Interludio: Regina Madre (Ardor, anno 76 della Quarta Era) | Terra Di Mezzo | Forum

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Interludio: Regina Madre (Ardor, anno 76 della Quarta Era)
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Aprile 26, 2009 - 10:56 pm

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Numénion, Re di Ardor[/SIZE]

[SIZE=2]Nell’anno 76 della Quarta Era, nel lungo mese di lairë (l’estate elfica), Numénion, figlio di Morelen e Manator, nipote di Ardana ed erede al trono della Corte di Ardor, viene condotto da Aredhel a Menelcarca, fortezza di Ardor Rinata. A Menelcarca trova ad attenderlo re Fuinur, Morgil Guardiano di Ardor e Lynn, Prima dell’Ordine di Darin Tesarath, che fino a quel momento Numénion ha creduto essere sua madre.[/SIZE]

[SIZE=2]È per volontà e opera della sacerdotessa Sheriam Elenwë e delle Verdi di Tesarath che Lynn di Geshaan ha potuto diventare la Prima dell’Ordine, e che Numénion, da tutti conosciuto come il giovane Xir venuto dal nord, è riuscito a sfuggire alla caccia dei Valdacli di Nindamos e alle spie Hathoriane di Alatar: una volta scoperto grazie alla sua Arte e a Isandre, la Tessitrice, che l’erede di Ardana era ancora in vita, Sheriam ha sacrificato tutto ciò che aveva, l’indipendenza dell’Ordine, le persone che amava, quasi la sua vita stessa, per far sì che egli potesse ritornare e reclamare il trono di Ardor, suo di diritto. E con l’aiuto di Morgil, il suo desiderio si è avverato. [/SIZE]

[SIZE=2]Alla presenza di Lynn, di Morgil e Sheriam e di alcune Tesarath, Numénion riconosce la sua discendenza da Ardana, ma annuncia di riconoscere allo stesso modo come sua madre Lynn, che l’ha cresciuto e amato, non Morelen, che non ha potuto conoscere, o Ardaniel che l’ha accudito da bambino ma della quale Numénion non ha che pochi ricordi. A Lynn, Numénion rimprovera solo di avergli taciuto la verità per così tanto tempo – non per i primi anni, nei quali il rischio sarebbe stato troppo grande, ma nel periodo di pace seguito alla Guerra dell’Anello. [/SIZE]

[SIZE=2]Fuinur, che aveva sposato Ardaniel prima della fine della Terza Era e che quindi è egli stesso parente di Numénion, in un confronto appassionato nelle sale di Menelcarca abdica in suo favore; Numénion però chiede come primo atto al Noldo che rinuncia alla corona di restare ad Ardor accanto a lui come suo principe, consigliere e maestro dell’Arte Arcana. Fuinur accetta e rinnova il suo giuramento di fedeltà alla Corte e ai discendenti di Ardana, perché essi hanno nelle loro vene il sangue del Padre Celeste. [/SIZE]
[SIZE=2]Numénion, formatosi a Gondor, guerriero ai campi del Pelennor, suddito fedele di Arwen Undomiel, intende fare di Ardor un regno delle Genti Libere. Sa che la cosa per lui più difficile sarà camminare nella Luce, e affida a Fuinur un secondo compito: il compito di preservarlo dal potere corruttore insito nella sua stessa linea di sangue e nel creato di Ardor. Fuinur acconsente, consapevole dell’importanza della richiesta di Numénion, ma anche del suo significato, un significato che condanna il suo spirito immortale alla solitudine e alla sofferenza eterna in Arda.[/SIZE]

[SIZE=2]Mentre Fuinur lascia Menelcarca con la Tesarath Delan, diretto a Naurlindol, Numénion chiede a Morgil, al quale affida la protezione militare della Corte, di rendere esecutivo il suo primo atto da monarca: designa Lynn come Regina Madre di Ardor. [/SIZE]

[SIZE=2]Ardor ha di nuovo una regina. La profezia si adempie.[/SIZE]

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[SIZE=2]Lynn, Regina Madre, nell'anno 76[/SIZE]

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Aprile 28, 2009 - 10:37 pm

[SIZE=2]DOPO IL 3000: LYNN e XIR nelle Terre Occidentali[/SIZE]

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[SIZE=2]Lynn nell'anno 3001 della Terza Era[/SIZE]

[SIZE=2]3001 della Terza Era, Sarbad[/SIZE]

[SIZE=2]Dopo aver cercato, infruttuosamente, il Palantir a nord, in Arnor e nelle regioni oscure oltre Angmar, Kòmul’on Temujin, generale di Khamul il Nazgul, ritorna a Sarbad. Il fallimento di questa ricerca, nella quale riponeva molte speranze, l’ha fatto cadere pericolosamente in disgrazia agli occhi del suo signore, che gli affida il difficile compito di avvelenare le relazioni fra gli uomini dell’Eriador e Gondor, e di spargere il seme dell’odio. Kòmul’on deve muoversi con molta cautela in un territorio nel quale può contare su molti alleati e spie, ma che non gli è, di certo, amico; i Raminghi sorvegliano quelle regioni, e un errore nel gioco degli incontri e delle casate, a Sarbad, equivale alla morte. [/SIZE]

