Diario di missione: a bordo della nave Zhodani | Pagina 2 | Fallen Angel | Forum

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Diario di missione: a bordo della nave Zhodani
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21
Giugno 27, 2006 - 1:36 pm

Domandina...
Non è stato possibile, oppure non sarebbe possibile recuperare il diario di bordo di una o entrambe le navi delle Teste Morte distrutte dall'incrociatore Stealth ❓

Potrebbero dare una mano a ricostruire l'accaduto ed avremmo qualche prova concreta a nostro favore :skull:

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22
Giugno 27, 2006 - 2:53 pm

Per rispondere a Zack:
No purtroppo la detonazione è stata materia antimateria e da una prima scansione nessun dato, comunque vedremmo se avranno trovato qualcosa prima di eseguire il nostro primo salto.

E ora spremiamo le meningi:

Ok!
Volete un piano che sa di Folle?

Per prima cosa lanciare la boa in questo settore.
Stipulare un codice di identificazione congiunto con le forze Zhodani.
Far inviare una nave verso la confederazione Zhodani.
Eseguire il salto nel settore 1821 zona priva di sistemi solari
Eseguire il secondo salto per il sistema Ghandi settore 1815
(Questo sistema è su una rotta commerciale principale, pertanto sarà molto frequentata)
Lasciare con lo shuttle la X-Bot e prendere il più veloce trasporto per Regina (i due d'equipaggio rimasti potranno poi agire come meglio credono) in questo modo arriveremmo diritti sul pianeta senza scatenare il putiferio nel sistema solare e passare abbastanza innosservati (una nave Zhodani (X-Bot=di communicazione) che si ferma a fare rifornimento presso un gigante gassoso durante il periodo di pace in un sistema solare imperiale è dubbioso ma possibile, una nave che invece arriva nel sistema caposettore be puzza molto).

Ricordo che la X-Bot è un jump 6 e può eseguire solo 2 salti consecutivi per poi Fermarsi a fare rifornimento.

Non dobbiamo più pensare in maniera convenzionale, ma far di tutto per essere il più imprevedibili possibile, ecco perche non eseguire i 3 salti con la X-bot come anticipato a finesessione, nei ragionamenti contorti Nava la sa lunga 😀 se c'è qualcuno che non segue i normali standard imperiali credo proprio che sia lei!

Che ne pensate? (Sto parlando del piano non di Nava)

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23
Giugno 27, 2006 - 3:27 pm

Spiegazione per chi non avesse seguito in accademia come funziona il balzo (I valori sono molto vicini ma non precisi):

Per se stesso il balzo può essere diviso in 5 diverse fasi
1) Entrata
2) Transizione d'entrata
3) Cambio di Transizione
4) Transizione d'uscita
5) Uscita

1) Entrata, periodo di tempo che dura pochi secondi dove si può vedere illuninare tutta la nave da un reticolo per poi sparire dallo spazio N (Normale)

2) Transizione d'entrata, periodo di tempo di circa 3 giorni dove la nave sta ferma in una specie di limbo il tempo all'interno della nave scorre in maniera diversa da quello esterno (Almeno così mi è stato detto) ma grossomodo si equivalgono. In questa fase la nave non può essere ne ataccata ne eseguire operazioni extraveicolari, perche non si trova nello spazio N.

3) Cambio di Transizione, periodo di tempo molto piccolo circa una manciata di secondi in cui la nave fa effetivamente il salto da un punto all'altro.

4) Transizione d'uscita, periodo di tempo di circa 3 giorni uguale in tutto e per tutto a quanto riguarda quello d'entrata.

5) Uscita, periodo di tempo che dura pochi secondi dove si può vedere apparire la nave nello spazio N ricoperta da un reticolo luminescente che presto si spegnerà. Da allora tutte le operazioni possono riprendere normalmente.

Una nave con salto 6 vuol dire che può eseguire fino ad un massimo di 6 parsec (sei esagoni della mappa) con un unico balzo.
Se una nave esegue un salto di 2 parsec o di 6 il tempo impiegato è lo stesso (si prende 1 settimana per i peggiori dei casi) per eseguire entrambi anche se la distanza e di 1/3.

Un salto senza la griglia di protezione vuol dire MORTE certa.

