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Numénion, Re di Ardor[/SIZE]
[SIZE=2]Nell’anno 76 della Quarta Era, nel lungo mese di lairë (l’estate elfica), Numénion, figlio di Morelen e Manator, nipote di Ardana ed erede al trono della Corte di Ardor, viene condotto da Aredhel a Menelcarca, fortezza di Ardor Rinata. A Menelcarca trova ad attenderlo re Fuinur, Morgil Guardiano di Ardor e Lynn, Prima dell’Ordine di Darin Tesarath, che fino a quel momento Numénion ha creduto essere sua madre.[/SIZE]
[SIZE=2]È per volontà e opera della sacerdotessa Sheriam Elenwë e delle Verdi di Tesarath che Lynn di Geshaan ha potuto diventare la Prima dell’Ordine, e che Numénion, da tutti conosciuto come il giovane Xir venuto dal nord, è riuscito a sfuggire alla caccia dei Valdacli di Nindamos e alle spie Hathoriane di Alatar: una volta scoperto grazie alla sua Arte e a Isandre, la Tessitrice, che l’erede di Ardana era ancora in vita, Sheriam ha sacrificato tutto ciò che aveva, l’indipendenza dell’Ordine, le persone che amava, quasi la sua vita stessa, per far sì che egli potesse ritornare e reclamare il trono di Ardor, suo di diritto. E con l’aiuto di Morgil, il suo desiderio si è avverato. [/SIZE]
[SIZE=2]Alla presenza di Lynn, di Morgil e Sheriam e di alcune Tesarath, Numénion riconosce la sua discendenza da Ardana, ma annuncia di riconoscere allo stesso modo come sua madre Lynn, che l’ha cresciuto e amato, non Morelen, che non ha potuto conoscere, o Ardaniel che l’ha accudito da bambino ma della quale Numénion non ha che pochi ricordi. A Lynn, Numénion rimprovera solo di avergli taciuto la verità per così tanto tempo – non per i primi anni, nei quali il rischio sarebbe stato troppo grande, ma nel periodo di pace seguito alla Guerra dell’Anello. [/SIZE]
[SIZE=2]Fuinur, che aveva sposato Ardaniel prima della fine della Terza Era e che quindi è egli stesso parente di Numénion, in un confronto appassionato nelle sale di Menelcarca abdica in suo favore; Numénion però chiede come primo atto al Noldo che rinuncia alla corona di restare ad Ardor accanto a lui come suo principe, consigliere e maestro dell’Arte Arcana. Fuinur accetta e rinnova il suo giuramento di fedeltà alla Corte e ai discendenti di Ardana, perché essi hanno nelle loro vene il sangue del Padre Celeste. [/SIZE]
[SIZE=2]Numénion, formatosi a Gondor, guerriero ai campi del Pelennor, suddito fedele di Arwen Undomiel, intende fare di Ardor un regno delle Genti Libere. Sa che la cosa per lui più difficile sarà camminare nella Luce, e affida a Fuinur un secondo compito: il compito di preservarlo dal potere corruttore insito nella sua stessa linea di sangue e nel creato di Ardor. Fuinur acconsente, consapevole dell’importanza della richiesta di Numénion, ma anche del suo significato, un significato che condanna il suo spirito immortale alla solitudine e alla sofferenza eterna in Arda.[/SIZE]
[SIZE=2]Mentre Fuinur lascia Menelcarca con la Tesarath Delan, diretto a Naurlindol, Numénion chiede a Morgil, al quale affida la protezione militare della Corte, di rendere esecutivo il suo primo atto da monarca: designa Lynn come Regina Madre di Ardor. [/SIZE]
[SIZE=2]Ardor ha di nuovo una regina. La profezia si adempie.[/SIZE]
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[SIZE=2]Lynn, Regina Madre, nell'anno 76[/SIZE]
[SIZE=2]DOPO IL 3000: LYNN e XIR nelle Terre Occidentali[/SIZE]
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[SIZE=2]Lynn nell'anno 3001 della Terza Era[/SIZE]
[SIZE=2]3001 della Terza Era, Sarbad[/SIZE]