[SIZE=2]Al suo seguito Kòmul’on conduce anche Lynn, che ha incontrato e preso come schiava a Sarbad stessa pochi anni prima. Kòmul’on è la parola che indica il grado elevato di Temujin all’interno dell’orda Easterling della quale fa parte, ma Lynn gli si rivolgerà sempre e solo come Kòmul’on o, nella lingua occidentale, Camulion: Temujin non le consentirà mai di chiamarlo con il suo vero nome. Lynn, che stava fuggendo dalla Corte di Ardor con il piccolo Xir, non ha potuto far nulla per resistere a Kòmul’on, rimasto così colpito dalla sua bellezza da innamorarsi di lei. [/SIZE]
[SIZE=2]In un primo momento, Kòmul’on, uomo bello, forte e brutale, circondato da guerrieri e donne Easterling pronti in qualsiasi momento a dare la loro vita per lui, costringe Lynn a seguirlo e a stare con lui minacciando lei e la vita del bambino; questo dura però molto poco, e ben presto Lynn capisce di avere una notevole influenza su Kòmul’on, con la quale può “giocare”, accordandogli e negandogli nel modo giusto il suo consiglio, e leggendo per lui le stelle. Un “gioco” pericoloso, con un uomo che non avrebbe mai immaginato come compagno; eppure, poco a poco, fra Lynn e Kòmul’on si stabilisce un rapporto di complicità. Kòmul’on permette a Lynn di vivere con le sue giovanissime mogli, Eiji e Surtak, e loro imparano ben presto il rispetto dovuto alla “sposa straniera”. [/SIZE]
[SIZE=2]Per diversi anni, Lynn vive in una splendida casa di Sarbad, negli agi, circondata da ricchezze e servitori, e guardata a vista. Xir cresce lentamente e Lynn rimane stupita nel constatare quanto la sua infanzia somigli a quella di un bambino figlio di un uomo e di una donna. Kòmul’on non interferisce con l’educazione di Xir, se non minimamente; consente a Lynn di crescerlo e di educarlo secondo le usanze della Corte di Ardor e degli uomini di Dushera. Non gli rivela le sue origini; così le è stato chiesto da Ardaniel, e Lynn, unica ad averla vista morire, intende rispettare il suo desiderio. Inoltre, è consapevole del fatto che, per quanto Kòmul’on possa amarla e rispettarla, non esiterebbe, di fronte ad una simile rivelazione, a condurli a Mordor.[/SIZE]
[SIZE=2]Della missione ad Arnor, alla ricerca del Palantir, Lynn conserva i ricordi e una nota sulla possibile locazione dello stesso – locazione che lei sente essere quella giusta. Kòmul’on, però, in quella locazione ha cercato, perdendo molti mesi e molti uomini, senza trovare nulla.[/SIZE]

[SIZE=2]3009 della Terza Era, il Khand[/SIZE]

[SIZE=2]Kòmul’on si sposta nel Khand, la regione sud-orientale che confina a ovest con il Vicino Harad e a nord-ovest con Mordor, dove rimarrà per sette anni. E’ una regione collinare abitata da uomini chiamati Variag, dediti alla guerra ed esperti cavallerizzi; la regione, divisa in satrapie costantemente in guerra tra loro, non ha un vero sovrano o capo in grado di controllarla per intero, e l’Oscuro Signore di Mordor, Sauron, trae grandi benefici da questa terra, poiché la natura stessa dei Variag li rende ottimi mercenari abituati alla sottomissione. La missione di Kòmul’on è radunare un esercito per il suo Signore, e il compito di Lynn è aiutarlo leggendo per lui le stelle e il futuro; settemila Variag combatteranno dalla parte di Mordor anni dopo, nella Battaglia del Pelennor.[/SIZE]

[SIZE=2]Spesso, Lynn si interroga su ciò che sta facendo, e si interroga sul perché stia aiutando Kòmul’on e quindi Mordor; si chiede perché sia incapace di trovare la forza di ribellarsi e di scappare, o perlomeno di tentare. Prepara molte volte un piano per la fuga; ogni volta, vi rinuncia, dopo che le stelle e i sogni le ripetono che il suo posto è quello, accanto al generale, e che qualsiasi tentativo di scappare sarebbe destinato al fallimento e costerebbe la vita a Xir. [/SIZE]
[SIZE=2]Nel Khand, Lynn concepisce e dà alla luce una bambina che Kòmul’on chiama Inkhe. Inkhe vive per poco tempo con Lynn; lei sa che Kòmul’on sarà costretto ad affidarla alla famiglia, come vuole la tradizione, e il generale non può opporre un rifiuto – e d’altra parte, una vita nel Khand sarebbe una sorte orribile per una ragazza figlia di una schiava. E così accade, il giorno del suo terzo compleanno; il dolore che Lynn prova alla perdita della bambina è straziante, e rimane impresso nel suo cuore. Kòmul’on le promette che, contrariamente alla consuetudine, farà in modo che ad Inkhe siano rivelati il nome e la storia della madre - di modo che un giorno, se il destino lo vorrà, potranno ritrovarsi; Lynn sa che per quanto le intenzioni del generale possano essere buone non si tratta altro che di una pietosa bugia. Inkhe è perduta per sempre, e Lynn, capace ora di comprendere pienamente il significato di essere madre, riversa tutto il suo affetto su Xir. [/SIZE]
[SIZE=2]Xir è ormai adolescente; ha imparato la lingua degli Easterling, e gioca con i giovani del seguito di Kòmul’on, ma non lega mai con loro, non si sente attratto dalle loro consuetudini e dalle loro gesta e non s’innamora delle loro giovani, che pur si presentano spesso alla tenda, rapite dalla sua bellezza. Né il generale interferisce in questo; Kòmul’on, colpito dal dolore che Lynn ha provato per la perdita di Inkhe, fa in modo che nessuno possa portarle via Xir, e se il ragazzo preferisce stare con la madre anziché con le ragazze Easterling, Kòmul’on le concede almeno questo. Grazie alla protezione silenziosa del generale, Xir non entra mai veramente in contatto con i servitori di Mordor.[/SIZE]

[SIZE=2]3016 della Terza Era, nell’Ithilien del Sud[/SIZE]

[SIZE=2]L’armata di Kòmul’on, in segreto, si sposta dal Khand all’Ithilien, e si prepara a varcare il Cancello Nero di Mordor. L’Ithilien, la più orientale delle province di Gondor, situata fra il fiume Anduin e le Montagne dell’Ombra, è stata una terra fertile e prospera durante la prima parte della Terza Era, una regione di fattorie ricca di giardini e boschi; ma dopo la caduta di Minas Ithil la sua popolazione si è trasferita oltre il fiume per sfuggire alla minaccia dei Nazgul, e tutte le fattorie, dopo il ritorno di Sauron a Mordor, sono state definitivamente abbandonate.[/SIZE]