Un salto sotto 1 diametro da una massa celeste vuol dire MORTE certa.
Un salto da 1 a 10 diametri da una massa celeste vuol dire alto rischio di morte.
Un salto da 10 a 100 diametri da una massa celeste vuol dire medio rischio di morte.
Un salto da 100 a 1000 diametri da una massa celeste vuol dire basso rischio di morte.
Un salto superiore a 1000 diametri da una massa celeste vuol dire salto in sicurezza.

(Dovrebbe essere cosi o presappoco se Riceverò nuove info modifichero questo post)

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24
Giugno 29, 2006 - 9:10 am

disse lo Kzinti: ma no ...perché se te meti l'antimateria co la materia SE COMBUSTI'!!! 😯 ..

Ricordiamoci di una cosa...lo Shoggot è una creatura probabilmente abituata a concepire disegni a lunghissimo termine, per cui programma tutto molto bene...penso che dovremo comunque fare scelte di azioni lontane dalle scelte razionali... altrimenti di sicuro troveremo delle contromisure alle nostre azioni già schierate

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25
Giugno 29, 2006 - 9:42 am

altra cosuccia...se ora riesco a fare delle accettabili previsioni sulla maggior parte delle fazioni in campo ( a cosa mirano e come si muoveranno ) ancora ho delle perplessità sui mondi della spada: sono quasi sicuramente alleati di Dulinor, ma cosa faranno? ho paura che saranno anche loro a braccarci direttamente...

26
Giugno 29, 2006 - 1:54 pm

Scusami Roger ma vorrei farti notare che hai cerchiato per errore il sistema sbagliato quello non è Regina ma Ruie che per di più è un sistema interdetto. 😀 (Puoi correggere?)
Il sistema menzionato non fa neanche parte dei mondi dell'Impero dalla cartografia dataci dall'ammiraglio.

Ego sappiamo che le nozioni in nostro possesso sono limitate, ma credo di essere nel giusto dicendo che noi potremmo essere la variabile che lo Shoggot non ha calcolato, una piccola vespa sul suo collo, che di per se non è letale ma se lo punge puo spingerlo a gratarsi rivelando la sua posizione ed intenzioni.

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27
Giugno 29, 2006 - 5:51 pm

Scusate il post qui sopra è mio non mi ero accorto che non ero loggato

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Giugno 29, 2006 - 8:02 pm

EHM !! :loco:

Regina è l'esagono subito vicino (contiguo a destra più in basso, il 1910), la mappa era piccoletta 😐 . Comunque se guardate la mappa in grandezza naturale è meglio ...

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29
Luglio 1, 2006 - 12:47 pm

Spiegazione per chi non avesse seguito in accademia come funziona il balzo (I valori sono molto vicini ma non precisi)

Rogers non è mai stato in accademia quindi la spiegazione è interessante... non ho letto le teorie di "Traveller" sul balzo, però il balzo è qualcosa che ormai non appartiene più solo alla fantascienza... e probabilmente da quando è stato scritto "Traveller" a oggi la scienza è andata avanti. Ad esempio il balzo di "Galactica" si appoggia sulla "Superstring Theory" e sulla "M-Theory" ...

Extra dimensions
Our physical space is observed to have only four large dimensions, and a physical theory must take this into account, but nothing prevents a theory from involving more than 4 dimensions, per se. In the case of string theory, consistency requires spacetime to have 10, 11 or 26 dimensions. The conflict between observation and theory is resolved by making the unobserved dimensions compact dimensions.

Our minds have difficulty visualizing higher dimensions because we can only move in three spatial dimensions. Even then, we only see in 2+1 dimensions; vision in 3 dimensions would allow one to see all sides (including the inside) of an object simultaneously. One way of dealing with this limitation is not to try to visualize higher dimensions at all, but just to think of them as extra numbers in the equations that describe the way the world works. This opens the question of whether these 'extra numbers' can be investigated directly in any experiment (which must show different results in 1, 2, or 2+1 dimensions to a human scientist). This, in turn, raises the question of whether models that rely on such abstract modelling (and potentially impossibly huge experimental apparatus) can be considered 'scientific'. 6-dimensional Calabi-Yau shapes can account for the additional dimensions required by superstring theory.

Superstring theory is not the first theory to propose extra spatial dimensions; see Kaluza-Klein theory. Modern string theory relies on the mathematics of folds, knots, and topology, which was largely developed after Kaluza and Klein, and has made physical theories relying on extra dimensions much more credible.

