Il quarto episodio "SUPERUOMINI" | Star Trek Icarus | Forum

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Il quarto episodio "SUPERUOMINI"
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1
Aprile 13, 2008 - 5:31 pm

Nello spazio.
Quadrante alfa.
Lungo il confine della Federazione con l'impero Klingon.

- Comandante stiamo oltrepassando la Basa Stellare 12. Ci chiedono dove siamo diretti.-disse l'ufficiale vulcaniano osservando lo schermo principale.

-Non risponda Solom.- Il comandante attese qualche secondo ed infine si voltò verso l'ufficiale Operativo di Bordo. Si era immaginato una qualche osservazione, un qualche richiamo ad un regolamento della Flotta. non si sbagliava. Notò che il vulcaniano aveva alzato la testa ed aveva già aperto la bocca per parlare. Era suo dovere farlo.
Il comandante non gliene diede il tempo e si alzò in piedi smettendo di guardare l'ufficiale di Vulcano.

-Riunione nella sala tattica tra un'ora. Chiami anche Kood ed il Guardiamarina Terai.- ordinò!
Poi uscì entrando nell'ascensore.

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Y'Uriat Solom [Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Capitano Jarell Mjialu Myrrin

Questi sono i viaggi dell'astronave stellare ICARUS.
Un'astronave impegnata nel suo lungo viaggio verso luoghi che pochi o nessuno ha mai avuto modo di vedere o di attraversare. Sono i voli della ICARUS nella sua silente missione verso stelle dove il nero dello spazio è l'oceano oscuro di una razza di guerrieri nel quale la Federazione ha deciso di tentare la sua diplomazia portando le parole pace e amicizia.
Questo, è il volo d'ingresso della ICARUS nello spazio dell'[color=black]IMPERO KLINGON!

Fate attenzione.[/color]

Uno dei pochi.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Tenente Russel Brendan Kane
Russel Kane, secondo nome Brendan, aveva da poco esaminato alcune procedure di potenziamento che il Capitano Myrrin aveva dato ordine di attuare.
Rinforzo della struttura, potenziare l'energia, costruire batterie ausilarie, potenziamento dei sensori di navigazione e questo certo lo capiva.

Ricordò i sei mesi nello spazio Klingon. Ricordò quante volte furono colpiti con i bastoni stordenti e quante volte non reagirono. Si ricordò di come aveva gridato quando lo colpirono alle spalle dopo aver detto ad uno dei suoi uomini di continuare con le operazioni di scarico e di non badare a quei "denti storti ubriachi". Avevano riso. Avevano riso mentre era a terra con la schiena intorpidita dal dolore. Si era sollevato sulle ginocchia, e ridevano ancora mentre si sollevava aggrappato ad una sedia d'acciaio. Poi in piedi ancora piegato, barcollò puntandosi le mani sulle ginocchia e guardò. Rideva ancora quello con il bastone stordente, anche gli altri dietro ridevano. Si ricordò che avrebbe voluto avere un phaser e disintegrarli. Loro erano armati, avevano disgregatori e pugnali, ed accette e guanti di ferro. Erano nelle loro armature scure e si davano delle gran pacche e cercavano di spaventarlo. Un Klingon gridò qualcosa ai suoi compagni; doveva essere un dialetto Klingon poichè il traduttore non funzionò. Era qualcosa come un rimprovero e si interpose tra lui ed i "denti storti ubriachi". Doveva essere il loro capo o qualcosa di simile. Si ricordò come spinse da parte il nuovo arrivato e si ricordò come afferrò la sedia per le gambe e rivide lo schienale di ferro arrivare dall'alto sulla faccia di quel Klingon con il bastone stordente. Quello vacillò, si ricordò, e gli altri si allontanarono. Nessuno pareva minacciarlo per cui ruotò la sedia verso il bassò e girò su stesso. Stese le braccia e la sedia acquistò velocità in un cerchio centrifugo mentre si risollevava. Infine la sedia ricadde ancora sulla testa ossuta e lo schienale si deformò e sangue scese dalla fronte ossea del Klingon che chiuse gli occhi crollando a terra.
Nessuno rideva più ora.
Quella torre era stesa ai suoi piedi e lui, Kane, cercava di riprendere a respirare normalmente.
Ricordò quel Klingon, quello che aveva gridato qualcosa, dare un calcio nel costato dello steso.
Aveva stivali con punta di ferro ed uncini. Era stato un calcio violento, preciso, ma quello a terra non reagì nemmeno. Dalla fronte scendeva del sangue; anche dal naso ne scendeva.
Si ricordò di come lo guardavano e poi quel Klingon, quello che gridava, quello che aveva tirato il calcio, si chinò e prese il pugnale. Lo sfilò dal fodero e si avvicinò.
Si ricordò di come fosse pronto a difendersi mettendosi in guardia, ma il klingon non lo minacciava con la lunga lama di trenta centimetri, anzi... gliela stava porgendo per il manico.
Gli diceva qualcosa. Lo capiva. Voleva che la prendesse, che la tenesse.
- Un giorno lui dovrà riprendersela in un combattimento leale.-
Kane prese l'arma.
- Quando Xav'Fiph Jai, figlio di Viic, si risveglierà dovrà sapere chi sei. Dimmi, come ti chiami guerriero?-
- Mi chiamo Kane, ho...-
- Bene, Cain'o, un giorno Xav, ti troverà e fino a quel giorno il suo fodero sarà vuoto ed il suo onore macchiato.-
Ricordò che se n'erano andati, che avevano trascinato via quello che era Xav figlio di qualcuno.
Solo la scia di sangue restò sul pavimento ed altre furono le risate che intese, erano quelle degli uomini come lui. Altri compagni d'armi.
- Comandante, gliel'ha fatta vedere.- gli disse il guardamarina Kemmer.