[SIZE=2]Eiji, la prima moglie di Kòmul’on, muore durante il viaggio per le fatiche dello stesso. Per il generale diventa sempre più difficile portare Lynn con sé; d’altra parte, se l’abbandonasse in questo momento, non farebbe che condannarla a morte certa. Dopo violenti scontri con gli esploratori gondoriani del Sud Ithilien guidati da Faramir figlio di Denethor, per poter consolidare le linee di rifornimento, Kòmul’on arresta l’avanzata dell’esercito e fa campo in una zona collinare. Lynn, Xir, l’anziana Surtak e il seguito di Kòmul’on dimorano per più di un anno in una fattoria; di quella regione bellissima e verde le resterà un vivido ricordo. Ha capito, da tempo, che il suo “gioco” con il generale si è trasformato per entrambi in qualcosa di più profondo; non ama l’uomo che l’ha portata via contro la sua volontà, né probabilmente lui ha mai veramente amato lei, così diversa. Ma gli vuole bene, prova un forte affetto per lui, che sa essere ricambiato. Capisce che Kòmul’on non vuole portarla con sé nell’ultima parte del suo viaggio, e che per questo ha rallentato la marcia – eppure Kòmul’on non può disobbedire al suo signore, e Lynn vede nei suoi sogni che presto sarà costretto a prendere una decisione e che lei e Xir saranno liberi.[/SIZE]

[SIZE=2]3018 della Terza Era, Osgiliath [/SIZE]

[SIZE=2]Khamul il Nazgul richiama Kòmul’on presso di sé, a Minas Ithil. Kòmul’on sa che cosa sta per accadere; l’Oscuro Signore si prepara ad assaltare Osgiliath e l’Ovest, e cerca l’Anello. Sotto il dominio dei Nazgul, Minas Ithil è diventata Minas Morgul, orribilmente corrotta, silenziosa come una tomba, ed i suoi marmi non riflettono più i raggi della luna, ma rilucono di una pallida e spaventosa luce che non illumina nulla. La sua magia spinge alla pazzia e a una sorte peggiore della morte gli uomini che solo vi si avvicinino. [/SIZE]

[SIZE=2]Il generale è vecchio; le sue mogli sono morte, eppure il tempo ha solo sfiorato il viso di Lynn. Kòmul’on sa di averla in qualche modo amata teneramente, nonostante tutto; in qualche modo, dal giorno in cui l’ha incontrata a Sarbad, durante gli anni, la presenza di Lynn l’ha cambiato. [/SIZE]
[SIZE=2]Nel momento in cui il Nazgul lo chiama al sacrificio, Kòmul’on non ha cuore di trascinare Lynn e Xir in quella tomba assieme a sé, e li rimanda, con una scusa e affermando di volerli raggiungere presto, verso il Khand assieme ad altri prigionieri e ad una piccola scorta. Ma la scorta non raggiunge quelle terre; gli esploratori dell’Ithilien attaccano i guerrieri di Kòmul’on liberando prigionieri e servitori. Dopo vent’anni della sua vita trascorsi accanto a un generale di Mordor, padre di sua figlia, una figlia che non rivedrà mai più, Lynn è libera. Gli esploratori li conducono prima a Osgiliath e poi a Minas Tirith; Kòmul’on varca il Cancello Nero, e non ritorna mai più nella vita di Lynn.[/SIZE]

[SIZE=2]3019 della Terza Era, Minas Tirith: la Guerra dell’Anello[/SIZE]

[SIZE=2]Dagli agi e dalla ricchezza, Xir e Lynn sprofondano nella miseria e nella disperazione mentre vivono, assieme ai profughi dell’Ithilien, l’angoscia e la paura dei giorni nei quali Sauron, l’Oscuro Signore, scatena le sue forze contro l’ultima città libera degli Uomini. Gli uomini di Gondor li accolgono all’interno delle mura; assieme a loro provano dolore, combattono e vivono la morte, il fuoco, l’incubo dei Nazgul che attaccano la città, e sfuggono solo grazie alle visioni di Lynn agli Orchetti penetrati oltre il Grande Cancello.[/SIZE]

[SIZE=2]Xir, sulle mura, vede Gandalf, il Bianco Cavaliere, combattere contro il Re dei Nazgul. Chiede a Lynn di poter lottare fianco a fianco con gli uomini di Gondor, per difendere la libertà dall’Ombra. Lynn, sola, circondata solo dalla disperazione e da uomini e donne che non conosce, è in preda al terrore e vorrebbe negarglielo, ma una visione le fa capire che da quella decisione dipende il futuro di un popolo intero. Lo lascia andare; Xir combatte ai Campi del Pelennor, dove, per il suo coraggio, si guadagna il rispetto e l’ammirazione di molti compagni.[/SIZE]
[SIZE=2]Kòmul’on, quasi certamente, muore nella battaglia di fronte al Cancello Nero. L’Anello viene distrutto, l’Oscuro Signore è sconfitto; Lynn sente il suo cuore come liberato da un grosso peso. Per il suo coraggio, Xir ha un posto all’incoronazione di re Elessar Telcontar, e a lui e alla madre viene concesso di vivere a Gondor, Xir può studiare alla corte del re. Si sente un uomo di Gondor, e l’entusiasmo della sua gioventù è pieno solo di lodi per il re tornato dall’Ovest e per i coraggiosi della Compagnia dell’Anello, che hanno salvato il mondo dall’Ombra; ancora una volta, Lynn vorrebbe parlargli delle sue origini e di una terra, quella nella quale è nato, molto diversa da Gondor – e ancora una volta i suoi sogni le fanno cambiare idea: se glielo rivelasse adesso, Xir sarebbe travolto dall’odio per quelle stesse origini e desidererebbe solo di poterle dimenticare. [/SIZE]
[SIZE=2]Lynn si rende conto di essere prigioniera di un nuovo, tragico “gioco”: prima la promessa fatta alla sua regina Ardaniel, poi il pericolo del viaggio a nord, poi la prigionia e il fatto che fosse troppo piccolo, ora il suo sentirsi un uomo di Gondor … per un motivo o per l’altro, il destino le impedisce di rivelare a Xir chi egli veramente è, le impedisce di dirgli che il suo nome è Numénion e che è figlio di Morelen e Manator; ultimo discendente della regina elfica Ardana, ultimo erede quindi di quella Corte di Ardor essa stessa sprofondata nell’Ombra. Nei suoi sogni, vede sempre camminare Xir sull’orlo di un baratro; non potrà rivelargli la verità fino a quando non sarà il momento. Ma non sa quando questo momento verrà, e per ora non può fare altro che continuare a farlo vivere in una bugia – una bugia nella quale lei è sua madre, e per la quale forse un giorno lui la odierà.[/SIZE]
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Maggio 1, 2009 - 7:14 pm