Per chi ha letto i romanzi di Dan Simmons, lo spazio Calabi-Yau sarà tutto meno che una novità. "Galactica", posto che il calcolo sia molto esatto, riesce a balzare senza problemi in prossimità di pianeti o all'interno della flotta stessa.

Passo a qualcosa di diverso ed estendo una riflessione fatta con Pongo ieri sera: è veramente improbabile che niente sia sopravvissuto all'imboscata fatta dallo Stealth alla squadra imperiale. Per quanto la trasmissione virus abbia potuto disattivare i sistemi di difesa e l'esplosione sia stata materia-antimateria, dalle navi schierate nelle posizioni più periferiche si sarà lanciato qualche guscio di salvataggio.

Non è detto che trovare qualche membro dell'equipaggio vivo ci possa aiutare, perché potrebbe essere semplicemente l'addetto al cambio della carta igienica che in quel momento si trovava vicino alla scialuppa e che quindi non ha idea di quello che sia accaduto - però è già qualcosa. E per noi sarebbe molto importante ritrovare un dispositivo di registrazione che avvalori il nostro racconto, o qualche bot.

Forse vale la pena di rimanere e attendere gli esiti della ricerca dei superstiti prima di partire.

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30
Luglio 1, 2006 - 6:57 pm

Ritengo anchio che in un mondo dove le guerre sono all'ordine del giorno e si svolgano nelle immensità dello spazio non esista un dispositivo automatico di lancio di un drone con la scatola nera delle navi, che non ci siano dispositivi automatici di preservazione di forme di vita dato che in caso di scontri e disfatte non ci sarebbe letteralmente il tempo di percorrere lunghi corridoi per cercare scialuppe di salvataggio, ma sarebbe piu logico espellere i sedili delle postazioni in involucri di sostentamento.

Io credo comunque che non dovremmo aspettare più del necessario alla preparazione del X-bot, perche credo che potremmo arrivare prima del deepspace cruise a Regina, ecco perche:
-Lo deepspace cruise non credo che potrà eseguire due salti consecutivi, anche se è una nave da spazio profondo e quindi potesse fare due Jump da 7 senza fermarsi, il suo dispositivo di occultamento dovrà comunque consumare una quantità immensa di energia e percio al primo salto si dovrebbe fermare a fare rifornimento, dato che gli spazioporti di Classe B possono comunque rifornire di combustibile raffinato non considero il tempo di raffinatura dell'idrogeno da gigante gassoso (questo però vuol dire spendere soldi, se puoi aver le cose gratis perche pagarle se hai i mezzi per raffinare?) pertanto se ai giorni nostri una petroliera esegue il suo rifornimento in 3-4 ore penso di poter considerale tale anche in Space Master. Percio anche se noi partiamo con un ora di ritardo dovremmo raggiungere Ghandi con netto anticipo a parità di tempo di salto. Se poi loro avessero tutta quella fretta ed avessero una nave a salto doppio non dovremmo incontrarli fino a Regina altrimenti bisogna considerare un altro rifornimento prima del loro terzo balzo e cio significa altre ore di vantaggio per noi. (Come potete notare nel mio piano non ci sono soste di rifornimento)

NOTA:

Lasciare con lo shuttle la X-Bot e prendere il più veloce trasporto per Regina

Essendoci uno spazioporto di tipo B credo che potremmo prendere anche un explorer imperiale.

Shoggot:
Una spina nel fianco che prima o poi dovremmo affrontare, ultimamente ho dato un occhiata a diversi film e serie di fantascenza, e in un paio di questi ho notato una certa rassomiglianza per cio che riguarda la Xenobiologia e Xenopatologia.
Non volendoli prendere come campioni ma solamente come spunti servirebbe che il nostro caro Ammiraglio dasse conferma o meno di cio che mi presto a scrivere.
Come gia detto questa teoria deriva sia da un film che da una nota serie televisiva, il fulcro del discorso è: se un essere umano venisse infettato da un microbo a base di silicio invece che da base carbonio l'individuo non avrebbe nessuna possibilità di salvezza dato che il nostro organismo potrebbe generare anticorpi solo per infezioni di microorganismi a base carbonio ed evventuali vacini dovrebbero essere comunque a base di silicio pertanto non compatibili con la fisiologia umana, pertanto se si inquinassero le acque e l'aria di Spirelle con un patogeno leggero per quanto riguarda le creature carbonio, non dico un influenza ma quasi, lo Shoggot avrebbe seri problemi dato che è a base di zolfo, il suo organismo avrebbe seri problemi, ma più che lui tutti i suoi droni.
Anche se riuscisse a farsi creare un vacino che dovrebbe continuare ad assumere continuamente, perderebbe sicuramente il controllo di tutti coloro che controlla. Pertanto se la teoria e giusta....