[SIZE=2]Dopo aver cercato, infruttuosamente, il Palantir a nord, in Arnor e nelle regioni oscure oltre Angmar, Kòmul’on Temujin, generale di Khamul il Nazgul, ritorna a Sarbad. Il fallimento di questa ricerca, nella quale riponeva molte speranze, l’ha fatto cadere pericolosamente in disgrazia agli occhi del suo signore, che gli affida il difficile compito di avvelenare le relazioni fra gli uomini dell’Eriador e Gondor, e di spargere il seme dell’odio. Kòmul’on deve muoversi con molta cautela in un territorio nel quale può contare su molti alleati e spie, ma che non gli è, di certo, amico; i Raminghi sorvegliano quelle regioni, e un errore nel gioco degli incontri e delle casate, a Sarbad, equivale alla morte. [/SIZE]
[SIZE=2]3009 della Terza Era, il Khand[/SIZE]
[SIZE=2]Kòmul’on si sposta nel Khand, la regione sud-orientale che confina a ovest con il Vicino Harad e a nord-ovest con Mordor, dove rimarrà per sette anni. E’ una regione collinare abitata da uomini chiamati Variag, dediti alla guerra ed esperti cavallerizzi; la regione, divisa in satrapie costantemente in guerra tra loro, non ha un vero sovrano o capo in grado di controllarla per intero, e l’Oscuro Signore di Mordor, Sauron, trae grandi benefici da questa terra, poiché la natura stessa dei Variag li rende ottimi mercenari abituati alla sottomissione. La missione di Kòmul’on è radunare un esercito per il suo Signore, e il compito di Lynn è aiutarlo leggendo per lui le stelle e il futuro; settemila Variag combatteranno dalla parte di Mordor anni dopo, nella Battaglia del Pelennor.[/SIZE]
[SIZE=2]3016 della Terza Era, nell’Ithilien del Sud[/SIZE]
[SIZE=2]L’armata di Kòmul’on, in segreto, si sposta dal Khand all’Ithilien, e si prepara a varcare il Cancello Nero di Mordor. L’Ithilien, la più orientale delle province di Gondor, situata fra il fiume Anduin e le Montagne dell’Ombra, è stata una terra fertile e prospera durante la prima parte della Terza Era, una regione di fattorie ricca di giardini e boschi; ma dopo la caduta di Minas Ithil la sua popolazione si è trasferita oltre il fiume per sfuggire alla minaccia dei Nazgul, e tutte le fattorie, dopo il ritorno di Sauron a Mordor, sono state definitivamente abbandonate.[/SIZE]
[SIZE=2]3018 della Terza Era, Osgiliath [/SIZE]
[SIZE=2]Khamul il Nazgul richiama Kòmul’on presso di sé, a Minas Ithil. Kòmul’on sa che cosa sta per accadere; l’Oscuro Signore si prepara ad assaltare Osgiliath e l’Ovest, e cerca l’Anello. Sotto il dominio dei Nazgul, Minas Ithil è diventata Minas Morgul, orribilmente corrotta, silenziosa come una tomba, ed i suoi marmi non riflettono più i raggi della luna, ma rilucono di una pallida e spaventosa luce che non illumina nulla. La sua magia spinge alla pazzia e a una sorte peggiore della morte gli uomini che solo vi si avvicinino. [/SIZE]
[SIZE=2]3019 della Terza Era, Minas Tirith: la Guerra dell’Anello[/SIZE]
[SIZE=2]Dagli agi e dalla ricchezza, Xir e Lynn sprofondano nella miseria e nella disperazione mentre vivono, assieme ai profughi dell’Ithilien, l’angoscia e la paura dei giorni nei quali Sauron, l’Oscuro Signore, scatena le sue forze contro l’ultima città libera degli Uomini. Gli uomini di Gondor li accolgono all’interno delle mura; assieme a loro provano dolore, combattono e vivono la morte, il fuoco, l’incubo dei Nazgul che attaccano la città, e sfuggono solo grazie alle visioni di Lynn agli Orchetti penetrati oltre il Grande Cancello.[/SIZE]
[SIZE=2]Ad Ardor, prima della Caduta. Sul finire della Terza Era del Mondo.[/SIZE]
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[SIZE=2]Isandre nella Terza Era[/SIZE]
[SIZE=2]Isandre cercò di capire quale motivo poteva aver davvero trascinato quella ragazzina giù nelle fondamenta rocciose di Ardinaak. Che cosa? Le Scuole di Tesarath – tutte le Scuole – erano una contro l’altra. Tutte e quattro le Stole avevano ricevuto biasimo e penitenze da Morthaur, Signore di Ardor. A nessuna di loro piaceva Morthaur, soprattutto quando tutti sapevano esattamente che intendeva sposare Ardaniel e perché. Morelen aveva preferito avere una Bianca accanto a sé, quando la figlia era nata; il padre di Ardaniel era un Uomo, un Secondogenito, e questo era già di per sé un valido motivo, era logico che Ardaniel adesso preferisse avere come damigelle altre Bianche, ma: che altro?[/SIZE]
