Il terzo episodio "LA SIMULAZIONE" Prima Parte | Star Trek Icarus | Forum

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Il terzo episodio "LA SIMULAZIONE" Prima Parte
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Marzo 23, 2008 - 6:23 pm

Stelle in lontananza, altre sfrecciano, lungo i cristalli polarizzati della sala riunioni.

Questi sono i viaggi dell'astronave della flotta stellare Icarus, impegnata nella sua ordinaria missione attraverso lo spazio conosciuto e non.
Verso luoghi importanti, verso pianeti morenti sotto soli cocenti, verso luoghi in tumulto, verso il cuore fiero di una grande razza, verso un impero molto potente nel quadrante alfa.
Questi sono i voli di una delle navi della Flotta Stellare...
Questo è il volo della Icarus.

Osservatela con attenzione.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Il capitano sentì l'odore del tenente.

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Gli parve quello di un muschio.
Il Tenente P'sat K'ood era l'ufficiale di collegamento con l'impero Klingon ed oramai mancava poco alla Border line stabilta dagli accordi di Khitomer nel 2293.
Oltrepassata quella sarebbero stati nella terra dell'impero ed il loro unico modo per attraversarlo indenni fino a Q'Onos era quello di lasciare la postazione delle comunicazioni criptate al Klingon.

- Un combattimento?- Gli domandò.
- Esattamente!- e cercò di non guardarlo negli occhi proseguendo nella spiegazione.
- Si tratta di costruire uno scenario ipotetico su uno dei nostri ponti e di far sì che la... Icarus sia guidata in combattimento contro una nave Klingon!-
- Che tipo di nave?- lo interruppe con fare brusco, l'ufficiale klingoniano, chinandosi verso di lui sul tavolo della sala tattica.

- Una delle vostre navi più comuni!- e riportò lo sguardo sul klingon per fronteggiarlo con gli occhi.
- Una delle navi della vostra flotta, una delle più comuni, una della classe Vor'Cha!- andò fino in fondo con la spiegazione e con lo sguardo!

L'uomo nella sua divisa di capitano continuò a fissare i bui occhi sotto la corrugata fronte di P'sat K'ood.

Lì accanto assisteva, seduto in silenzio, il Numero Uno della Icarus: Ketal Nerat. [Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Aveva convocato lui il passegero alieno nella sala tattica. Alcuni uomini avevano già fatto delle richieste, ma le aveva negate all'inizio del viaggio e pure il comandante s'era trovato d'accordo con le sue scelte. Ora invece... sarebbero scesi in una simulazione di guerra con i Klingon. Immediatamente si chiese che tipo di nave e che sitemi avesse una nave classe Vor'Cha. Doveva documentarsi.

L'attimo di silenzio si spezzò ed il klingon si sollevò sulle sue gambe. Torreggiò.
Al capitano Jarell Mijalu Myrrin parve un sorriso quella fila di denti storti ed aguzzi...
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...ma con un klingon non si può, non si poteva, mai sapere.

Fine della prima parte... See you cowboy...

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2
Marzo 24, 2008 - 7:59 pm

Il Klingon parlò.

K'ood ordinò
- Alzare gli scudi!-
Lo scudo gonfiò lentamente la scala d'azzurro dell'energia sullo schermo.

Era come un sogno.

Lui sulla plancia di una e aveva il commando.
- Caricare i distruptor di prua!-
Controllò che l'ufficiale eseguisse.
L'energia fruì dentro le armi in maniera uguale a tutti i sistemi e rallentò verso la fine. In ultimo si accessero le luci rosse de pronto a sparare.

I suoi sogni...

- Virare per interccettare la nave della Federazione!-
Azionò l'interfono della nave:- Tutti ai posti di combattimento! Prepararsi all'ingaggio.-
Uno dei Klingon gli parlò piatto:- La nave è di classe Merced e prosegue sulla sua rotta!-
- Armare i siluri!-gli rispose K'ood e quello gli disse che stavano energizzando i Phaser.

Sentì come un rimescolarsi del sangue.
La sete della battaglia forse... La sete c'era, ma non sarebbe stata placata.

-Aprono il fuoco signore!-
Con calma K'ood disse:- Dare energia ai distruptor laterali e prepararsi all'impatto!-
Anche i distruptor laterali si caricarono con quei pochi centesimi di ritardo.
Qualcuno gli urlò:- Due siluri Fotonici a prua!-
- Fuoco con i phaser!-

Per un attimo quasi gli parve di volare davvero, di essere oltre la chiglia della nave, di volare di traverso lasciando che un vento solare viola lo facesse scivolare verso la preda ed il vento soffiò sotto l'ala rapace, ma il suo sangue...
Il suo sangue si stava raffreddando.

