Capitolo VIII
La morte di Vector Man
New York, 29 settembre 2006, ore 8:54 pm
Pantera si stava avvicinando con la sua Harley all'entrata del Trocadero. Vide vicino alla porta d'ingresso un ragazzo con una divisa rossa che si faceva medicare la bocca da un altro vestito di bianco. Senza esitare, Pantera estrasse da una sacca della moto il suo shotgun e con un colpo solo li fece fuori tutti e due, ancor prima che questi notassero le luci della sua moto. Freno' lasciando una sgommata sulla strada e, dopo aver messo il cavaletto, lascio la moto li' davanti. Entro' con cautela, preoccupato dalla scena che aveva visto all'ingresso. All'interno in effetti non trovo' un normale ristorante con i clienti che stanno seduti e mangiano. Quasi tutti i clienti stavano in piedi e osservavano un uomo che tentava di lanciarsi contro ad un altro, che Pantera riconobbe essere Maximum. I camerieri cercavano di tenere i clienti calmi. Maximum non faceva niente se non spingere via l'uomo, che dai movimenti sembrava ubriaco.
Pantera comincio' a camminare tra i tavoli e i piatti ribaltati nella rissa. Maximum all'improvviso lo noto'. Noto' soprattutto l'arma che Pantera teneva appoggiata sulla spalla.
"Oh, no! Ancora? Ma cos'e' stasera?" sbuffo' Maximum, il quale fece cenno' al cameriere di far uscire tutti clienti. In pochi secondi, anche se in modo disordinato, il locale comincio' a svuotarsi. Rimasero Maximum e Pantera, uno di fronte all'altro. John si stava rialzando dall'ultimo spintone, mentre Jessica si era nascosta dietro ad un tavolo.
John aprofitto' del momento di distrazione di Maximum e si lancio' verso di lui urlando.
Maximum sollevo' il braccio senza distogliere lo sguardo da Pantera e colpi' John sulla testa non appena gli fu vicino. Il corpo di John cadde inerme ai piedi di Maximum.
"E tu chi saresti?" chiese Maximum.
"Non ti ricordi di me?" replico' Pantera "Eppure io mi ricordo molto bene di te."
Comincio' a camminare lentamente verso Maximum, il quale comincio' a fissarlo come per tentare di ricordare.
"Alcune settimane fa ci siamo scontrati a Central Park" continuo' "Stavo rapinando una banca, quando all'improvviso sei arrivato tu e me le hai date di santa ragione."
"Puo' darsi... Non ricordo..." replico' Maximum "Per me voi delinquenti siete tutti uguali."
Pantera si fermo' e lo fisso' intensamente "Ora sono tornato per vendicarmi. Questo volta te la faro' vedere. Non sono piu' uno smidollato come prima. Ora sono forte e resistente quanto te!"
Maximum sospiro' "Senti... questa e' stata una giornata molto pesante per me. Ho dei problemi con la mia ragazza..." indico' John ancora sdraiato a terra "... poi questo tizio arriva e mi disturba dicendo che gli ho soffiato la ragazza". Maximum sposto' il dito verso Pantera "E ora arrivi tu e mi dici che vuoi vendicarti di qualcosa che neanche so cosa sia."
"Amico," disse Pantera sorridendo "Te la sei scelta tu questa vita... Dovevi saperlo che ti saresti fatto dei nemici, no? E credimi: ce ne sono molti altri come me. Altri che vorrebbero essere al mio posto per farti il culo. Ma per tua fortuna e' capitato a me porre fine alla tua esistenza. Non sarai piu' un problema per nessuno". Detto questo sollevo' lo shotgun e sparo' un colpo a Maximum, il quale nonostante sarebbe stato in grado di farlo, non si sposto' neanche. Sparito l'effetto dello sparo, Maximum guardo' il proprio ventre colpito dal proiettile. Il vestito era completa rovinato all'altezza della sua pancia. Si vedeva la pelle nuda sotto, ma neanche una goccia di sangue.
"Questo era solo per scaldarsi" disse Pantera "Ora arriva il piatto forte!".
Maximum guardava stupefatto lo sguardo sicuro di Pantera, quando ad un tratto fu attirato ad una zona piu' bassa del suo corpo.
Noto' che sulla fibia della cintura di Pantera c'era una strana luce rossa lampeggiante.
Pantera vedendo gli occhi di Maximum spostarsi fu anch'egli incuriosito da cosa avesse attirato la sua attenzione.
Vide anche una piccola lucetta che lampeggiava sulla fibia. Comincio' a non capire cosa stesse succedendo.
All'improvviso a fianco dei due comparve un lampo che creo' una luce grande quanto loro. La luce comincio' a prender forma. Una figura umanoide si stava delineando.
"Sarebbe questo il piatto forte?" chiese Maximum indicando con il pollice la figura.
Pantera, preoccupato di non avere piu' il controllo della situazione, penso' che fosse opera di Micola e Crieg. Comincio' ad armeggiare con la fibia alla ricerca di qualche indizio.
La figura comincio' anche a prender colore, finche' un uomo vestito con uno strano costume appari' davanti a loro. Aveva una mano appoggiata su una manopola sulla sua cintura.
Pantera noto' che sulla fibia oltre alla lucetta, c'era un timer che segnava 00:02.
Quando la luce bianca del lampo spari', la figura sembro' blaterare qualcosa. Sorridendo' esclamo' "... Con classe!".
Pantera guardo' il timer segnare 00:00.
BOOM!
L'esplosione devasto' tutto cio' che si trovava all'interno del Trocadero, disseminando polvere e detriti nell'aria in pochi secondi. Anche i clienti che si trovavano all'esterno del locale con alcuni poliziotti chiamati dal proprietario furono colpiti dall'onda, che si propago' per alcuni isolati.
Dopo qualche minuto la polvere si dirado' e nell'oscurita' si potevano vedere due figure. Una in piedi nell'atto di proteggere una in ginocchio.
"Jessica... Jessica, stai bene?" chiese Maximum allentando la presa su di lei.
"Credo... Credo di si'..." rispose Jessica sconvolta e incredula sull'accaduto.
Maximum riprese ad abbracciarla.
"Andiamo. Ti porto via da qui" la rassicuro'.
Prese Jessica tra le braccia e volo' via passando laddove pochi minuti prima c'era un tetto.
Maximum spari' nel cielo come un lampo, mentre di sotto pompieri e ambulanze stavano arrivando a prestare soccorso ai pochi sopravvissuti.
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