[SIZE=2]Ad Ardor, prima della Caduta. Sul finire della Terza Era del Mondo.[/SIZE]

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[SIZE=2]Isandre nella Terza Era[/SIZE]

[SIZE=2]Isandre cercò di capire quale motivo poteva aver davvero trascinato quella ragazzina giù nelle fondamenta rocciose di Ardinaak. Che cosa? Le Scuole di Tesarath – tutte le Scuole – erano una contro l’altra. Tutte e quattro le Stole avevano ricevuto biasimo e penitenze da Morthaur, Signore di Ardor. A nessuna di loro piaceva Morthaur, soprattutto quando tutti sapevano esattamente che intendeva sposare Ardaniel e perché. Morelen aveva preferito avere una Bianca accanto a sé, quando la figlia era nata; il padre di Ardaniel era un Uomo, un Secondogenito, e questo era già di per sé un valido motivo, era logico che Ardaniel adesso preferisse avere come damigelle altre Bianche, ma: che altro?[/SIZE]

[SIZE=2]Lynn veniva da Geshann, una terra maledetta. Non era nobile, nessuna di quelle venute con lei era nobile. Saerin e Uniri erano figlie di contadini, Doesine di un locandiere di Sorul, mentre il padre di Lynn era stato un coltellinaio a Gaven. Morto per le febbri delle paludi, come la madre. Lynn era stata addestrata in un primo momento dalle Figlie del Silenzio, l’unica di quel gruppo che aveva poi ottenuto il permesso di andare a Tharin. Una sciocchezza assolutamente inutile. All’improvviso, Isandre ebbe una sorta di rivelazione: Saerin, con quel suo carattere spesso mal controllato. Doesine, che era fuggita via ben tre volte da novizia, anche se era riuscita ad arrivare appena alle porte del Tempio. Uniri, che forse aveva ricevuto più punizioni di qualsiasi altra novizia nell’intera storia delle Bianche. Lynn, sempre l’ultima a imparare, a prendere una decisione o ad ascoltare le sue Sorelle, e ad adeguarsi alle decisioni del Collegio. Tutte e quattro erano considerate ribelli, in un certo senso, e Ulrith le aveva umiliate tutte. Possibile che la regina volesse circondarsi di novizie che si opponevano a Ulrith?[/SIZE]

[SIZE=2]Isandre si preparò a intessere con il Potere, anche se non nutriva grandi speranze di poter fuggire. Ulrith era forte.[/SIZE]

[SIZE=2]“Meriel ha notato che Ardaniel la incontra spesso di nascosto, Isandre, e noi vogliamo sapere perché.” Nella voce sorprendentemente profonda di Ulrith c’era del fuoco nonostante il ghiaccio di cui pareva fatto il viso. “Qualsiasi cosa si stia tramando a Corte, Isandre, il Collegio ha il diritto di saperlo.”[/SIZE]

[SIZE=2]“Oh, diamoci un taglio, Ulrith.” La voce di Isandre era ferma. Dall’aspetto sembrava una regina di Numènor, vestita in seta color argento scuro e merletti d’avorio, con la Stola Bianca sulle spalle. Sorrise alla Madre, una monarca alla quale sapeva di doversi mostrare graziosa. [/SIZE]
[SIZE=2]“Ho visto le tue Custodi annusare in giro come due furetti vicino a un pollaio,” disse “ma ho tenuto la bocca chiusa. Non sta a me dirti cosa puoi e cosa non puoi fare ad Ardinaak. Non so perché Ardaniel provi piacere nel frequentare la ragazzina. Forse sono amanti, e quindi quegli incontri sono affari loro e di nessun altro. Ho tenuto nascosto l’interesse di Ardaniel per Lynn finché non hai cominciato a guaire su chi si nasconde nell’ombra. Io stessa ne ho viste un bel po’ su questo mondo, Ulrith, più di voi Elfi sempre immersi nei vostri pensieri e in alto sulle vostre nuvole, e suppongo che la figlia della regina Morelen possa fare quello che vuole, così … due più due a volte è uguale a quattro, ma altre volte è uguale a un disastro.”[/SIZE]

[SIZE=2]“Non te ne andrai finché non mi avrai detto tutto, Isandre” rispose Ulrith.[/SIZE]

[SIZE=2]Isandre sbuffò e incrociò le braccia. “Se Ardaniel mi avesse detto anche solo due parole sul perché vuole Lynn con sé, Ulrith, non vedrei motivo per riferirlo a te. Per come stanno le cose, il nostro dovere non ha niente a che fare con la giovane principessa e la sua dama di compagnia. Tu e le altre del Collegio andate a fare le ficcanaso da qualche altra parte.” Ma non rilasciò il Potere. Né lo fece Ulrith.[/SIZE]

