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Crescita associazione
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1
Aprile 30, 2008 - 11:36 am

Apro questa discussione nell'area soci perchè credo che riguardi tutti i soci e non solo il direttivo.
Spesso dibattiamo sulla questione della nostra crescita come numero di soci e tra le cose che poniamo come punto di forza è la qualità della nostra offerta.
Quello che invece appare poco chiaro a tutti ( o quasi) è che se dei possibili futuri nuovi soci , e non importa se esaedro o esaedroweb, propongono qualcosa di loro è davvero una faticaccia che qualcuno di noi si faccia vivo. In genere appaiono i soliti pochissimi fra i partecipanti e se viene qualcun altro è davvero una impresa.
Abbiamo anche discusso del fatto che non sarebbe male imparare giochi nuovi e potrebbe essere una buona opportunità, oltre ad essere una manifestazione di semlplice ospitalità.
Io magari sono ripetitivo e noioso, ma o ci mettiamo in testa che per un annetto dobbiamo assolutamente privilegiare le attività destinate a o proposte dai nuovi soci o ci orientiamo subito ad essere una compagnia di amici con una passione comune e una buona organizzazione, il che va anche bene, basta essere chiari.
La mia non vuole essere una polemica....ma solo una considerazione e uno spunto di riflessione.

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2
Maggio 2, 2008 - 9:55 pm

"Esaedro" è nata da una compagine stretta di soci i quali, per il 50%, avevano già resa pubblica la loro intenzione di non partecipare attivamente a una crescita ... occorre quindi puntare sul restante 50%, ed è quello che cerchiamo di fare, anche se come ho detto più volte in assemblea mi aspettavo più partecipazione anch'io. Ma una delle cose che avevo detto lo scorso dicembre era: o l'associazione, nei confronti degli esterni della crescita, cambia rotta da sola, oppure cambierà rotta il presidente per essa ...

Cool

Nei primi tre mesi del 2008 con l'eccezione tua, Winny, come avevamo già detto, e del torneo di Elrond che però secondo me è un capitolo a parte, l'associazione non ha cambiato rotta. Quindi la sta facendo cambiare il presidente, l'apertura alle attività di terzi / esterni ha già in un certo senso (naturalmente con i dovuti distinguo) la priorità sulle nostre attività interne. Questo non per sempre, ma per un periodo, fino a quando non saremo un numero tale (quei 20 prefissati fin dall'inizio) da poterci sentire ecoomicamente e associazionisticamente al sicuro, e fino a quando non avremo portato idee nuove, che sono la nostra linfa vitale ...

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3
Maggio 2, 2008 - 11:39 pm

Mi intrometto nella discussione perchè mi sento parte in causa come 50% inattivo.

Come già accennato in altra sede (riunione plenaria dei soci) è stato deciso, a maggioranza quasi unanime, di dedicarsi alle varie conventions in programma nei prossimi mesi. La mia esternazione sul fatto che queste conventions, al di fuori del nostro territorio di appartenenza, portano un ritorno di soci esiguo è caduta nel nulla. Non che mi sia offeso per non aver convinto i vari membri, ma dopo questo post posso tranquillamente affermare che forse non ero nel torto più completo.
Io, personalmente, sto cercando di portare qualche nuovo socio, quindi non chiedetemi di più.
Ritornando al discorso iniziale si potrebbe parlare di "casta" visto che la parola va molto di moda in questi ultimi tempi: noi dobbiamo chiedere a gente che non conosciamo di unirsi ad un gruppo che non conosce. Dove ci si dovrebbe muovere? Tra i giovani o tra i quarantenni che frequentiamo da una vita? Dobbiamo riprendere tutti i "cavalieri" che sono fuoriusciti nel tempo?
Non credo sia questa la strada giusta; ne con le conventions ne coi volantini e nemmeno coi vecchi giocatori.
La risposta più sensata a tutte queste domande è di ricercare tra gli amici che non sentiamo più da una vita o, più facilmente, sul posto di lavoro.
Winny lavora, non c'è nessuno seduto vicino a lui che magari gli interessa il discorso?
Roby lavora, non c'è nessuno tra i vari colleghi che sia propenso a provare una serata diversa?
Questi sono solo esempi, ma se poi si decide di dare una sede a chi non avrà intenzione (perchè deve entrare in un cerchio in cui tutti si conoscono da una vita e sono restii a provare nuove idee) la vedo come un "ciapemo quel che podemo" cosa che alla lunga ci si ritorcerà contro (fondazione di una nuova società o il ritrovarsi a casa di quello o quell'altro, per esempio).

Dopo tutto questo ciarlare posso concludere tornando al fatto di ritrovare una persona con cui non ci sente più o, più semplicemente, sul posto in cui ogni giorno ci rechiamo per guadagnare la pagnotta. Sembra difficile, ma in realtà avrete molte sorprese nello scoprire che qualcuno vicino a voi ha quella passione che tiene rinchiusa nel cassetto sperando che un giorno capiti l'evento giusto per aprirglielo.

