ola!
tanto tanto tempo fa ho masterizzato la mia prima avventura di gdr con regolamento MSH. col tempo mi sono accorto che non era cosi' adatta ad essere giocata, cosi' l'ho trasformata in un racconto. qui di seguito il primo capitolo e in altri post gli altri. spero piaccia.

Capitolo I
La fuga di Vector Man
Terminal City, 6 agosto 3605, ore 1:13 am

Vector Man stava correndo attraverso gli infiniti corridoi della Prigione Tecnomilitare di Terminal City. Continuava a svoltare angoli sperando di trovare una via di fuga da questo posto, ma niente: quei corridoi erano tutti uguali.
Forse era stata un idea avventata quella di tentare la fuga da quel posto. In fondo gli mancavano pochi giorni da scontare e poi sarebbe stato libero. "Pochi giorni" pero' per Vector Man, il Signore del Tempo, erano un'eternita'. Inoltre non voleva finire come tutti gli altri criminali rinchiusi la' dentro, che se ne stavano li' ad aspettare di essere scarcerati per poi dover ricominciare la loro carriera da zero.
No. Lui se ne sarebbe andato "con classe", diceva.
Evadendo dalla Prigione avrebbe dimostrato a tutti i delinquenti di Terminal City che lui era uno tosto, uno che non si faceva mettere al guinzaglio da nessuno...
All'improvviso delle urla dietro di lui!
"Dev'essere passato di qua!".
Le guardie dovevano aver scoperto il tranello dell'immagine olografica nella sua cella.
Comincio' a correre piu' velocemente. Arrivato ad un bivio si fermo' tentando di capire dove dovesse andare. Senti' delle voci a sinistra. Opto' quindi per svoltare a destra. "Eccolo! L'ho trovato!". Si volto' continuando a correre e vide una guardia che lo stava indicando con un dito, mentre con l'altro braccio faceva cenno alle altre guardie di muoversi. Vector Man svolto' l'ennesimo angolo e senti' finalmente il suono che aspettava di sentire da quando era uscito dalla cella: il cicalino che indicava la ricarica completa della sua Vecto-cintura.
Subito un sorriso di soddisfazione come di qualcuno a cui hanno appena tolto un enorme peso dalle spalle, si stampo' sul suo viso.
Si fermo', proprio nel momento in cui le guardie stavano voltando l'angolo. Queste, un po' sorprese, si misero in posizione di tiro intimandogli di arrendersi e di prepararsi ad essere riportato in cella. Uno, sottovoce, stava comunicando con i superiori per ricevere istruzioni.
Sempre con lo stesso sorriso, Vector Man porto' velocemente la mano sulla manopola della Regolazione Temporale e nel contempo disse "Io me ne andro'..."
Le guardie non riuscirono a sentire la conclusione della frase, poiche' un lampo si formo' davanti a Vector Man e lo fece sparire prima che potesse finirla.
Le guardie rimasero stupite, senza neanche la possibilita' di poter far fuoco poiche' nessuno gliel'aveva ordinato. La guardia che parlava sottovoce comunico' che il soggetto non si trovava piu' davanti a loro e di dargli al piu' presto la sua esatta posizione.
"Adesso vedremo di rilevarlo" disse il capitano Jacobs nella sala di controllo. Si sposto' dalla sua posizione per raggiungere una guardia seduta davanti ad un monitor. "Allora? Siete gia' riusciti a rintracciarlo?" chiese con un tono rude.
"No, signore." rispose la guardia "Sembra che non sia piu' nella Prigione".
"Cosa?"
"Si', signore. Pare abbia usato il suo disposito di trasporto spazio-temporale. Rilevo una scia ionica nell'ultimo punto dov'e' stato avvistato, signore.".
"Cosa??" esclamo' il capitano " E dove sarebbe finito?"
"Non dove, signore...".
Il capitano fisso' il volto della guardia che si era voltata per guardarlo in faccia.
"... ma quando. "