[SIZE=2]“Inutile chiedere il tuo aiuto, Isandre, e mi maledico perché lo sapevo” mormorò Ulrith. “Perché mi sono lasciata convincere dal pensiero che una Bianca potesse dimostrarmi amicizia.”[/SIZE]

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[SIZE=2]Lynn ad Ardinaak, negli ultimi anni della Terza Era[/SIZE]

[SIZE=1]Da "Il Sentiero dei Pugnali", di Robert Jordan[/SIZE]

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Maggio 5, 2009 - 5:13 pm

[FONT=Calibri][FONT=Verdana][SIZE=2]15 Quarta Era, Arnor[/SIZE][/FONT] [/FONT]

[SIZE=2]Il Re di Gondor, Elessar Telcontar, fa ricostruire la città di Annuminas, a nord della Contea dei Mezzuomini, e ne visita la regione. Molti si raccolgono attorno alla sua corte; Xir narra della battaglia dei Campi del Pelennor, parla delle stelle e di come sia possibile leggere in esse il futuro dei popoli, e Denemir, che, a Gondor, legge anch’egli nelle stelle ed è uno dei Custodi degli Annali, nota le domande del ragazzo in una sera nella quale popolani e diseredati assistono agli spettacoli dei bardi. Incuriosito, si fa raccontare di chi sia figlio, ed incontra anche Lynn. [/SIZE]

[SIZE=2]Denemir, da quel momento, dopo aver appreso la storia di Lynn ed averla conosciuta, prende a corteggiarla discretamente. E’ un uomo colto, piacevole e di buon umore, rimasto vedovo durante la guerra; peraltro il primo ad avvicinarla, dopo che molti altri uomini e donne hanno rifiutato persino la sua presenza dopo aver appreso che era stata prigioniera di un generale di Mordor. Lynn non desidera un altro compagno, ma inizia a sentirsi bene con lui, tanto più che nota un’affinità fra Denemir e Xir, e il ragazzo, in quella fase della sua vita, ha bisogno della guida di un padre. Denemir è un gentiluomo educato, sensibile e generoso, non chiede a Lynn nulla di più di quello che lei stessa sia disposta a dare, ed è felice della sua compagnia. Assieme, rientrano a Gondor, e dopo poco tempo Lynn e Xir si trasferiscono nella residenza di Denemir stesso, nella quale vivranno per molti anni. [/SIZE]
[SIZE=2]Pian piano, in quegli anni fra il 18 e il 60 della Quarta Era, gli Elfi lasciano Lothlorien Bosco Dorato e Imladris Gran Burrone per recarsi ai Mithlond, ai Porti Grigi; abbandonano la Terra di Mezzo, essendo giunta l’Era degli Uomini. Per Lynn, gli anni trascorrono molto lentamente, ma piacevolmente; grazie alla convivenza con Denemir, ormai la società di Gondor l’ha accettata, ha numerose amiche in Minas Tirith ed è astrologa alla corte assieme ad altri. Si è resa conto da tempo di invecchiare molto lentamente; a Minas Tirith, nessuno sembra dar peso a questo, molti per via dei suoi tratti, della sua cultura e della sua bellezza la credono una Dunedain, una discendente dei Numenoreani venuta dall’Ithilien del Sud, e non è insolito per i Dunedain nati nel meridione vivere più di cent’anni. Lynn sa che Denemir è certo che lei sia straniera, e che non sia una Dunedain; ma egli non ne parla mai, sottraendo così Lynn all’imbarazzo di dover fornire una spiegazione.[/SIZE]
[SIZE=2]Molte volte Xir è colto da una profonda tristezza, per la quale non riesce a trovare una ragione; Lynn sa che egli, figlio di due stirpi, avverte il dipartirsi degli Elfi, e sa che è inquieto anche per molte altre cose – si è accorto di avere una diversa percezione del tempo, una sensibilità particolare per le cose, per la natura e per il cielo che altri non hanno, e la capacità di sognare, ancora più acuta di quella di Lynn stessa. Non prova attrazione per le ragazze di Gondor, e per quanto ami e rispetti la compagnia degli amici in quella città, alla stessa preferisce lo studio e le giornate trascorse con Lynn e Denemir. [/SIZE]
[SIZE=2]Lynn capisce che deve trovare una spiegazione, una storia da raccontare a Xir che sia verosimile – ancora una volta, il “gioco”. E’ in quegli anni che elabora e racconta a Xir che egli è figlio di un Elfo della Corte di Ardor che l’ha presa durante una festa, contro la sua volontà; Xir è colpito da questo racconto, chiede come sia stato possibile e dove questo sia successo, e Lynn si rende conto che il “gioco” è verosimile - che ciò che si è inventata, in Ardor, dominata dal vizio e dalla crudeltà dei suoi signori, può veramente essere accaduto, e che le dà la possibilità di raccontare a Xir quasi tutto delle sue origini e della sua terra, tacendogli solo chi siano stati i suoi veri genitori e il fatto che egli sia l’erede al trono. E’ un periodo difficile; venire a conoscenza dell’esistenza di una corte di Elfi dominata dal male e dalla corruzione, e del ruolo che in essa Lynn aveva avuto, sconvolge Xir. Lynn era una delle Sacerdotesse del Telaio, scelta dalla giovanissima regina Ardaniel come ancella – solo la loro estrema giovinezza le aveva salvate dalla malvagità di Ardor, e non completamente. Ma, poco a poco, Xir comprende; oltre all’amore che prova per lei come madre, Xir ha ora con Lynn anche un rapporto di complicità, le chiede ancora di raccontarle della Corte e inizia a studiare le storie antiche e i miti degli Elfi Noldor, degli Oscuri e di chi ad Ardor rimase.[/SIZE]

[SIZE=2]64 della Quarta Era, Minas Tirith[/SIZE]