No conventions, c'è tempo; no terzi, vanno e vengono come la bora d'inverno. Guardatevi attorno e aprite gli occhi.

Ciao
Playmo

452 Messaggi
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4
Maggio 3, 2008 - 7:04 pm

Playmo;3733 said:
Winny lavora, non c'è nessuno seduto vicino a lui che magari gli interessa il discorso?
Roby lavora, non c'è nessuno tra i vari colleghi che sia propenso a provare una serata diversa?.......

........No conventions, c'è tempo; no terzi, vanno e vengono come la bora d'inverno. Guardatevi attorno e aprite gli occhi.

Playmo

Due nomi a caso? Io non ne ho fatti in ogni caso..e comunque il punto non è il proselitismo...nè ambisco a premi produzione per chi porta gente in più....ma chi viene a vedere la sede...o meglio ancora, a giocare...lo verremo a trovare? Il calendaro è uno strumento efficace per vedere se bolle qualosa di nuovo in pentola....E badate...mi ci metto anch io: ci sono persone che frequentano la sede...possibile che non si trovi un attimo per venire almeno a conoscerli? Il sugo è questo...tanto più quando sono loro a portare qualcosa di nuovo in associazione.
Di vicini di scrivania ne ho trovati 9...presto altri 2....quanti soci sono passati a vedere come sono fatti?
E siccome mi ci metto anche io..sappi Playmo che passerò un mercoledì di questi:-)

237 Messaggi
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5
Maggio 3, 2008 - 8:45 pm

Se vuoi i vostri nomi li tolgo, ma non li ho messi per fare polemica ... sono li semplicemente perchè siete gli unici due che hanno detto qualcosa su questo thread.
Il problema più in generale è che ci si vuole imbarcare in un sacco di iniziative e, allo stesso tempo, tirare dentro più soci possibile senza preoccuparsi minimamente di come potrebbero trovarsi in un ambiente completamente nuovo.
Winny io passerei giù a conoscerli, mi farebbe piacere, ma se non riesco nemmeno a stare dietro a quello in cui sono impegnato figuriamoci se ho voglia di perdere un'altra serata per provare qualcosa di nuovo.

Playmo said:
Innazitutto sono alla ricerca di un e dico un player disposto a venire ogni 2 settimane con orario: dalle 18.00 alle 22.00 massimo.
Vorrei fosse uno degli iscritti, visto che in party dovrebbero esserci 3 persone esterne all'associazione.

Questo era il mio messaggio al quale hanno risposto in 2 (dico 2) quindi non lamentarti, ognuno ha i suoi impegni.
Detto questo direi di tornare sul discorso "caste": se ti ritrovi un party di 9 persone (sparo a caso, non so quanti ne hai) che ci veniamo a fare noi? Se li hai portati vuol dire che li conosci, che tra loro si conoscono e noi verremo solo a rubare quel poco ossigeno che rimane nella stanza di 2 X 3.

Non lo so quanti di voi la pensano come me, spero il meno possibile, ma fatevi un esame di coscenza e guardatevi attorno non abbiamo più vent'anni età per la quale facevamo ogni sorta di stupidaggine pur di non ritornare tra quelle quattro mura domestiche. Ora abbiamo i mutui, la salute, la famiglia a cui badare, le amicizie si sono consolidate e la voglia è scemata.
Qualche tempo fa ho lasciato cyberpunk per affrontare MERP. Tra poco lascerò pure MERP per dedicarmi solo ad AD&D e se poi arriverà qualcos'altro che mi "intripperà" ... chissà ...

Un'ultima domada sulla voglia di fare: perchè le sessioni di gioco si svolgono solo la sera?

Ciao
Playmo

1236 Messaggi
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6
Maggio 4, 2008 - 1:00 pm

Comincio da qui ...

Un'ultima domada sulla voglia di fare: perchè le sessioni di gioco si svolgono solo la sera?

Beh durante la settimana purtroppo avviene per forza di cose. Tu hai i turni - sei libero alle 15. Molti non finiscono di lavorare prima delle 17, io di solito finisco alle 18 (non per motivi di straordinari ecc ... personalmente io credo che sia un diritto dire "no" quando te li chiedono, quindi non li ho mai fatti e non li faccio. Ma lavoro con persone che hanno altri fusi orari e devo stare un po' al centro della giornata). Potrei anticipare alle 19 ma è veramente un "tutto di corsa". Certo una cosa che mi piace fare è comniciare alle 20.30 e non alle 21, 21.15 ...

Ecco perché è stato offlimits per me anche il tuo AD&D, purtroppo.

Il sabato invece è una cosa che non mi è ancora chiara. Ultimamente, parlando di MERP, non sono riuscito a organizzare ma è una difficoltà momentanea - chiaramente però se non giocherai più decade l'esigenza perché ci sono solo altre due persone disponibili al fine settimana (ed è un peccato).