[SIZE=2]Lynn veniva da Geshann, una terra maledetta. Non era nobile, nessuna di quelle venute con lei era nobile. Saerin e Uniri erano figlie di contadini, Doesine di un locandiere di Sorul, mentre il padre di Lynn era stato un coltellinaio a Gaven. Morto per le febbri delle paludi, come la madre. Lynn era stata addestrata in un primo momento dalle Figlie del Silenzio, l’unica di quel gruppo che aveva poi ottenuto il permesso di andare a Tharin. Una sciocchezza assolutamente inutile. All’improvviso, Isandre ebbe una sorta di rivelazione: Saerin, con quel suo carattere spesso mal controllato. Doesine, che era fuggita via ben tre volte da novizia, anche se era riuscita ad arrivare appena alle porte del Tempio. Uniri, che forse aveva ricevuto più punizioni di qualsiasi altra novizia nell’intera storia delle Bianche. Lynn, sempre l’ultima a imparare, a prendere una decisione o ad ascoltare le sue Sorelle, e ad adeguarsi alle decisioni del Collegio. Tutte e quattro erano considerate ribelli, in un certo senso, e Ulrith le aveva umiliate tutte. Possibile che la regina volesse circondarsi di novizie che si opponevano a Ulrith?[/SIZE]
[SIZE=2]Isandre si preparò a intessere con il Potere, anche se non nutriva grandi speranze di poter fuggire. Ulrith era forte.[/SIZE]
[SIZE=2]“Meriel ha notato che Ardaniel la incontra spesso di nascosto, Isandre, e noi vogliamo sapere perché.” Nella voce sorprendentemente profonda di Ulrith c’era del fuoco nonostante il ghiaccio di cui pareva fatto il viso. “Qualsiasi cosa si stia tramando a Corte, Isandre, il Collegio ha il diritto di saperlo.”[/SIZE]
[SIZE=2]“Oh, diamoci un taglio, Ulrith.” La voce di Isandre era ferma. Dall’aspetto sembrava una regina di Numènor, vestita in seta color argento scuro e merletti d’avorio, con la Stola Bianca sulle spalle. Sorrise alla Madre, una monarca alla quale sapeva di doversi mostrare graziosa. [/SIZE]
[SIZE=2]“Ho visto le tue Custodi annusare in giro come due furetti vicino a un pollaio,” disse “ma ho tenuto la bocca chiusa. Non sta a me dirti cosa puoi e cosa non puoi fare ad Ardinaak. Non so perché Ardaniel provi piacere nel frequentare la ragazzina. Forse sono amanti, e quindi quegli incontri sono affari loro e di nessun altro. Ho tenuto nascosto l’interesse di Ardaniel per Lynn finché non hai cominciato a guaire su chi si nasconde nell’ombra. Io stessa ne ho viste un bel po’ su questo mondo, Ulrith, più di voi Elfi sempre immersi nei vostri pensieri e in alto sulle vostre nuvole, e suppongo che la figlia della regina Morelen possa fare quello che vuole, così … due più due a volte è uguale a quattro, ma altre volte è uguale a un disastro.”[/SIZE]
[SIZE=2]“Non te ne andrai finché non mi avrai detto tutto, Isandre” rispose Ulrith.[/SIZE]
[SIZE=2]Isandre sbuffò e incrociò le braccia. “Se Ardaniel mi avesse detto anche solo due parole sul perché vuole Lynn con sé, Ulrith, non vedrei motivo per riferirlo a te. Per come stanno le cose, il nostro dovere non ha niente a che fare con la giovane principessa e la sua dama di compagnia. Tu e le altre del Collegio andate a fare le ficcanaso da qualche altra parte.” Ma non rilasciò il Potere. Né lo fece Ulrith.[/SIZE]
[SIZE=2]“Inutile chiedere il tuo aiuto, Isandre, e mi maledico perché lo sapevo” mormorò Ulrith. “Perché mi sono lasciata convincere dal pensiero che una Bianca potesse dimostrarmi amicizia.”[/SIZE]
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[SIZE=2]Lynn ad Ardinaak, negli ultimi anni della Terza Era[/SIZE]
[SIZE=1]Da "Il Sentiero dei Pugnali", di Robert Jordan[/SIZE]
[FONT=Calibri][FONT=Verdana][SIZE=2]15 Quarta Era, Arnor[/SIZE][/FONT] [/FONT]