Oviamente sono informazioni che arrivano da film di fantascenza ecco perche servirebbe l'Ammiraglio e qualche decina di medici dell'impero per poter vagliare la possibilità di riuscita di tale piano.

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31
Luglio 2, 2006 - 12:39 pm

pertanto se si inquinassero le acque e l'aria di Spirelle con un patogeno leggero per quanto riguarda le creature carbonio, non dico un influenza ma quasi, lo Shoggot avrebbe seri problemi dato che è a base di zolfo, il suo organismo avrebbe seri problemi, ma più che lui tutti i suoi droni.
Anche se riuscisse a farsi creare un vacino che dovrebbe continuare ad assumere continuamente, perderebbe sicuramente il controllo di tutti coloro che

Dak, mi complimento, mi sembra una buona idea e potrebbe funzionare. Presuppone però di sviluppare un agente patogeno adatto e... di spargerlo con tranquillità nell'atmosfera planetaria. E questa non è proprio una cosa priva di rischi ...

:weird:

Siamo d'accordo su un fatto, in "Traveller" non esiste la Prime Directive e gli Imperiali non sono proprio dei missionari di pace e prosperità, però dobbiamo ragionare molto bene su questo potenziale piano per evitare di sostituirci al Mostro ottenendo però lo stesso risultato (cosa che lo farebbe molto felice) ...

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Agosto 13, 2006 - 10:11 pm

La storia.
Entra attraverso parole in organiche menti reattive.
Poi, quelle menti, scattano.
Non credo che influenzerò il master per aver scritto alcune cose che, inconfutabili, mi sono giunte da lui attraverso l'etere di alcuni sessioni.
Volevo solo insistere su un punto molto importante, che non io, ma il mio Richie Bristol ha raccolto.
-Buona sera Signori!-
Ecco Bristol.
-Grazie, non so chi siate, non so chi sia il mondo, non è importante!-
Bristol ci dica la storia.
-Certo!-
-Comincio da ora. Stò volando verso Regina. stiamo anzi, lo so ci siete anche voi, ma non posso non pensare verso cosa.
Sì! un pianeta! L'ultimo? spero di no! dormo poco, ho brutti sogni e se penso, solo se ci penso, non ho proposte. Nessuna proposta. Un'idea, un piano per risolvere la difficile situazione e quando ci provo, ogni volta, sono svuotato, mi sembra tutto inesorabile. Tutto stabilito.
Se noi riusciremo a fare qualcosa per evitare la distruzione, mi appare sempre un dubbio, come se tutti noi, questa volta non avremo alcuna possibilità.
E' tutto deciso. Loro sanno, non so chi, non so come, ma è come se la nostra verità uccidesse. La verità è disumana. Non mi dà speranza. E' la prima volta. Tutto scorre. Tutto finirà. e proprio non so come.-
....
Nient'altro?
-No! spero solo che questa sensazione finisca presto.-
Bene!Grazie! a presto!
-Speriamo!-
Arrivederci.
...
Pessimista l'amico. Questo è tutto; dunque Boyz... Buona notte e Buena Suerte!

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33
Aprile 10, 2007 - 7:03 pm

Reborn!
He is back! He is back!

Hello!!!!!!!!!!!
Mi fa molto piacere essere uscito finalmente dal limbo stellare dell'iperspazio ed ancor di più mi fa piiacere che ci sia stata subito una forte zampata di BlasterAlex!!!!!!!!!

Cattivissimo come sempre e pronto a fregarti!

Poi sono molto felice di aver visto un Buck Rogers che non vedevo da mo'. Quando ci siamo messi a parlare la vedevo dura, ma lui s'è alzato ha zittito Mordecai e Marchise, messo al suo posto Waldheim ed Allein. Io ho guardato la Orion-marmalade e mi sono stretto nelle spalle. Ora ero più tranquillo.