[SIZE=2]Il libro di Thain, una copia del Libro Rosso dei Confini Occidentali, nel quale si narra del Signore degli Anelli e di tutti gli eventi che portarono alla distruzione dell’Anello e alla vittoria contro Sauron e l’Ombra, giunge a Minas Tirith e viene successivamente ampliato e arricchito dalle annotazioni fatte in Gondor. Xir contribuisce a questo lavoro assieme a Denemir, e incontra la regina Arwen Undomiel; è la regina stessa a raccontare a Xir di avvenimenti e altre note da inserire nel Libro, e trascorrono molto tempo assieme.[/SIZE]

[SIZE=2]Lynn si rende conto subito, in particolare dopo averla incontrata e conosciuta meglio, dell’attrazione che Xir prova per la regina di Gondor. Denemir, divenuto Sovrintendente agli Annali, le ha raccontato che Arwen è figlia di Elrond Mezzelfo; Xir non può che sentirla vicina a sé, per quanto inconsapevolmente, e in qualche maniera la regina sembra corrispondere quel sentimento d’amicizia, di fratellanza. Le visite di Arwen alla casa di Denemir si fanno frequenti, la regina è sempre più curiosa nei loro confronti e questo attira persino l’attenzione di re Elessar, che rende loro un onore grandissimo incontrandoli e trascorrendo con loro diverso tempo. [/SIZE]
[SIZE=2]Dell’incontro con re Elessar, Lynn ricorderà per sempre la tentazione di rivelare tutto ciò che sa e di rimettersi alla sua saggezza e protezione. Ma non è ancora il momento; il suo destino è ad Ardor, dove qualcosa sta rinascendo, dove Xir sarà chiamato ad una grande prova. Per allontanarsi da Arwen, per allontanare da lei Xir che se ne sta innamorando, Lynn convince Xir e Denemir ad accompagnarla a visitare il nord, che sta rifiorendo; rivedono così Sarbad e Arnor, rinate e libere. Quando Lynn rientra a Minas Tirith assieme a Denemir e Xir, il re Elessar è impegnato in dure campagne all’Est, e la regina Arwen viaggia con lui.[/SIZE]

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
[SIZE=2]Denemir di Gondor[/SIZE]

[SIZE=2]72 della Quarta Era, Minas Tirith[/SIZE]

[SIZE=2]Nell’anno 70 Valadil, capitano di Gondor, guida una spedizione nel profondo sud, molto oltre l’Harad. Il suo scopo è giungere fino alle remote lande di Same, a meridione delle terre dei Valdacli. La terra di Same è governata da Nurmi Nihti, un tiranno locale che è però in un certo qual modo, attraverso la fazione dei Valdacli del Nord, al soldo di Gondor stessa; Valadil deve fondare un porto presso il quale le navi del re Elessar possano far base. A quella spedizione partecipa anche Mudrail, uno degli storici con i quali Denemir è in contatto.Nel 72, le prime lettere di Valadil giungono a Gondor, ma non recano buone notizie; il loro contenuto è tale da destare le preoccupazioni dei ministri di Elessar, che le sottopongono al re. Elessar, colpito anch’egli da inquietudine alla lettura del resoconto del capitano, istruisce Cirmoth, grande condottiero ed esperto navigatore, in merito alla raccolta di una flotta di navi di Gondor e Umbar, e gli dà ordine di condurre una spedizione fino a Same alle città dei Valdacli del Sud. La spedizione sarà accolta a Urland e Ostelor, due città importanti, da Valandor Hamina, reggente dei Valdacli, designato da Elessar stesso.[/SIZE]

[SIZE=2]Da molti anni Gondor non muove navi verso sud, e la città è in grande agitazione per questo evento. Xir, ricopiando le lettere di Valadil per gli archivi, viene a conoscenza del loro contenuto: Valadil narra di magia, e di un grande, antico nemico, che la caduta di Sauron non ha trascinato nell’abisso ma che, proprio forse a causa di essa, è divenuto più forte. Valadil crede che questo nemico, “più antico di Sauron stesso”, possa sfruttare la debolezza dei cuori degli Uomini del Sud, e, soggiogandoli, creare ancora una volta un terreno fertile nel quale l’Ombra possa crescere e pian piano svilupparsi; per questo implora il re Elessar di mandare subito l’esercito nel Sud. Xir pensa che il nemico indicato da Valadil possa essere uno dei signori della Corte di Ardor, e ne parla alla madre. [/SIZE]
[SIZE=2]Lynn è nuovamente inquieta. Era già consapevole di invecchiare piano, ma da molto tempo, ormai, ha superato l’età che per gli uomini e le donne della terra di Geshaan, nella quale è nata, è quella della morte; eppure, nonostante gli anni trascorsi, le sofferenze e le privazioni subite, si vede ancora bella, si sente ancora forte. Xir, standole vicino, in modo sicuramente inconsapevole, ha fatto in modo che gli anni passassero per lei più lentamente. [/SIZE]
[SIZE=2]Ma non è quello il suo posto. Xir è tutto ciò che le rimane; ma deve tornare a sud, deve tornare ad Ardor. Forse, ad Ardor, Lynn potrà trovare il coraggio di raccontargli le ultime cose che fino ad ora, per proteggerlo, gli ha taciuto; e, forse, Xir, con la purezza del suo cuore, potrà cambiare il destino di quelle terre e salvarle, così come lei ha visto nei suoi sogni. E salvare lei dalla sua innaturale immortalità.[/SIZE]
[SIZE=2]Dopo la prima volta, in tutti gli anni trascorsi dalla morte della regina Ardaniel, tacere la verità o trasformarla in qualcosa di accettabile all’orecchio degli altri è stato per Lynn via via più facile. Chiunque conosca davvero le sacerdotesse Tesarath di Ardor sa che una delle Sorelle può dire la verità e rigirarla come meglio crede, nonostante i Giuramenti. All’interno della Corte, i Giuramenti, forse, non contribuivano ad altro che ad accrescere i sospetti, spingevano le Sorelle e gli altri a chiedersi se e come fossero manipolati. Anche dopo la liberazione dall’orrore di Mordor e da Kòmul’on, Lynn è ricorsa molte volte alla menzogna per nascondere la verità agli altri; questa volta, giurando che sarà l’ultima, Lynn convince Denemir a permetterle di unirsi assieme a Xir alla spedizione di Cirmoth, affermando di voler cercare la tomba della mitica principessa Beruthiel. Xir comprende le ragioni della madre e il suo desiderio di ritornare ad Ardor, e rafforza la richiesta con notizie circostanziate e motivi d’importanza che convincono Denemir a concedere il suo permesso, pur nel dolore della separazione.[/SIZE]

