così come nella leggenda. Attorno a lui vidi schiere di ombre mostruose, senza forma. L’eroe Khaled non era solo con Gatara, ma con loro marciava una compagnia di valorosi. Una figura enorme, orribile, alta più di questo palazzo e fatta solo di fuoco distruttore, proteggeva il corpo di Vatra stando dietro a lui, e impediva agli eroi di avvicinarsi. E i valorosi lottavano e venivano uccisi, da ombre senza forma. Nella Grande Montagna, dove Egli aveva regnato negli antichi giorni, guardato e protetto ora da questa Grande Razza di guerrieri suoi servitori, Vatra sta forse costruendo per sé un nuovo corpo? Se il corpo prenderà vita, nessun uomo potrà opporsi a lui, ed egli brucerà tutte le terre con il suo sguardo fiammeggiante”.

Khalid è l' "Eroe Khaled" delle leggende del Dàr, di umili origini ma di grande coraggio, reincarnato? Sarà Khalid a sfidare il Sole?
Tara ha abbandonato Arakhon, verso il quale prova un amore fraterno fatto di ricordi e di giochi da bambini, preferendo alla fuga assieme a lui la morte certa nei cunicoli misteriosi e infuocati di Ny Chennacatt, per mantenere una promessa fatta ad Ar-Venie; che cosa cercava Tara, la conferma delle notizie che erano giunte a Mutamin e che lei stessa aveva sentito nel corso del suo precedente viaggio nell' Harad, nelle terre dei fiumi Chenna e Siresha? Voleva forse, Tara, vedere con i suoi occhi il cuore della fortezza di Akhorahil, il Drago del Sud?

Erano state queste leggende, diffuse a Same in forma solo leggermente diversa, a spaventare Cledda, il ministro del reggente Nurmi, e ad indurlo a rubare e bruciare gli antichi testi trovati da Intillamon, conosciuto anche come Shakor e legato alla Teocrazia di Ostelor? Queste leggende avevano poi incuriosito Mudrail, giunto a Same assieme alla spedizione inviata da re Elessar di Gondor; e Mudrail, affascinato da Ahnta Faris, l'aveva poi accompagnata forse in cerca della mitica "Corona Nella Culla", un oggetto fantastico, in grado di "avvincere il Maligno in catene di ferro oppure di sciogliere tali catene" come Ahnta gli aveva detto, in un viaggio dal quale egli non era tornato.

Mutamin, tratto in schiavo dalla perfida Ahnta, venduto ai mercanti dell'Est e fortunosamente giunto in Morija, aveva nel frattempo conosciuto la bella Rugia, regina in Ra-Morij. Rugia, nipote della regina Liara, che governava Morija al tempo della Guerra dell’Anello, discende dai Kinn-Lai; teme l’Ombra di Mordor e i miti di Alatar e Pallando, gli Istari dell’Est, e ricorda i racconti della nonna, che ha chiuso i suoi occhi nell’anno 60. Rugia conosce anche il mito del Popolo Che Non Sogna, che Liara coltivava in modo particolare, e quello che Mutamin le ha riferito su ciò che sta avvenendo in Same l'ha spaventata. In cambio della parola di Mutamin di aiutarla, Rugia ha concesso una nave per tornare all'ovest ed ha chiesto a Chinua, suo fratello, di essere il messaggero e il compagno di Mutamin in questo tentativo. E proprio Qhuthug, una donna del seguito di Chinua, giunta assieme a Mutamin a Ostelor prima della partenza di Arakhon, aveva detto che Ar-Venie portava il segno della famiglia di Rugia e quindi il sangue stesso dei Kinn-Lai. Ma Ar-Venie aveva rifiutato recisamente queste notizie.