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]
Buck "Rogers" Evans

Qui è il vostro Richie Bristol in diretta dal futuro "Non aspettatevi la pietà"!
See you spacer..

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34
Aprile 16, 2007 - 6:37 pm

Immagino una nuova forma di immagine nello spazio di Space Master ms Ahimè niente, una cartolina con un commento da Saibon o qualche accenno alle navi in orbita....
Volevo le immagini nella galleria si può ???

1236 Messaggi
(Offline)
35
Aprile 16, 2007 - 8:41 pm

Caro Richie, hai visto l'altro thread con dialogo fra Rogers e Teo 🙂 ?

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

Non riesci di nuovo a caricare immagini in Gallery, oppure cercavi le astronavi dell'ultima puntata? Credo che l'Ammiraglio sia l'unico ad averle, nel suo pc 😛 , se magari usasse qualche volta il forum ...

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Giugno 20, 2007 - 1:24 pm

Era veramente stufa. “Ma certo” pensò “sono abbastanza brava per pilotare astronavi. Sono abbastanza brava per fare l’istruttrice dei piloti. Pilota collaudatore, assistente agli ufficiali progettisti dei sistemi di pilotaggio e iperguida – sono addirittura così brava da essere inviata su Regina – ma mi lasceranno mai pilotare una vera nave da guerra? No! Mi trovo in prossimità di una delle zone calde dell’Impero e io non sono nulla più di un miserabile pilota da trasporto! Maledizione!”

Si chiamava Amy Nakamura, e aveva il grado di Tenente della Marina Imperiale, con due anni passati al timone di navi da guerra di classe medio-piccola, mai impegnate in missione.
Piccola di statura e tarchiata, solo suo padre la vedeva bella. La chiamava anche Bunny (coniglietta). Quando i commilitoni avevano scoperto il nomignolo, l’avevano abbreviato in Bun (ciambella).
Lei e altri tre tecnici costituivano l’equipaggio ridotto di un pattugliatore nuovo di zecca che stavano consegnando presso una base orbitante nel sistema di Regina dove altri – uomini! – lo avrebbero poi usato nel modo giusto, quando giunse improvvisamente l’ordine per le navi in transito nel sistema di raggiungere immediatamente la base o il porto più vicini. Cosa stava succedendo?

Ventiquattro ore dopo tutte le navi civili e militari erano rientrate e, anche se nessuna notizia trapelava, era evidente che c’era qualcosa che non andava. Lo stato di all’erta era stato incrementato e le licenze sospese. Al circolo ufficiali della base si diffuse a poco a poco la notizia che il Comando stava componendo un equipaggio per una missione per la quale però non erano ancora noti gli scopi…
Appena la notizia le era giunta all’orecchio, si era messa in comunicazione col Comando per ribadire le sue credenziali; perché dunque togliere dalla linea un timoniere, quando lei poteva sbrigare la missione a meraviglia? Grazie tante!

Circa quattro ore dopo, il tenente Amy Nakamura riceveva l’ordine di presentarsi al comando…

[size=2](Adattamento dal romanzo “Uragano Rosso”di Tom Clancy)[/size]

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37
Giugno 20, 2007 - 1:31 pm

Il Tenente Comandante Zechs Merquise era salito a bordo mezz’ora prima per familiarizzare col suo alloggio. Come si aspettava era abbastanza piccolo ma, per un uomo che aveva dormito anche nell’angusto cockpit degli astrocaccia, non rappresentava un problema. Sistemò rapidamente il suo piccolo bagaglio ed indossò la divisa che gli era stata consegnata prima dell’imbarco…. In cuor suo rimpiangeva la sua vecchia tenuta di volo ma, per il momento, doveva accontentarsi.

Si concesse quindi qualche minuto per esaminare la nuova nave. Certo la sua sagoma era tutt’altra cosa rispetto agli agili profili degli astrocaccia, tuttavia Zechs vide la semplicità funzionale dello schema: era una nave da guerra e se c’era qualcosa di esteticamente gradevole in lei, era puramente casuale.