Ricordò che quell'arma era nella sua stanza e chiaramente capì perchè il capitano Myrrin voleva anche un Phaser in più a proravia.
Entrò nella stanza con il rapporto e si sedette di fronte al Klingon, di nome K'ood, figlio di chissà quale altro guerriero.
C'erano quasi tutti gli ufficiali ed anche il guardiamarina Terai.

Uno dei pochi.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Tenente P'Sat K'ood
Kane era stato uno dei pochi.
Uno dei pochi ad essere tornato vivo dal pianeta capitale dei Klingon.
K'ood lo sapeva.
Sapeva di Cain'o.
Alla fine arrivò anche il dottor Kendo.
Ora c'erano tutti.

- Autorizo da questo momento il guardiamarina a partecipare alle nostre riunioni anche se non è un ufficiale superiore.- Iniziò il capitano Myrrin indicando Yorick Terai.
- La sollevo dagli obblighi dell'infermeria e le dò il compito di consigliere di bordo.- poi si rivolse agli altri dando una spiegazione.
- Il guardiamarina Terai è un betazoide, ed ha delle capacità empatiche e telepatiche. I suoi nuovi incarichi saranno stabiliti di volta in volta, la versione ufficiale per il resto dell'equipaggio è che ora egli avrà la funzione di psicologo di bordo e darà aiuto al nostro piccolo equipaggio.-
- Signore, molti si lamentano del fatto di non aver accesso al ponte ologrammi per uno svago.- disse Numero Uno.
- Negativo. Non siamo in gita nello spazio della Federazione, ma in quello Klingon, per cui ribadisco il mio divieto per la sala ologrammi.- rispose il capitano posando gli occhi sul comandante Klingon K'ood.
- Tra un'ora o poco più entreremo nella zona di confine.- continuò e si rivolse a K'ood.
- A lei verrano dati alcuni codici d'accesso alla consolle delle comunicazioni ed avrà accesso diretto alle comunicazioni della Icarus con l'esterno. Potrà inviare i codici di riconoscimento ad un'eventuale flotta klingoniana che ci intercetti. inoltre avrà due persone di cui disporre per sicurezza della sua persona ventiquattro ore su ventiquattro.-
- Non ho bisogno di nessuno che mi protegga.- obiettò acerbo K'ood.
- Tuttavia lei le avrà poichè lei è il nostro lasciapassare nell'impero e non le deve succedere nulla fino al termine della nostra missione. Oltre a ciò, lei comprende che ha accesso ad alcuni sistemi operativi della nave, per sicurezza qualcuno deve supervisionare il suo operato, ma non intendiamo rubarle i suoi codici segreti.- spiegò Myrrin.
- Non s'era partlato di ciò.- disse contrariato K'ood.
- Sono procedure standard della Federazione.- realizzò Nerat. - per la sicurezza.- aggiunse.
- Mi sembra una sfiducia nei miei confronti. Una messa in discussione dei miei ordini e della mia parola.- si alterò un po' il Klingon.
Prese la parola Kane:- Nessuna sfiducia Comandante K'ood. Abbiamo lavorato gomito a gomito per la faccenda delle armi su Rutia quarto ed io mi fido di lei e le darei le spalle in uno scontro senza esitazioni certo della sua parola. I miei uomini della sicurezza non le daranno fastidio e certo simboleggeranno per quelli che si lamentano del ponte ologrammi che non stiamo andando su un pianeta dei divertimenti. Lei è su una delle navi della Federazione e la sua incolumità è una delle priorità maggiori di questa nave... del Capitano Myrrin.-
- Esattamente! Grazie Tenente Kane.-

La riunione terminò.

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Guardiamarina Yorik Terai [Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Tenente Medico Damien Acelot Kendo
Yorick Terai, guardiamarina della Flotta Stellare, quinto custode del Sacro Calice di Rixx, era ora un consigliere sulla Icarus, si ritrovo in infermeria ed il dottor Damien Acelot Kendo, gli diede da fare alcuni esami su dei campioni di feromoni di alcune piante carnivore...
-Mi servono i valori dello scambio di fotosintesi, per cercare un anti feromone per quello delle femmine di orione.- Gli sentenziò il dottore indicando un data bad ed un monitor con un immagine di Dionaea muscipula "denti di squalo" dal colore rosso intenso.
Non sapeva cosa pensare, cosa fare, era venuto a prendere delle cose. Il dottore era presente alla riunione, perchè gli stava facendo questo? perchè era un graduato superiore ecco perchè? e gli vennero in mente tutti gli esami del sangue che aveva fatto all'equipaggio ed a quel simpatico Klingon. Con le dita iniziò a tirarsi l'orlo della manica siniztra, poi passò a quella destra e quindi prese il suo data pad personale e selezionò Sezione Medica: Ricerca: Esami: Cancella: Sì.
Mise il datapad sotto l'ascella e disse:- Dottore?-
Quando ebbe avuto lo sguardo di Kendo proseguì:- Allora l'ha voluto lei, per cui...-
e si voltò prendendo le porte a scomparsa.
Qaundo le porte si furono richiuse portò un pugno chiuso in avanti e piegò il gomito alla vita.
- E vai!- disse incrociando Melko della sicurezza.
- Tutto bene signor guardiamarina?- gli chiese il boliano.
- Ottimamente! Grazie!- e si allontanò nel corridoio con un sorriso beato sulla faccia.