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[SIZE=2]Xir (Numènion) a Gondor e durante il viaggio verso il Miredor[/SIZE]

[SIZE=2]74 della Quarta Era, Miredor, nel Sud della Terra di Mezzo[/SIZE]

[SIZE=2]Lynn e Xir sono a Urland, nei territori dei Valdacli. Fanno parte del largo seguito di Cirmoth, capitano di Gondor, e sono quindi alla corte di Valandor Hamina, il reggente designato da Elessar; attendono di poter proseguire il loro viaggio verso est, mal sopportando l’ospitalità di Faravorn, un individuo influente vicino all’importante giudice Balkazir, ma purtroppo infido e sgradevole, che ha accettato di accoglierli sulla presentazione di Denemir ma che ha manifestato il suo interesse per Lynn in maniera pesante, tanto da portare Xir quasi a intervenire in difesa dell’onore della madre. Lynn vorrebbe proseguire subito per Arpel e poi per l’Usakan e Ardor, ma la situazione politica è cambiata; Gondor e i territori dei Valdacli del Sud sono sull’orlo di una nuova guerra fratricida. Cirmoth, che ha il supporto di Valandor, è costretto allo scontro con il capitano Yamo Nindamos di Ostelor, che rifiuta loro il passaggio verso sud e si ribella all’autorità di Elessar.[/SIZE]

[SIZE=2]All’inizio dell’anno 74, Lynn e Xir riescono comunque a recarsi segretamente a Ostelor unendosi alla missione del legato Beleridan di Gondor presso uno dei consiglieri di Ostelor stessa, Telumehtar Fuindil. Telumehtar accetta di buon grado le credenziali scritte per Lynn da Denemir, e li fa incontrare con Anarion di Arpel, un anziano e facoltoso mercante; Anarion permette a Lynn di accompagnarlo nel suo viaggio di ritorno alla sua città e a sua volta si offre di ospitarli nella casa della figlia Faolain per consentir loro di continuare la loro ricerca. Ancora una volta, in cuor suo, Lynn ringrazia il generoso Denemir, divenuto ormai l’anziano sovrintendente alla biblioteca degli Annali di Minas Tirith. Mentre si trova ad Arpel, Lynn viene a conoscenza di tutto ciò che è successo dopo l’assassinio di Ardaniel da parte del Valdaclo Seregul, e di come la Corte sia stata distrutta e annegata nel suo stesso sangue dagli errori di Fuinur e dai Valdacli stessi. [/SIZE]
[SIZE=2]Fuinur, questo Lynn lo ricorda molto bene, si era dichiarato custode della corona di Ardor alla fine degli anni Novanta della Terza Era, assumendo con la magia le sembianze del sire Morthaur, morto poco prima, e chiedendo la mano di Ardaniel, nipote di Ardana, che aveva poi sposato divenendo legittimamente re. Ma non era stato capace di creare unità nella Corte; la sua magia era grande e potente, non così la sua capacità di penetrare nei cuori degli Elfi e degli Uomini, di guidarli e di difenderli. Rivale dell’ordine delle Tesarath, di una delle quali pure era figlio, le aveva soggiogate con il terrore e la negromanzia, e non era stato in grado di capire che cosa stava succedendo alla Corte, mentre i suoi stessi amici e alleati tramavano contro di lui, contro estranei o l’uno contro l’altro creando i loro ordini sacerdotali minori, ordinando sacrifici e uccisioni o preoccupandosi di cose inutili. La regina Ardaniel aveva capito tutto ma, troppo giovane, non aveva potuto opporsi; tradita anche da Sargil, l’unico della Corte del quale si fidasse, era poi caduta vittima degli inganni del Valdaclo Seregul, che si era presentato come amico e alleato. [/SIZE]
[SIZE=2]Seregul, uno dei sette signori dei Valdacli e potente fra essi, non era altri che una spia di Mordor, al servizio del Nazgul Akhorahil. Akhorahil aveva fatto in modo che i moderati fra i Valdacli, come Phorakhon e Araphor, venissero uccisi dagli Elfi di Ardor – o apparentemente da essi – e che Seregul facesse ricadere tutte le colpe sulla Corte mostrandosi allo stesso tempo falsamente amico di re Fuinur e della sua regina. Spinti da una furia sterminatrice, alimentata da Sauron stesso attraverso il corrotto Seregul, i discendenti dei coloni di Nùmenor si erano rivoltati contro gli Elfi di Ardor sterminandoli. Seregul non aveva difeso la Corte come aveva promesso, ma aveva fatto in modo che la stessa fosse anzi presa alla sprovvista; aveva poi ferito Ardaniel, rimanendo a sua volta ucciso, e la Corte era caduta. Ardaniel, in punto di morte, aveva affidato a Lynn Numenion, che lei aveva chiamato Xir, implorandole di fuggire a nord attraverso uno degli Specchi del Viaggio. [/SIZE]
[SIZE=2]Lynn è quindi fra i Valdacli. In mezzo a loro, in mezzo a quegli uomini temibili che però ha conosciuto bene e non riesce a odiare, per il solo fatto di esser stata una delle Tesarath di Ardor è di nuovo in pericolo. [/SIZE]
[SIZE=2]E’ nell’anno 74 però che Lynn ha la certezza che qualcosa, in Ardor, si sia davvero risvegliato. Le Tesarath esistono ancora; alcune di loro si stanno muovendo, in segreto, e cercano di riunirsi di nuovo al tempio del Menelcarca, fra inaccessibili montagne.[/SIZE]
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Maggio 7, 2009 - 10:59 pm