Lo scossone lo fece sobbalzare, ma non si svegliò dal sogno.
Era a bordo di una Vor'Cha e ne stava dirigendo le difese e gli attacchi. -Fare fuoco con le torpedini! Mirare allo scudo danneggiato della nave nemica.-
Ci fu un altro scossone e con disappunto notò che una delle torpedini mancò il bersaglio.
-I nostri scudi reggono! I loro siluri non sono potenti come i nostri.-
Decise dunque.
- Fermare la simulazione!- tutto si bloccò.
Gli apparve al fianco il Capitano Myrrin.
- Cosa succede ambasciatore? Vuole interrompere?- Gli domandò angelico.
Il sangue era freddo come il ghiaccio, non sentiva, nemmeno una pulsazione, altrimenti per quell'offesa dell'omino centauriano gli avrebbe dato un manrovescio sotto la mandibola.
Parlò.
Ecco cosa fece. Parlò.
- Questa è una nave da guerra Klingon. No! Capitano Myrrin, questa è solo una patetica imitazione di una nave da trasporto. Io non so a quali standard siate abituati voi della Federazione, ma le qualità di questo equipaggio simulato che mi avete dato, non è affatto all'altezza dei nostri guerrieri. Chi sale sulla plancia vera di una nave come questa è uno spirito abile e forte, non un patetico furiere della logistica!-
Quell'uomo, quel capitano lo fissò, gli parve pensieroso.
- Aumenterò dunque la capacità del suo equipaggio e dunque, se per lei va bene possiamo ricominciare?- propose l'angelico capitano della U.S.S. ICARUS.
Era un'altra offesa. Era coraggio? o stupidità umana?
- E lei crede che questo piccolo vantaggio che ha avuto colpendo per primo, la farà vincere?-
- Troppo presto per dirlo.- gli rispose secco.
- Allora continuiamo la battaglia e le dimostrerò che si sbaglia.-
Il capitano scomparve dalla plancia.
K'ood si posizionò. Sulla sedia.
Il combattimento riprese.

Senza alcun brivido per una preda fasulla.

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"Come in un sogno? o almeno quasi!" pensò K'ood preparandosi alle nuove bordate.
"Chi può desiderare una pagliacciata illusoria come questa?"

Per i fini gioco ringrazio Mr.Winnie e Ovoloff. La simulazione si è effettivamente tenuta nella sede di Esaedro in via Zanetti 1 con un sistema di gioco semplificato per l'occasione. L'esito della battaglia... vi sto dicendo troppo! L'esito dello scontro nella terza parte.

See you Spacerboys..

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3
Marzo 30, 2008 - 1:00 am

Kane si adattò.
Nerat si strinse alla sedia.
- Virare di sessanta gradi, portare la velocita a punto 75!- ordinò Myrrin sedendosi sulla sua di sedia.
Ardis modificò.
La Icarus si riposizionò sul lato di uno scudo integro e sparò una salva di phaser verso la nave di Klingon.
Un attimo dopo arrivarono i siluri della nave avversaria e furono danni allo scudo, ci fu uno scossone, l'ultimo siluro penetrò e furono danni allo scafo.
Kane informò:- Danni al deflettore principale!-
Nerat gridò:- Manovre evasive!-
Ardis le azionò.
-Prepararsi a passare a velocità Warp Uno!- decise il capitano Myrrin.

La nave cabrò e si torse verso destra. Le stelle si sciolsero e filarono nello schermo tattico principale.

- Signore tre siluri a poppa!- allertò Kane caricando i tubi di lancio.
Ardis stava per accelerare, ma il capitano Myrrin alzandosi disse:- Simulazione terminata!- ed in breve della plancia restò una stanza nera con righe gialle fluo che correvano sulle pareti, sul soffitto e sul pavimento.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Il Klingon dell'Impero di nome P'Sat K'ood si avvicinò al capitano e lo sovrastò. -Ha fatto la cosa giusta!-
- Vuole che riproviamo? - Chiese tranquillamente Myrrin.
- Non avete alcuna possibilità.- si chiarì K'ood:- Fuggire era l'unica cosa da fare!-

Il capitano si girò di fianco e si avviò con passo spedito verso alla porta d'uscita senza nemmeno voltarsi.
Uscendo disse:
- Tornate tutti ai vostri posti, il ponte ologrammi resta chiuso a tutti fino a nuovo ordine.- mettendosi le mani dietro alla schiena e stringendo i pugni l'uomo di Centauri, Capitano della U.S.S. ICARUS della Flotta Stellare, arrivò alla porta e svoltò nel corridoio scomparendo alla vista degli attoniti presenti.