Qiundici ore, trentasette minuti e venticinque secondi dopo essere entrati nello spazio dell'Impero Klingon.
Turno notturno iniziato da tre ore e ventisei minuti circa.
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Tenente Comandante Ketal Nerat[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Sottotenente JuniorGrade Herman Ardis
Ardis:- Rilevo un segnale signore!-
Nerat:- Di che tipo?-
Ardis:- Pare su una bassa frequenza, non è della Federazione.-
Nerat:- Klingon?-
Ardis:- Non saprei signore!-
Nerat:- D'accordo! Forse ci siamo! dia l'allarme giallo. Comandante in coperta. Tutti ai loro posti di combattimento.
Ardis esitò:- Eseguo signore.-

L'allarme giallo suonò.

Fine della Prima Parte.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

The Flights of the Icarus continues...

See You DarkSpacer...

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2
Aprile 20, 2008 - 1:49 pm

[size=+1]Spazio...
Terra di Confine...
Klingon![/size]

Era nello spazio Klingon, questo era certo, aveva appena un non si sa che di energia, era lenta, spinta da motori ad impulso, era sola a 47000 metri da un pianeta classe "Emme".
Il Capitano Myrrin aveva chiamato il Klingon, l'aveva informato ed aveva cercato di leggere nel suo volto se c'era qualche sorpresa, qualche dubbio, qualche incertezza, ma niente. P'Sat K'ood era rimasto impassibile, nemmeno l'ombra di una minima preoccupazione. Niente lo aveva turbato; eppure quando gli aveva detto della scorta di due uomini; allora sì l'aveva visto contrariato, adirato quasi; chissà cosa in quel momento...

- Il segnale arriva su una banda a bassa frequenza.- Disse l'ufficale vulcaniano.
- E' una nave Klingon. Classe Raptor. Non ha gli scudi alzati, né armi in caricamento. L'energia dei motori è appena sufficiente per mantenere l'orbita sul pianeta.- Continuò l'ufficiale vulcaniano.

Kood aveva raggiunto la consolle. Il vulcaniano s'era discostato appena.
- Ci sono dei segnali vitali! affermò K'ood.

-Quanti sono?- chiese il capitano.
Ma K'ood non guardava più la consolle, guardava lo schermo.

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- Quattro segni vitali!- rispose il tenente Ardis e voltandosi aggiunse:- Sono umani signore!-
Il capitano si voltò di scatto verso il Klingon e notò un qualcosa su quegli occhi improvvisamente più sottili.

Number One era nella sala teletrasporto Uno.
Kane stava dicendo di selezionare le armi su stordimento. Il Boliano aveva preso un fucile Phaser e gli altri quattro della sicurezza avevano phaser e tricorder. Kane aveva qualcosa alla cintura che non era nella dotazione standard.
Stava per dare l'ordine quando entrò il klingon.
Si immaginò che volesse salire sulla pedana ed andare sulla navicella, ma non gliel'avrebbe permesso. Dietro di lui apparve il capitano Myrrin:- Dia l'ordine Comandante!-
Number One eseguì:- Energia!-

Kane volò oltre i confini della materia nel subspazio e senza rendersene conto fu nel corridoio. Buio, anzi penombra e la mano, la mano era già sul phaser pronta a sparare quando li vide, laggiù. Erano due.
Due uomini.

Nerat si fece accompagnare da loro verso la plancia dove un altro uomo era ad attenderli. pareva il capo ed era più vecchio degli altri due. Due ragazzi ed un uomo maturo. Poi apparve anche una donna. Una ragazza.
- Voi siete della Federazione vero?- domandò quello che pareva il capo.
Number One e Kane lo osservavano seduto sulla poltrona del Capitano.
- Sono il comandante Ketal Nerat...- tralasciò deliberatamente di che nave.- e voi chi siete?-
- Siamo uomini. Come voi. Prigionieri del pianeta sottostante che è stata la nostra casa per più di duecento anni.- fece una pausa:- Il mio nome è Jadrian Zol-Soong!-[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Ultimo in fondo alla squadra della ICARUS, un giovane betazoide, biondo e con una mostrina da guardiamarina, alla sua prima missione importante affidatagli dallo stesso Capitano Myrrin, sente dei brividi corrergli lungo i nervi empatici che possiede la sua specie... e percepisce chiaramente da quello più alto e torregiante che si trova a fianco all'uomo che pare il loro capo, percepisce un pensiero. Limpido che non può lasciar spazio ad interpretazioni date dalla psicologia. Il Guardiamarina Yorik Terrai si chiede davvero per la prima volta se dovrà sparare a qualcuno e quel pensiero non lo molla, continua a corregli dentro."Vi ucciderò con le mie mani!"