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[SIZE=2]La Matride stava passeggiando attorno alla pedana sulla quale poggiava l’alto letto, le cui tende erano state tirate leggermente indietro quando si era alzata. I passi erano misurati, ma avevano una grazia innaturale. Si fermò dinanzi allo specchio a figura intera, incassato nella parete a nord della camera da letto. Nella luce del primo mattino, si esaminò il viso con attenzione, notando le lievi rughe che cominciavano a diffondersi dagli angoli degli occhi violetti, e l’accenno di rilassamento dei contorni del viso.[/SIZE]

[SIZE=2]“La Matride Bianca, eterna e sempre giovane …" sussurrò con voce così bassa che chiunque si fosse trovato a più di un passo di distanza avrebbe fatto fatica a cogliere le sue parole. [/SIZE]
[SIZE=2]“Sempre giovane … se solo sapessero a che prezzo …”[/SIZE]

[SIZE=2]Volse le spalle allo specchio e trasse un profondo sospiro. Lo sguardo si spostò sul cerchio di mattonelle in pietra color oro con il bordo nero, che si trovava a poca distanza dal letto in direzione della porta. L’anello scuro e dorato spiccava netto contro le piastrelle verde opaco che pavimentavano il resto della stanza.[/SIZE]

[SIZE=2]La Corte aveva chiamato. Il tempo era venuto; il Sangue avrebbe preteso ciò che era suo, in un modo o nell’altro. Presto tutto sarebbe finito.[/SIZE]

[SIZE=2]Dopo una lunga pausa, avanzò di un passo, e poi di un altro. Si fermò appena prima del contorno nero e lasciò scivolare a terra la vestaglia, restando completamente nuda. Strinse le labbra e, con un movimento convulso, entrò nel cerchio con passo strascicato, come se stesse avanzando a fatica attraverso una barriera invisibile.[/SIZE]
[SIZE=2]Una volta all’interno, venne percorsa da sussulti e tremiti. Segni del tempo e macchie apparvero sulla bianca pelle immacolata, come causate da una verga invisibile, finché l’intera superficie del corpo non fu che una massa di lividi. E ancora rimase là, contorcendosi e muovendosi a scatti come se fosse una marionetta i cui fili venivano tirati a caso.[/SIZE]
[SIZE=2]Gli occhi chiusi, la Matride Isandre serrò la bocca, così che i denti affondarono nel labbro inferiore facendole colare gocce di sangue sul mento. Le sfuggì un rantolo soffocato; rialzò bruscamente la testa, ma non diede segno di voler fuggire dal cerchio e dal tormento a cui era sottoposta.[/SIZE]

[SIZE=2]Di lì a qualche tempo, forse una clessidra, finalmente ristette, ansimante, al di là della linea scura. La Matride si allontanò e camminò, con la fatica infinita della vecchiaia, verso la stanza del guardaroba per vestirsi in vista del viaggio che aveva davanti.[/SIZE]

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[SIZE=1]Da "Le Cronache di Corus" di L.E. Modesitt[/SIZE]

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Maggio 7, 2009 - 11:02 pm

[SIZE=2]75 della Quarta Era, Hathor, nella regione di Ardor[/SIZE]

[SIZE=2]La guerra fra l’Alleanza dei Valdacli del Sud, guidata dalle città di Rò-Mollò e Ostelor, e Gondor e i Valdacli del Nord, governati da Valandor Hamina, sconvolge il Miredor e la vicina regione di Maldor. In primavera Arpel, la più forte fra le città dei Valdacli, chiude i passi del Trenth e vince grazie alla fortuna e all’acume del barone Ardic la battaglia di Fiammanera. Arpel rinforza poi il porto e si prepara ad essere assediata, mentre a ovest, in una grande battaglia alle porte della città di Alsarias, sia Cirmoth di Gondor che Ar-Venie Eshe di Ostelor trovano la morte alla testa dei rispettivi eserciti. La battaglia di Alsarias viene vinta da Eäromä, re degli Elfi Silvani alleati di Gondor; Lynn riesce a lasciare la città di Arpel con una delle ultime navi dirette alle isole dei Domini Occidentali, questa volta ricorrendo al denaro che ha portato con sé da Gondor e custodito pericolosamente, e pagando un diritto di passaggio ad Andalonil, uno dei capitani Valdacli diretti a est, che accetta di condurla sino a Parga, ricca città nel territorio di Hathor.[/SIZE]
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[SIZE=2]Aidea di Hathor[/SIZE]

[SIZE=2]Mentre si trova a Parga, Lynn sente il richiamo di Fuinur, proclamatosi ancora una volta Re di Ardor; egli, aiutato da Maité, una delle Tesarath Sacerdotesse dei Sogni, chiama a sé nel sogno tutte le altre Tesarath fedeli, a qualsiasi ordine appartengano, e ordina di recarsi al Menelcarca, ove saranno accolte. Nelle stelle, Lynn vede che sarà solo accanto a Fuinur Re di Ardor, o contro Fuinur, che Xir troverà il suo destino. Decide di rispondere al richiamo di Fuinur, di abbandonare tutte le precauzioni e le cautele delle quali fino ad ora si è circondata, e di tornare nella terra di Geshaan dov’è nata. [/SIZE][SIZE=2]Ha la certezza che nel momento in cui il suo destino e la sua discendenza gli saranno rivelati, Xir avrà bisogno di lei più che in ogni altro momento della sua vita. [/SIZE]
[SIZE=2]Iniziano così gli eventi che, per opera indiretta di Fuinur, dell'Ordine di Tesarath e della sacerdotessa Isandre, riporteranno Numènion, figlio di Morelen, sul trono di Ardor Rinata, e che faranno di lei la Regina Madre.[/SIZE]
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