E la Teocrazia? Shakor - Intillamon era un Teocrate, allievo di Unnath Edril, così come Ciryaher, ed entrambi lasciarono Ostelor suppergiù vent'anni prima, nel momento in cui il popolo si sollevò per rovesciare Edril e rompere la morsa di terrore e sangue nella quale stringeva la città. Mentre Ciryaher fuggiva dal rimorso e dai suoi atti, Shakor era stato esiliato, in parte a causa dei suoi studi ... forse sul Popolo Che Non Sogna. Shakor, che in passato aveva amato Eshe Far, madre di Ahnta, e di Arakhon e Ar-Venie. Era Eshe Far, la "signora" alla quale Shakor si rivolgeva? Non è chiaro, probabilmente no, perché Shakor parla nel suo diario di una donna morta poi in sua presenza; ciò che è certo, è che fu Eshe Far, colpita da una misteriosa malattia che la consumava, a raccogliere la richiesta d'aiuto giunta da Same e ad imporre ad Ar-Venie di mandare le navi degli Eshe in soccorso di Tadoor e degli elfi che avevano trovato rifugio nella sua casa, a Rauma. Forse anche il padre di Imrazor, in Ostelor, era stato legato alla Teocrazia, forse aveva conosciuto Eshe Far, ed era stato Imrazor stesso a ritrovare, per caso, i testi nella stanza di Far. Testi che gli uomini di Ba stavano cercando. Ed Ar-Venie aveva reagito molto male dopo aver scoperto che Ciryaher aveva fatto parte della Teocrazia; eppure Ar-Venie era troppo giovane all'epoca e sicuramente, per carattere e per estrazione sociale, non avrebbe potuto a quel tempo esser stata in contatto con i Teocrati ... oppure no?

Un intreccio diabolico. Ora più che mai, Arakhon, Khalid e Ciryaher avrebbero bisogno della saggezza di Artagora e dei sapienti di Ostelor e Rò-Mollò, e delle cose che Ar-Venie sicuramente sa ed ha taciuto al fratello. Ar-Venie, che ha uno strano rapporto con l'astrologo Sha Bla (è veramente solo un ciarlatano?) e a Rò-Mollò conosceva (come?) perlomeno un mistico, un incantatore di oggetti che viveva sotto mentite spoglie e che, nei giorni del giudizio ad Arakhon, l'aveva aiutata.

Mai più di ora Ostelor, a causa della guerra, è lontana.

Le sorti dell'Alleanza dei Valdacli, a ovest, oscillano, e gli orgogliosi figli delle colonie meridionali di Numénor non hanno più la certezza di sconfiggere i loro fratelli di Gondor e Umbar, giunti dal nord.
Nel Grande Harad, nella terra in cui Ar-Venie ha mandato il fratello, sul piano politico e per quanto l'influenza di Arakhon Eshe sia forte grazie alla sua reputazione e al rispetto che suscita, le cose non procedono come la donna aveva sperato. Zambra, ribellatasi a Tul Harar e operante contro gli interessi dei Valdacli, nonostante la conquista del presidio sulla baia non è stata completamente piegata alla volontà dei Valdacli stessi. Arakhon è riuscito a strappare una promessa di benevolenza e alleanza da parte dei potentati locali, ma ciò è stato fatto con l'ausilio della principessa Jamilah, una figura affascinante e inquietante che si muove in libertà apparentemente totale a corte, e Ostelor è quindi ora in debito nei suoi confronti. E con la scomparsa di Niazi, promessa sposa di Arakhon, e l'assassinio di Yafai Mobarek suo padre e amico degli Eshe, per quanto i Parlatori di Tul Harar abbiano assunto, dopo l'incendio della residenza di Niazi e gli eventi in città, un atteggiamento di favore verso la famiglia di Arakhon e concesso che Mu'Had continui a risiedere presso di loro, la possibilità di un'alleanza sembra esser per sempre naufragata. Khirdan e Samaduin Wafar sono morti, e Arakhon si trova contemporaneamente privo dell'amministratore dei beni della famiglia e del suo consigliere militare.

Molte, troppe cose sono in movimento. Secondo Ciryaher non si tratta di certo di completa coincidenza, non è un tiro di dadi a muovere le loro sorti, ma forse qualcosa è veramente frutto del caso, e il menestrello non riesce a scorgere negli eventi che si susseguono quel Disegno di cui parla Egaewe (disegno che, comunque, lei stessa è incapace di comprendere).

Mentre Ba corre verso la Soglia, da Ostelor giungono cattive notizie; la battaglia di Alsarias è persa, Ar-Venie è quasi sicuramente morta sul campo assieme a Endariel e ai migliori comandanti (ma perché, per quale oscura ragione Ar-Venie si è esposta in quel modo?), e la città fortificata si è arresa a Gondor. Ostelor stessa potrebbe essere già sotto assedio, e chiama i suoi ultimi capitani a una difesa disperata.

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