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Un pensiero di morte. "Lo meritate. Meritate solo di morire, bestie!"

Nerat e Kane fecero rapporto e così pure Terai. Emerse il dato che questo gruppo di quattro faceva parte di una comunità sul pianeta che Ardis nel frattempo aveva osservato con i sensori.
Sul pianeta pareva che vi fossero altre ventitre persone e la cosa più strana che ardis trovò fu una diga con produzione di energia elettrica per una specie di villaggio di otto capanne. Dalla rapporto emerse che Jadrian Zol-Soong asseriva che erano tutti fratelli, il loro gruppo e che loro padre, Arik Soong, duecento anni prima li aveva liberati ed aveva dato loro la possibilità di vivere su un pianeta, quel pianeta appunto che loro chiamavano "Terra della Nascita". Avevano riparato quella vecchia nave che era precipata sulla superfici molti anni prima ed ora volevano andarsene liberi nello spazio e per fare ciò avevano lanciato il messaggio nella speranza che una nave klingon lo raccogliesse.
Da qui un sacco di ipotesi. Forse avrebbero cercato di impadronirsi di un vascello migliore anche se K'ood disse che con ogni probabilità sarebbero stati fatti prigionieri, uccisi chi si ribellava ed infine resi schiavi.
Kendo aveva controllato le analisi mediche eseguite dai Tricorder e non aveva alcun dubbio si trattava di esseri, umani, geneticamente modoficati.

Lebeleb, il tenente ufficiale capo scientifico, informò il quadro tattico chi era Arik Soong.
- Arik Soong fu un brillante medico e si dedicò alla ricerca nell'ingegneria genetica nel 22° secolo. Rubò alcuni embrioni che non erano stati distrutti al termine delle guerre eugenetiche e li crebbe. Poi fu catturato ed arrestato dalla flotta stellare. In seguito riuscì a scappare e con l'aiuto di quegli embrioni divenuti adulti ne rubò altri dalla base stellare 12.
Il suo progetto e la sua convinzione era nel fatto che coloro che avevano sviluppato l'ugenetica sulla terra non avevano tenuto conto di certi fattori comportamentali. Pare che i suoi cosidetti "figli" gli si rivoltarono contro quando capirono isuoi progetti per creare un nuovo tipo di essere "potenziato". Fu allora che si consegnò alla Flotta ed i potenziati furono annientati dalla Nx-01 Enterprise. Soong disse che gli embrioni erano sulla nave Klingon ch i suoi "figli avevano rubato ed essendo essa esplosa si ipotizzò che pure quegli embrioni furono distrutti. All'epoca si sfiorò una guerra con l'impero Klingon e Soong fu rimesso agli arresti per molto altro tempo dedicandosi però ad un altro campo: la cibernetica e l'intelligenza artificiale, poi suo nipote Noonien Soong creò un droide di nome Data che si laureò all'Accademia Spaziale della Flotta Stellare ed ora, quel droide si trova sulla Nx-1701 D comandata da Jean-Luc Picard. Un'ultima cosa si pensa che Arik Soong clonò se stesso due volte poiche si rese conto la sua vita sarebbe stata troppo breve per realizzare un'intelligenza artificiale. Noonien Soong e sua moglie Juliana perfezionarono quella che si può definire un androide.

K'ood non credeva alle sue orecchie. Gli umani avevano fatto gli stessi errori che anche i Klingon avevano commesso. In nome di una razza superiore avevano combattuto e quasi ucciso il loro popolo. Anche i Klingon avevano qualcosa di simile nel loro passato. I potenziamenti genetici facevano gola ad un essere primitivo.

La consolle del capitano trillò:- Beep! Beep!-
Sul monitor apparve Harman Ardis.
- Dica tenente!-
- Signore! Ho rilevato una piccola esplosione sul Raptor. C'è una diminuzione dell'energia del supporto vitale sulla nave!-
- L'equipaggio?-
- Sono ancora vivi.... ma non per molto. Hanno cinque minuti prima che restino senz'aria.-
Il Capitano Myrrin si rivolse a K'ood: - Tenente K'ood, se ce ne sarà bisogno le chiedo il permesso di concedermi di poter teletrasportare a bordo quegli uomini.-

K'ood fece schioccare le nocche nel suo guanto di ferro.
- Concesso Capitano!-

Due minuti dopo in plancia!

- Infermeria! prepararsi ad un'emergenza medica.- Gridò il dottor Kendo nell'intefono.
- Ardis!- Chiamò Nerat.
- Sì, Comandante?- rispose il navigatore.
Nerat attese la conferma del Capitano.
Il volto del centauriano si abbassò.
- Li porti a bordo.-

Finisce qui questa seconda parte! E' stata una sessione difficile, anche per i giocatori! ma non perdetevi la terza parte in cui tutti si troveranno a prendere posizione verso gli esseri geneticamente modificati.

See you... Badspacer!

153 Messaggi
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3
Maggio 10, 2008 - 7:34 pm

[size=+1][font=mothership]Spazio.
Ultima frontiera.
Oltre la base stellare 12.
Terra di confine.
Oltre la zona proibita.
Nella zona proibita.
Spazio Klingon.
Questi sono gli sconosciuti viaggi della nave stellare ICARUS.
[/size][/font]

dal diario personale dell'ufficiale medico Kendo.