Non fecero nessun altra simulazione

Gli ufficiali rimasero immobili, esterefatti, e K'ood li guardò ad uno ad uno. Nelle loro facce c'era poca convinzione, poca dedizione, il loro capo aveva voluto usare quel gioco ed ora aveva perso, doveva essere stato un duro colpo alla sua autorità. Era stato sconfitto davanti ai suoi uomini con un gioco.
Kane, quello tattico, quello della sicurezza, lo guardò dritto negli occhi.
-Se fossimo tornati indietro l'avremmo...- aveva provato a dirgli che forse lo avrebbero battuto, ma il Numero Uno, Nerat, l'aveva interrotto esortando tutti ad uscire da quella stanza buia eppure luminosa poichè dentro si vedevano le persone come se fosse pieno giorno, ma non v'erano fonti di luce se non quelle linee gialle che si incrociavano sulle pareti, sul pavimento e sul soffitto.
K'ood la guardò bene quella stanza e pensò:
"Qui i soldati possono prepararsi ad una guerra, è una buona cosa, ma combattere, combattere veramente è tutt'altro. Forse lo scopriremo insieme."

Quando andò a dormire, Russel Brendan Kane, sapeva che l'indomani sarebbero entrati nello spazio dell'impero Klingon e guardando fuori dalla finestra sfiorava con lo sguardo interi sistemi solari. Gli passavano accanto indifferenti e magari qualcuno su uno di quei pianeti notava solo una veloce scia pensando ad una piccola stella cadente.
Secondo Kane era intenzione del capitano tornare indietro dopo aver ricaricato le armi al massimo dell'energia, ma per tutto l'equipaggio il gesto del Capitano Myrrin di andarsene senza bado per nessuno come se nulla fosse accaduto, significava solo che in caso di battaglia la Icarus doveva cercare di svignarsela.
Tuttavia per Kane quella manovra aveva colto di sorpresa il klingon K'ood ed aveva garantito la fuga. Se K'ood fosse stato più lesto a passare a velocità warp la battaglia forse sarebbe continuata, ma l'esito di certo non sarebbe stato una vittoria anche se in cuor suo confidava sulla sua abilità di adetto al tiro. Sapeva come agivano i Klingon, ne aveva conosciuti qualche anno prima ed alcuni lo chiamavano Cain.
Il comandante aveva detto che era un'occasione per vedere le loro reazioni in combattimento, oppure voleva sapere quelle del klingon, scoprire se era uno in gamba, se ci si poteva fidare, oppure aveva dato un messaggio ai suoi ufficiali: fingere di attaccare e poi allontanarsi a tutta forza. Una tattica da usare.
- Spegnere le luci.-

Kane guardò il soffitto.
Lo guardò a lungo e pensò:
"Non ingaggiare il nemico! Non ingaggiare i Klingon!"

See you deep spacer...

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4
Marzo 30, 2008 - 1:45 pm

Ed ora la quarte parte dell'episodio.

Introdotta da Mr. Winnie con un post del 22 marzo 2007

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Era finita...veloce, asettica, ma comunque utile. Era la prima volta che assisteva ad una simulazione di quel tipo su di un ponte ologrammi.....ne erano venuti fuori degli elementi interessanti, prima di tutto la consapevolezza del capitano che la Icarus era una nave con un chiaro indirizzo logistico, non certo una nave da guerra. Una nave con compiti di pattugliamento Klingon aveva una potenza di fuoco praticamente doppia, non c'era alcuna possibilità in uno scontro aperto. Ma l'equipaggio era molto buono, e questo poteva fare la differenza.
Il capitano aveva disingaggiato appena possibile e, per quanto K'ooD apprezzasse particolarmente le bellicose proteste del signor Kane per aver abbandonato il combattimento, doveva ammettere che era stata la decisione migliore.
Ora bisognava misurare l'equipaggio nel corpo a corpo.
Si sentiva un nodo allo stomaco nel pensare cose del genere...e in questa spiacevole sensazione stava racchiuso il senso del passaggio epocale che stava facendo l'impero.
Sarebbe stato possibile rinvigorire l'orgoglio dei guerrieri Klingon dopo aver accettato quelli che praticamente erano aiuti umanitari? Quanti avrebbero capito che il fronte dove combattere era quella sottile linea interiore ad ogni guerriero, che stava tra la fine dell'impero in una vampata fiammeggiante e il mettere da parte la propria gloriosa autarchia per accettare una mano tesa? Si, a volte capita di dover combattere contro nemici come l'orgoglio, come il desiderio di vivere con le armi in pugno, lanciati in una corsa a perdifiato verso lo Sto Vo Kor...nemici che forse mai l'impero aveva avuto di così pericolosi.
K'ooD si sentiva svuotato ...aveva bisogno di ubriacarsi e cantare, di fare a botte di una femmina da amare...ma non c'era nessuna possibilità di alcuna di queste cose sulla Icarus, nemmeno sul suo ponte ologrammi.
"Credo che alla fine di questo viaggio capirò se umani e Klingon possono vivere sotto lo stesso cielo."