I marinai, in tenuta di fatica si muovevano veloci, portando a bordo le provviste per la partenza immediata, Zechs si diresse con passo deciso verso la plancia. Un marine di guardia lo salutò e, dopo aver risposto al saluto il Tenente entrò sul ponte comando. Al suo interno, un gruppo di tecnici stava eseguendo gli ultimi controlli.

Una donna con i gradi di Tenente, dai lineamenti orientali, piccola e tarchiata , abbandonò la console del timone e gli si fece incontro, salutandolo: “Benvenuto a bordo, signore…”
“A che punto siamo?” La interruppe Merquise.
“Altre due ore al massimo, signore.”
“Ottimo.” Zechs sorrise “Il Comandante ed il secondo dovrebbero arrivare proprio in quel momento. Ci preoccuperemo più tardi della burocrazia. Torni pure al lavoro Tenente…”
“Nakamura, signore. Ufficiale Timoniere.”
[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

“Okay, Tenente Nakamura. Dov’è il Capo Ingegnere?”
“Qui, signore…” rispose una voce alle sue spalle

Zechs si voltò e si trovò di fronte ad una donna che avrebbe potuto avere un aspetto gradevole, ma il tutto era guastato da una struttura fisica imponente, che non avrebbe sfigurato nel gruppo dei marines di Kurt Waldheim. Di poco più bassa di lui, i capelli mossi le arrivavano alle spalle e la sua uniforme di fatica era sporca.
[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

“Ero nella sala dei generatori. La prego di scusare il mio aspetto.”
“Come andiamo?” Riprese Zechs.
“Andiamo bene. Pieno carico di carburante e armi. Il sistema di balzo è tarato alla perfezione…”
“Così in fretta?”
“La nave era tenuta in ottimo stato, non è stato comunque facile, ma ce l’abbiamo fatta. Ci può dire qualcosa di più riguardo la nostra missione?

A Zechs non sfuggì che tutti avevano aguzzato le orecchie.
“Il Capitano sarà a bordo fra due ore e sarà lui ad illustrare i dettagli della missione all’equipaggio. Io sono il Tenente Comandante Zechs Merquise.” Zechs e l’Ingegnere si strinsero la mano.
“Tenente Trish Forrester” rispose l’ingegnere. “E’ la prima volta che mi trovo con la flotta di Regina.” Il Tenente ebbe un sorriso ambiguo “Ho scelto il momento buono per venirci. Comunque, tutto è in ordine comandante. Tutto funziona. I tecnici sono in gamba e uno è addirittura abilitato al servizio di guardia. Pronti a salpare fra un’ora e mezza, due al massimo.”

“Bene.” Concluse Zechs Merquise. “Sono le 13:06. Equipaggio e nave pronti a ricevere il Comandante ed il Secondo alle ore 15:00. Ora continuate pure con i vostri compiti. Se avete bisogno di me, io sarò comunque a bordo. Chiamatemi pure.”
“Sissignore!” risposero all’unisono gli uomini in plancia.

[SIZE=2](Adattamento dal romanzo “Uragano Rosso”di Tom Clancy)[/SIZE]

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38
Giugno 22, 2007 - 3:07 pm

Dopo le veloce ispezione in plancia, il Tenente Comandante Zechs Merquise ritornò al suo alloggio per verificare la sua lista di controllo prima della partenza.
Dopo averlo fatto, mentre sistemava le sue cose un po’ meglio all’interno del suo armadietto, il suo sguardo cadde sulla sua immagine riflessa nello specchio. C’era qualcosa che non andava, ma non riusciva a definire cosa: l’uniforme era in perfetto ordine, la barba era fatta ed i capelli…

Ecco cos’era! I capelli erano molto lunghi! Erano circa due anni che non li tagliava (a parte una spuntatina ogni tanto), un suo piccolo e personale atto di ribellione nei confronti dell’autorità per il trattamento ricevuto al ritorno della disgraziata missione del Fallen Angel. Ma ora quei capelli lunghi creavano con l’uniforme da Ufficiale della Marina Imperiale un contrasto eccessivamente stridente e sentiva che avrebbero rappresentato un insulto verso chi gli stava dando l’occasione di riabilitarsi.

Guardò l’orologio: erano le 13:38. Il Capitano sarebbe arrivato alle 15:00 in punto.
Si cambiò rapidamente, corse fuori dalla nave e si diresse dal barbiere della base…
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