...Registra.
Valutazioni personali dell'ufficiale medico.
...Pausa.

...Riprendi.
Mi avevano detto: "Non c'e niente di piu noioso che prestare servizio come ufficale medico un una nave stellare, soprattutto su quelle piccole con poco equipaggio."
Ma si sbagliavano di grosso, in neanche due settimane di viaggio ho avuto la possibilità, oltre a curare le solite sbucciature, di poter avere sotto i ferri: una nuova razza aliena meta organica e meta macchina, per gli archivi del computer registrata come "Portal", che aveva sviluppato tecnologie al di fuori dell'attual conoscenza; un Klingon che al contrario di cio che si dice oltre ai muscoli ha anche molto cervello.
Mi sono poi imbattuto nella peggior piaga invisibile che affligge tutti i pianeti dei sistemi conosciuti, i micidiali feromoni emanati dalle stupende donne Orione, e sorpresa finale hanno effetti devastanti anche sul sesso femminile dell'equipaggio, senza distinzione di razze. E che dire della piaga che vien dal passato? Esseri umani geneticamente mutati trovati nel bel mezzo del territorio Klingon. Esiliati terrestri arrivati fin quaggiu chissa come o esperimenti segreti Klingon sul genere umano? Sta di fatto che di argomenti di studio ce ne sono e che a volte il comandante della nave richiede analisi inutili invece di lasciar lavorare l'infermeria sull'approfondimento dei dati fin'ora raccolti.
Comunque tempo per annoiarsi non ce ne al massimo ci si puo distrarre con qualche membro dell'equipaggio, ma per poco tempo il lavoro di ricerca è tanto e sarebbe interessante passare un po più di tempo sul ponte, ma cio per ora non e possibile.
Perche passare del tempo sul ponte di comando? Non certo per annoiarsi a vedere dei giovani cadetti a premere pulsanti, ma a capire come mai le informazioni piu importanti e utili non arrivano mai in infermeria o se lo fanno arrivano sempre per ultime, in questo devo ammettere che l'equipaggio di questa nave lascia un po a desiderare.

...Pausa.
...Salva.
(postato il 23 marzo 2007)
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Il tenente medico Damien Acelot Kendo
Guardò la sua infermeria. Pensò ai mesi trascorsi su Vulcano. Solo pochi attimi, solo pochi momenti e le dita delle sue mani si intrecciarono dietro la schiena.
-Spegnere le luci.- disse infine.
Uscì. Sarebbe andato a mangiare qualcosa e poi avrebbe dormito. La porta si richiuse dietro le sue spalle e si accorse di essere in meditazione.
Si arrestò, sciolse le dita e serrò i pugni e li riaprì per distendere al massimo le dita.
Proseguì nel corridoio verso l'elevatore.

Gli uomini del Raptor erano stati portati in salvo e uno di loro aveva aggredito un uomo della sicurezza, s'era impadronito del Phaser e con quello aveva stordito un altro membro dell'equipaggio e colpito Kane. Kane e Kood erano stati colpiti dal phaser su stordimento, ma erano riusciuti a resistere alla scarica senza danno ed a catturare questo... Potenziato.
Era il termine che il dottor Arik Soong usava secoli prima.
La cosa più strana era che il loro capo, Jadran Zol, era identico nell'aspetto a Khan Noonien Singh uno dei grandi tiranni delle guerre eugenetiche sulla terra.
Khan era fuggito su una nave e ritrovato dopo secoli dall'astronave Enterprise ed il resto era storia.
Quello che in quel momento il dottor Kendo non capiva era come mai la Base Stellare 12 avesse un campione delle sue cellule.
Quando le terribili guerre genetice finirono, alcuni degli embrioni furono messi al sicuro sulla Base Stellare 12, dove Soong li rubò. Anche se fisicamente Jadran era idendico a Khan, era certo che non fosse la stessa persona. Diverse esperienze di vita, riflettè tra sé entrando nella zona della mensa, possono portare le persone a diversificarsi. per cui due gemelli separati alla nascita e portati in luoghi diversi potevano crescere con idee e modi di pensare diversi, diventando due persone con caratteri e personalità diverse. Oppure... nelle situazioni di stress, di pericolo, l'istinto primordiale della sopravvivenza, la paura della morte, della fine, li avrebbe fatti assomigliare a ciò che erano in verità. Paurosi, insicuri, o arroganti e violenti.
Il Capitano Myrrin aveva interrogato Jadran, un inquietante sosia con un sorriso affabile e sotto la supervisione telepatica del Guardiamarina Terai era emerso che c'era nelle intenzioni di quell'uomo di fare la cosa giusta per la sua gente.
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-Sente la responsabilità del comando, e si sente responsabile dei suoi simili sul pianeta. Vorrebbe trovare per loro una terra dove poter accedere alle loro curiosità di sapere e conoscenza, ed al contempo lasciarli liberi di vagare nello spazio in cerca del loro passato e del loro futuro.- Spiegava Terai.