[SIZE=2]Il Re di Gondor, Elessar Telcontar, fa ricostruire la città di Annuminas, a nord della Contea dei Mezzuomini, e ne visita la regione. Molti si raccolgono attorno alla sua corte; Xir narra della battaglia dei Campi del Pelennor, parla delle stelle e di come sia possibile leggere in esse il futuro dei popoli, e Denemir, che, a Gondor, legge anch’egli nelle stelle ed è uno dei Custodi degli Annali, nota le domande del ragazzo in una sera nella quale popolani e diseredati assistono agli spettacoli dei bardi. Incuriosito, si fa raccontare di chi sia figlio, ed incontra anche Lynn. [/SIZE]
[SIZE=2]64 della Quarta Era, Minas Tirith[/SIZE]
[SIZE=2]Il libro di Thain, una copia del Libro Rosso dei Confini Occidentali, nel quale si narra del Signore degli Anelli e di tutti gli eventi che portarono alla distruzione dell’Anello e alla vittoria contro Sauron e l’Ombra, giunge a Minas Tirith e viene successivamente ampliato e arricchito dalle annotazioni fatte in Gondor. Xir contribuisce a questo lavoro assieme a Denemir, e incontra la regina Arwen Undomiel; è la regina stessa a raccontare a Xir di avvenimenti e altre note da inserire nel Libro, e trascorrono molto tempo assieme.[/SIZE]
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[SIZE=2]Denemir di Gondor[/SIZE]
[SIZE=2]72 della Quarta Era, Minas Tirith[/SIZE]
[SIZE=2]Nell’anno 70 Valadil, capitano di Gondor, guida una spedizione nel profondo sud, molto oltre l’Harad. Il suo scopo è giungere fino alle remote lande di Same, a meridione delle terre dei Valdacli. La terra di Same è governata da Nurmi Nihti, un tiranno locale che è però in un certo qual modo, attraverso la fazione dei Valdacli del Nord, al soldo di Gondor stessa; Valadil deve fondare un porto presso il quale le navi del re Elessar possano far base. A quella spedizione partecipa anche Mudrail, uno degli storici con i quali Denemir è in contatto.Nel 72, le prime lettere di Valadil giungono a Gondor, ma non recano buone notizie; il loro contenuto è tale da destare le preoccupazioni dei ministri di Elessar, che le sottopongono al re. Elessar, colpito anch’egli da inquietudine alla lettura del resoconto del capitano, istruisce Cirmoth, grande condottiero ed esperto navigatore, in merito alla raccolta di una flotta di navi di Gondor e Umbar, e gli dà ordine di condurre una spedizione fino a Same alle città dei Valdacli del Sud. La spedizione sarà accolta a Urland e Ostelor, due città importanti, da Valandor Hamina, reggente dei Valdacli, designato da Elessar stesso.[/SIZE]
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[SIZE=2]Xir (Numènion) a Gondor e durante il viaggio verso il Miredor[/SIZE]
[SIZE=2]74 della Quarta Era, Miredor, nel Sud della Terra di Mezzo[/SIZE]
[SIZE=2]Lynn e Xir sono a Urland, nei territori dei Valdacli. Fanno parte del largo seguito di Cirmoth, capitano di Gondor, e sono quindi alla corte di Valandor Hamina, il reggente designato da Elessar; attendono di poter proseguire il loro viaggio verso est, mal sopportando l’ospitalità di Faravorn, un individuo influente vicino all’importante giudice Balkazir, ma purtroppo infido e sgradevole, che ha accettato di accoglierli sulla presentazione di Denemir ma che ha manifestato il suo interesse per Lynn in maniera pesante, tanto da portare Xir quasi a intervenire in difesa dell’onore della madre. Lynn vorrebbe proseguire subito per Arpel e poi per l’Usakan e Ardor, ma la situazione politica è cambiata; Gondor e i territori dei Valdacli del Sud sono sull’orlo di una nuova guerra fratricida. Cirmoth, che ha il supporto di Valandor, è costretto allo scontro con il capitano Yamo Nindamos di Ostelor, che rifiuta loro il passaggio verso sud e si ribella all’autorità di Elessar.[/SIZE]