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
La U.S.S.Icarus durante la simulazione di combattimento.

FINE DEL TERZO EPISODIO DELLA SERIE " I VOLI DELLA ICARUS"

[size=+1]Note tecniche dell'episodio[/size]
La sezione di gioco del terzo episodio si è svolta in un'unica serata.
Erano presenti Mr.Winnie che conduceva la nave klingon Vor'Cha contro la Icarus capitanata sì, dal centauriano Myrrin, ma ai fini di gioco al timone v'era Ovoloff!
E' stato facile presentare il sistema di gioco ai due giocatori in quanto ambedue avevano la conoscenza del sistema di gioco di StarFleet.
Per rendere avvincente il gioco era necessario unire un che di tattico, e per cui ordinato e strategico come Star fleet appunto, ad un qualcosa che rendesse più effettivo cosa stesse succedendo ai personaggi giocanti, o meglio, ai loro alter-ego proiettati in questa "SIMULAZIONE" ed ho preso a piene mani dai regolamenti di Star Trek della Decipher.

Cioè capire cosa accade ai personaggi dei giocatori una volta che lo scudo della nave cede.
Da tale sistema di gioco ho sviluppato una tabella di casualità in cui vengono colpite certe sezioni della nave, chiaramente in base a quel tipo di sezione i danni posso essere diversi.
Armanenti fuori uso, danni alle gondole di curvatura, sensori, ponte di comando, sala macchina, generatori etcetera etcetera.
Nel caso vi siano delle necessità particolari, se ad esempio il capitano ordina di colpire una sezione della nave avversaria come i motori, le comunicazioni, gli armamenti, vi è la possibilità di farlo con un piccolo aumento delle difficoltà al tiro.

Ogni nave per cui ha una scheda propria in cui sono indicate le capacità che possiede, quanto personale vi è imbarcato, quanti passeggeri è in grado di ospitare in caso di emergenza, quanti computer vi sono a bordo, quante sono le sale di teletrasporto, le diverse velocità a cui può giungere ed i loro rispettivi consumi di energia.
Inoltre il raggio di fuoco delle armi ed il tipo di arma.
Certo può apparire complesso, ma in realtà è molto più semplice iniziato il gioco.

Quando infine mi resi conto di aver trovato un buon sistema per capire cosa potesse accadere ai personaggi a bordo di una nave stellare mi chiesi cosa potessero fare a loro volta per salvarsi?
Mi pareva difficile unire le due cose, ma in un vecchio regolamento della FASA ho trovato delle sezioni che riferivano di questo.
Erano presi in considerazione i diversi tipi di ufficiali a bordo di un vascello, dal capitano all'ingenere della sala macchina... e dunque in una situazione di pericolo, l'ingegnere poteva tentare di tirare fuori una maggiore quantità di energia dai motori, il pilota oltre che ad effettuare le famose manovre evasive, poteva disturbare le comunicazioni avversarie, o i sensori per rendere più difficoltoso il colpo.
L'adetto tattico poteva aumentare gli scudi, potenziare i colpi e decidere dove dirigerli.
Le cose da fare erano innumerevoli, per questo in plancia erano necessarie altre figure: l'ufficiale operativo, poteva occuparsi della diagnostica dei danni e provvedere a qualche riparazione automatica, il numero uno poteva scramblare alcuni sistemi, potenziare gli scudi più deboli, ed il comandante essendo la figura più importante a bordo della nave era, è, in un certo senso il responsabile della strategia.
Deve dare gli ordini.
La sua capacità di comando e strategia può dare alcuni bonus agli altri.

E' stato divertente e spesso penso ad un prossimo scontro, ma senza simulazione.
Ci vediamo presto nel Quarto Episodio.
Non perdetelo.

See you... on the next flight!

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