-Le sue intenzioni sono buone, ma mi pare che cerchi di essere circospetto, non ha fiduca in lei Capitano, al contrario sente l'impulso di parlare con l'ambasciatore Klingon.-

Il capitano aveva detto qualcosa sul fatto che Kood non fosse un ambasciatore, ma un ufficiale di collegamento, sotto i suoi ordini, ma questo il dottor Kendo non lo sentì più.

Yorik Terai, che non indossava la divisa d'ordinanza, continuò nella sua esposizione:
-Dice di essere figlio di Soong e sa di non esserlo, non credo sappia nulla di Khan. Il suo senso gli dice che deve la vita, il suo germoglio di vita a Soong, l'uomo che l'ha concepito. La sua venerazione si può dire quasi divina, un atto di fede, quell'uomo, Arik Soong gli ha soffiato l'aria nei polmoni se mi capite.-

Kane in intromise:- Quando siamo scesi sul pianeta a riportarli nel loro Habitat, ho avuto come l'impressione di vedere dei primitivi alle prese con della tecnologia più grande di loro.-

-E' esatto Tenente Kane.- Confermò Terai.
-Si potrebbe quasi dire che vedano nel loro procreatore un dio buono, un dio della vita ed in noi, noi Federazione, un dio malvagio, causa di danno e morte. Nelle culture primitive era molto facile credere che certe cose fossero elargizioni degli dei eppure i sacerdoti sapevano, essendo stati istruiti che molte di quelle cose ritenute miracoli o magie erano solo eventi naturali. Ma immaginate cosa potrebbe succedere se un alieno al pianeta con una buona conoscenza tecnologica si presentasse al popolo rivelando la verità o applicando le sue conoscenze per i propri scopi personali. Egli sarebbe venerato come un dio, oppure maledetto e combattuto come l'incarnazione del male.-
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Terai bevvè un sorso d'acqua e poi continuò:-Queste persone hanno una grande fede in sé stessi e nel loro capo eccetto forse Kuun Plai e negli altri s'è formato una convinzione che la verità di un dio forse era una menzogna. L'essere senziente cerca la prova. La prova della realtà che lo circonda. Per noi appare facile accettare lo sbocciare di un fiore per un unico giorno all'anno perchè la vastità e diversità delle conoscenze che abbiamo ci fa confrontare le diverse cose. Se dio è dapertutto, se egli è la verità, se le sacre scritture dicono il vero, o se un chip isolineare a detto qualcosa perché è così, per un senziente primitivo sarà di consegunza tale.-

Infine Terai si stese sullo schienale:- Se il capo decide lo fa per il loro bene, perchè è rappresentante del dio. Ed il dio da le leggi, l'informazione. Tutto si svolgera su una base chiara e... Sarà la legge, nessuna discussione è tollerata dalla legge.-

-Dove vuole arrivare?- domando Vargas l'ingegnere capo.
-Che la fede è un qualcosa che non puoi fermare.- Disse il Numero Uno Nerat toccandosi l'orecchino.

Terai non rispose subito.
-La fede in un dio, in un idea, in un leader, è continuamente messa alla prova, comandante; e questa gente vuole quello che gli spetta.-
-Sarebbe?- domandò Myrrin aprendo nell'aria la mano sinistra.
-La libertà!-
-Libertà di scelta. Libertà di parlare, di conoscere. Libertà di vedere, di giudicare. Libertà di apprendere, di credere. essere liberi come selvaggi in un mondo che non capiscono non sarà facile, ed ai loro occhi ogni nostro avviso, ogni nostro consiglio sarà solo una bugia.-

-La bugia di un dio malvagio.- Quelle parole erano ancora nella testa del dottore quando gusto la sua alga del Mar della Tranquilità.
Più in là ad un tavolo il giovane navigatore della nave.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Non lo disturba.
Così Kendo ritornò con i ricordi a quando il Vulcaniano gli parlava della fede e della tradizione e di come lui con occhi tecnici estendesse il discorso a cose più precise e meno generali. Cose reali.
E si chiese, perché era stato svegliato quel seme?
"Il seme di un nuovo Khan?
Perché Terai non sentiva un grande pericolo nella testa del sosia di un tiranno? Perché Jadran-Khan aveva voluto parlare con il Klingon in privato? perchè tutti a bordo li odiavano? per via del loro retaggio genetico o del proprio?
Forse Arik Soong aveva fatto qualcosa su quel seme? Forse lo aveva cambiato? Forse lo aveva alterato in una nuova via?
Se fosse stato nel territorio della Federazione avrebbe potuto,ancora forse, eseguire un raffronto con i dati della base stellare, ma non lo era. Non si potevano mandare comunicazioni ora che erano nella casa dell'Impero. Del resto forse non avrebbe potuto fare nessuna verifica. Forse Arik Soong aveva pure svuotato la memoria del data base della base per proteggere i suoi figli, se un giorno, se, sarebbero tornati in sordina allo scoperto. Da buon padre Arik Soong avrà pensato al futuro dei suoi figli?"

Altre domande e nessuna noia.
Kendo consumò e bevvé l'acqua frizzante replicata.
Sorrise alla noia Lunare.
Si alzò.
Mancavano sette ore.
Sette ore e Jadran-Khan Soong avrebbe deciso se accettare la proposta del capitano o quella del Klingon.