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[SIZE=2]La Matride stava passeggiando attorno alla pedana sulla quale poggiava l’alto letto, le cui tende erano state tirate leggermente indietro quando si era alzata. I passi erano misurati, ma avevano una grazia innaturale. Si fermò dinanzi allo specchio a figura intera, incassato nella parete a nord della camera da letto. Nella luce del primo mattino, si esaminò il viso con attenzione, notando le lievi rughe che cominciavano a diffondersi dagli angoli degli occhi violetti, e l’accenno di rilassamento dei contorni del viso.[/SIZE]
[SIZE=2]“La Matride Bianca, eterna e sempre giovane …" sussurrò con voce così bassa che chiunque si fosse trovato a più di un passo di distanza avrebbe fatto fatica a cogliere le sue parole. [/SIZE]
[SIZE=2]“Sempre giovane … se solo sapessero a che prezzo …”[/SIZE]
[SIZE=2]Volse le spalle allo specchio e trasse un profondo sospiro. Lo sguardo si spostò sul cerchio di mattonelle in pietra color oro con il bordo nero, che si trovava a poca distanza dal letto in direzione della porta. L’anello scuro e dorato spiccava netto contro le piastrelle verde opaco che pavimentavano il resto della stanza.[/SIZE]
[SIZE=2]La Corte aveva chiamato. Il tempo era venuto; il Sangue avrebbe preteso ciò che era suo, in un modo o nell’altro. Presto tutto sarebbe finito.[/SIZE]
[SIZE=2]Dopo una lunga pausa, avanzò di un passo, e poi di un altro. Si fermò appena prima del contorno nero e lasciò scivolare a terra la vestaglia, restando completamente nuda. Strinse le labbra e, con un movimento convulso, entrò nel cerchio con passo strascicato, come se stesse avanzando a fatica attraverso una barriera invisibile.[/SIZE]
[SIZE=2]Una volta all’interno, venne percorsa da sussulti e tremiti. Segni del tempo e macchie apparvero sulla bianca pelle immacolata, come causate da una verga invisibile, finché l’intera superficie del corpo non fu che una massa di lividi. E ancora rimase là, contorcendosi e muovendosi a scatti come se fosse una marionetta i cui fili venivano tirati a caso.[/SIZE]
[SIZE=2]Gli occhi chiusi, la Matride Isandre serrò la bocca, così che i denti affondarono nel labbro inferiore facendole colare gocce di sangue sul mento. Le sfuggì un rantolo soffocato; rialzò bruscamente la testa, ma non diede segno di voler fuggire dal cerchio e dal tormento a cui era sottoposta.[/SIZE]
[SIZE=2]Di lì a qualche tempo, forse una clessidra, finalmente ristette, ansimante, al di là della linea scura. La Matride si allontanò e camminò, con la fatica infinita della vecchiaia, verso la stanza del guardaroba per vestirsi in vista del viaggio che aveva davanti.[/SIZE]
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[SIZE=1]Da "Le Cronache di Corus" di L.E. Modesitt[/SIZE]
[SIZE=2]75 della Quarta Era, Hathor, nella regione di Ardor[/SIZE]
[SIZE=2]La guerra fra l’Alleanza dei Valdacli del Sud, guidata dalle città di Rò-Mollò e Ostelor, e Gondor e i Valdacli del Nord, governati da Valandor Hamina, sconvolge il Miredor e la vicina regione di Maldor. In primavera Arpel, la più forte fra le città dei Valdacli, chiude i passi del Trenth e vince grazie alla fortuna e all’acume del barone Ardic la battaglia di Fiammanera. Arpel rinforza poi il porto e si prepara ad essere assediata, mentre a ovest, in una grande battaglia alle porte della città di Alsarias, sia Cirmoth di Gondor che Ar-Venie Eshe di Ostelor trovano la morte alla testa dei rispettivi eserciti. La battaglia di Alsarias viene vinta da Eäromä, re degli Elfi Silvani alleati di Gondor; Lynn riesce a lasciare la città di Arpel con una delle ultime navi dirette alle isole dei Domini Occidentali, questa volta ricorrendo al denaro che ha portato con sé da Gondor e custodito pericolosamente, e pagando un diritto di passaggio ad Andalonil, uno dei capitani Valdacli diretti a est, che accetta di condurla sino a Parga, ricca città nel territorio di Hathor.[/SIZE]
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[SIZE=2]Aidea di Hathor[/SIZE]
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