Mentre spense le luci del suo alloggio sospirò.
Accettare un pianeta tranquillo dove crescere con il controllo della Federazione oppure... oppure cosa? Cosa aveva proposto il Klingon?
P'Sat K'Ood un Klingon altero, con la sua armatura e le sue lame affilate!
Forse anche il dottor Damien Acelot Kendo averebbe scelto una vita tra i Klingon.
Mancavano sei ore.
Lo avrebbe scoperto.

-Il tempo giudicherà Arik Soong ed i suoi figli.-

Termina qui la nostra terza parte di "Superuomini" dove i potenziati, dopo esser saliti a bordo della Icarus, sono stati interrogati e riportati nel loro villaggio sul pianeta ed il loro capo ha promesso che avrebbe preso una decisione. Ci vediamo presto per la quarte parte e presto presto arriverà il quinto episodio ( ancora da giocare) intitolato "SUNSHINE".

See you space voyagers...

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4
Maggio 18, 2008 - 10:16 am

[font=calligraph421 bt] [size=+1]Di uno spazio lontano ed immaginario vi sono delle parti nelle quali non è stato ancora concessa la visita di un essere umano, o semplicemente di alcun essere; se solo si pensasse di visitare la galassia conosciuta in una vita, per quanto lunga...[/font][/size]

L'aria era pulita, la prima volta non vi aveva dato bada, era un'aria pulita, una naturale, si accorse che non era quella artefatta da sistemi di riciclaggio. I centauriani quando arrivarono sulla terra la trovarono desolata, spoglia, certo stava ricrescendo la sua flora, ma ci sarebbero voluti millenni per renderla di nuovo quello che un tempo era un pianeta verde, anzi lo chiamavano il pianeta azzurro.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

L'aria di questo pianeta sconosciuto, nella periferia, era solo diversa, l'erba cresceva alta, e le mani sfioravano quei fili verdi. Il capitano ne strappò uno.

-Siamo tutti in posizione signore!- Gli disse Kane.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Kane era uno di quelli.

-Bene! andiamo!-

Andarono.
Raggiunsero il villaggio, al tramonto. Lasciarono farsi scoprire dagli abitanti e quell'uomo? era un uomo? certo lo era, o almeno lo era stato, quando era un embrione, e sebbene oggi nell'aspetto lo sembrasse, oggi era più di un uomo, era di più. Certo lo doveva essere a detta del dottor Kendo.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Quell'uomo venne loro incontro.
Senza scorta, senza alcuno al fianco, senza armi, senza altro che un sorriso, largo, quasi gentile, allungò la mano. Il capitano la strinse.

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Nerat e Kane erano vicini al Capitano Myrrin e lo udirono chiedere: - Non avete bambini!-
- No! non ancora nostro padre ci disse di attendere, di aspettare il momento giusto di darli alla luce.-
- Capisco!- fece Myrrin.
- Sì! credo che lei capisca.- Disse Jadran Zol-Soong guadando il capitano negli occhi.

Qualcosa era cambiato nel villaggio.
In quello che erano quelle sette baracche, nelle quale dormivano quelle 27 persone, come se fossero degli animali selvatici, senza la malizia e la pudicità della genta civile; in quello che era stato detto dai visitatori spaziali un villaggio, vi erano stati messi dei tavoli, costruiti col legno degli alberi della zona, non erano altro che delle semplici assi inchiodate assieme e sopra di essi dei piatti di rame, dei coltelli, del cibo fumante.
- Abbiamo deciso!- disse quello che era un uomo... potenziato.
S'era fermato vicino a quell'insieme di tavole imbandite e posò lo sguardo su P'Sat K'Ood.[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

e poi continuò:
- Non posso venire con lei K'Ood.-
K'ood rimase fermo immobile, senza un cenno.
La decisione era stata presa.
Jadran Sol sontinuava a sorridere e sorrise anche al capitano Myrrin dicendogli:
- Verrò con voi nella fine e porterò con me tutti i miei figli e andremo dove vorrete, ci seppeliremo, con le vostre regole, in un mondo lontano e silenzioso, e di tanto in tanto verrete a trovarci ed a parlarci. Imparemo a vivere, mentre i nostri figli inizieranno a crescere, perchè solo con la presenza di figli o di padri noi capiremo cosa è vivere e perché vivere.-

Terai,[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
il guardiamarina, s'accorse che le parole erano tristi, ma sincere. Colse altri pensieri.

La attorno erano usciti gli altri potenziati. Erano giovani, qualcuno già un uomo a vedersi, eppure avevano molti anni sulle spalle. Molti.

Ed erano essi gli altri pensieri.
Erano pensieri inquietanti, erano tesi, insicuri. La scelta del loro capo non raccoglieva la loro sicurezza, non c'era quella senzazione che aveva percepito nei primi incontri.
Un uomo, si ricordò Yorik Terai, si sente forte nel corpo soprattutto se lo è nella sua testa.
Lo è sopratutto per le sue idee, le sue convinzioni, le sue verità piccole o grandi.
Lo è per le sue conoscenze, il giorno la notte, la sua casa, il suo mondo.
Lo è per le sue certezze, sè stesso, il ieri fino ad oggi ed infine domani, la speranza, la sua vita...

Non era così!

E fu lì che Ketal Nerat lo vide. Vide di nuovo quel ragazzo estrarre la pistola e puntarla verso di loro e fare fuoco.
Nerat urlò agganciando con il braccio il collo del capitan.
Kane estrasse l'arma e sparò.
K'ood rovesciò il tavolo per aria e gridò qualcosa.
Jadran Zol cadde a terra.
A terra Nerat, il numero Uno, vede arrivare quella faccia a terra. Nerat con il proprio corpo cerca di coprire il capitano e preme il comunicatore sul petto.
Il volto di Jadran Zol gli cade davanti.
Kane posizione in ginocchio a due mani sparà.
Kood estrae l'arma.
Kendo si butta a terra schivando un pugno.
Terai è ancora in pèiedi con le mani lungo i fianchi impietrito.

Il capitano vede la faccia del potenziato.
Occhi fermi.
La faccia è caduta sull'erba bassa verde.
Occhi aperti.
Alcuni capelli gli scendevano lungo il naso aquilino.
Occhi spalancati.
La bocca aperta come a brucare.

Nerat grida forte:- Profeti!!!-
e Kane colpisce il ragazzo più anziano di lui. Lo colpisce ad una gamba. vorrebbe usare una granata. Ce l'ha e decide di usarla.

Il volto morto del capo di un piccolo villaggio su un pianeta della terra di confine, scomparve, ed il capitano steso a terra con il peso di Numero Uno sopra vede l'adetto del teletrasporto, Lurik[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
.
Erano in salvo.
Il Capitano, il Numero Uno, Kane, Terai, Kendo, Melko,[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Parker[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
e Kood.

K'Ood Tornò giù con una scorta. Con Nerat, Kane e due uomini della sicurezza.
Un ragazzo con la stampella.
Quello che aveva sparato a lui ed a Kane sulla Icarus.
Quello che Nerat aveva visto estrarre e sparare.
Quello che Kane aveva colpito alla gamba prima del teltrasporto d'emergenza che Nerat aveva predisposto.
K'Ood gli era davanti pronto a finirlo, pronto a fargli passare la voglia di offenderlo sul suo onore, pronto a fulminarlo, a trapassarlo, a tagliarlo, a spezzarlo ed a sputarci sopra.
- Verremo con te Klingon e non con la Federazione!- disse Kuunn Plai-Soong.
Il possente Klingon accettò, e sarebbe tornato, quando quell'uomo potenziato si sarebbe ripreso e l'avrebbe sconfitto.
L'avrebbe ucciso e dimostrato agli altri che essere dei superuomini non sarebbe servito a nulla; un Klingon è più forte. I superuomini nò!

La Icarus lasciò un ripetitore programmato dall'ufficiale klingon nel sistema solare, e si allontanò verso un altro sole.

[font=calligraph421 bt][size=+1]... se solo si pensasse di visitare la galassia conosciuta in una vita, per quanto lunga, non si farebbe mai in tempo a vedere tutte le sue meraviglie.[/font][/size]

[size=+1]

THE END.

[/size]

Ecco concluso il quarto episodio "SUPERUOMINI".
L'astronave stellare ICARUS procede infatti ora verso il quinto episodio della serie: "THE SUNSHINE".

Nell'episodio appena concluso si parla di esseri geneticamente modificati, SUPERUOMINI appunto, i quali vivono in pochi su un pianeta primitivo ben consci dell'esistenza del mondo esterno, cioè di una galassia dalla numerosa varietà di specie e stelle.
L'episodio "SUPERUOMINI" oltre ad aver preso spunto da "SPACE SEED" e da "THE WRATH OF KHAN" (In italiano tradotti "Spazio Profondo" e "L'Ira di Khan") ha preso pure da alcuni episodi della serie "ENTERPRISE".
Il riferimento ai semi lasciati da Soong è voluto. Seed vuol dire seme, ma ache germe. Un buon seme, un cattivo seme.
Gli episodi a cui mi rifersco della serie "ENTERPRISE" sono nella quarta stagione nella quale incontriamo un grande BRENT SPINER, al tempo DATA in THE NEXT GENERATION, che interpreta uno degli avi del creatore, per l'appunto, dello stesso DATA.
Gli episodi sono "BORDERLAND"(Terra di Confine), "COLD STATION 12"(Stazione 12) e "THE AUGMENTS"(I Potenziati).
Davvero ve li consiglio.
Si vedono Klingon, Orioniani, potenziati e mille trucchi interessanti. Trucchi? ma che dico!

Non vi racconto degli episodi, ma chi li ha visti o li vedrà capirà alcune cose in più sull'episodio appena terminato. Bonus a chi me lo dice per primo.

La piccola navicella, il Raptor trovato in orbita è a tutti gli effetti di proprietà di K'ood ed egli ha stretto un patto con gli abitanti del pianeta e tornerà, a prenderli oppure ad ucciderli.

Ed ora...

Titoli di coda!
Tenente P'Sat K'Ood è Vincenzo Russo
Sottotenente Harman Ardis è Roverto Srelz
Dottor Damien Acelot Kendo è Dario Galegatti
Tenente Russel Brendan Kane è Massimiliano Pribaz
Numero Uno Ketal Nerat è Raffaele Buonpensiero

And now...

Una nuova avventura è pronta ad iniziare!

[font=calligraph421 bt][size=+1]SEE YOU SOON...[/font][/size]

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