Il problema più in generale è che ci si vuole imbarcare in un sacco di iniziative e, allo stesso tempo, tirare dentro più soci possibile senza preoccuparsi minimamente di come potrebbero trovarsi in un ambiente completamente nuovo.

Questo non è vero, Playmo ... non ci si "imbarca" - si aderisce (vuol dire che le iniziative sono selezionate, non si fa "di tutto e di più"). Non si vuole "tirar dentro più soci a tutti i costi" perché non è nei nostri scopi ... ciononostante la base va allargata, e i motivi sono sul tavolo: uno degli obiettivi (i venti soci) non l'abbiamo ancora raggiunto ed è un obiettivo cardine per motivi sia economici che di tipo d'attività.

Non lo so quanti di voi la pensano come me, spero il meno possibile, ma fatevi un esame di coscenza e guardatevi attorno non abbiamo più vent'anni età per la quale facevamo ogni sorta di stupidaggine pur di non ritornare tra quelle quattro mura domestiche

Penso onestamente che così la pensi solo tu, all'interno del nostro gruppo. Ed è anche un pensiero notevolmente negativo, e limitante.

La mia è sempre stata una passione e non fuggire dalle mura domestiche, dove personalmente ci stavo abbastanza bene, e non avrei di certo fatto qualsiasi stupidaggine per uscirvi. Penso di poter dire la stessa cosa per il 90% degli altri. Mi viene da ridere però se penso a una cosa - inizialmente ero contrarissimo alla fondazione di un'associazione. Poi, a posteriori, mi sono reso conto che è l'unica forma possibile per realizzare un bell'ambiente di gioco ...

Il fatto che non si abbia più vent'anni non vuol dire che non si abbia più lo spirito per il gioco. Non hai più vent'anni ma quante ore trascorri giocando? E, onestamente, perdere la voglia di giocare è una cosa molto triste. Quando hai perso la voglia di giocare, sei diventato vecchio. Non credo che nessuno di noi abbia perso la voglia di giocare, se no non saremmo qui.

Questo era il mio messaggio al quale hanno risposto in 2 (dico 2) quindi non lamentarti, ognuno ha i suoi impegni

La partecipazione dei soci alla vita del forum non è attivissima. Questo in realtà succede anche perché non tutti sono portati a partecipare in questo modo alle discussioni e a molti non piace scrivere. Ma molti, quasi tutti i soci, leggono. Quanti giornalisti hai, in rapporto alle persone che leggono un giornale?

Quindi, scusa, Playmo, ma non c'entra per nulla con gli impegni individuali. Stai facendo di ogni erba un fascio. La partecipazione alla vita sociale è una cosa diversa (anche se mi farebbe piacere una partecipazione più attiva anche al forum, essa non è un obbligo).

Poi quando ho detto "50% di inattivi" non avevo in mente te (anzi) e non l'ho detto con una connotazione negativa. Forse è necessario che ripeta una cosa che ho detto in assemblea: quando abbiamo fondato l'associazione, ci siamo ritrovati in un gruppetto ristretto di persone alle quali ho detto: "Ricordate che questa associazione non vuol essere una MERP-association che creiamo solo per giocare fra noi sei. Non vogliamo fare proselitismo, benissimo perché non ci tengo neanch'io - ma assolutamente non ci dobbiamo chiudere su noi stessi e le attività che mettiamo a statuto le dobbiamo perseguire. Ciascuno con il suo piccolo impegno ma costante". In quel momento, tutti d'accordo. E' a questo 50% che mi riferisco quando dico, "mi aspettavo forse un po' di più", perché è stata messa una firma, si è partecipato volontariamente ad un atto. Ne abbiamo già parlato di persona.

Ma va bene - sono subentrate anche circostanze, ecc. ecc. - quindi ci si trova adesso a dover riformulare un po' le modalità di gestione. Winny centra un punto molto importante. Io, come presidente, ho anche un dovere: fare in modo che la cosa non si esaurisca in uno-due anni ma prosegua. E questo dovere vuol dire aprirsi a esperienze nuove perché al nostro interno i segnali sono chiari.

Se li hai portati vuol dire che li conosci, che tra loro si conoscono e noi verremo solo a rubare quel poco ossigeno che rimane nella stanza di 2 X 3.

Totalmente in disaccordo. Verrai a PORTARE un po' di ossigeno (e idee e modo di giocare nuovo) nella stanza di 2 X 3, che senza di te (e di altri) fra due anni non ci sarà più. I compagni di gioco non restano mai quelli che avevi da bambino per tutta la vita. E questo ossigeno è gradito e molto buono da respirare. Le amicizie sono consolidate? Si, certo ... ma, e senza voler mancare di rispetto a nessuno e pregando di interpretare la cosa nel modo in cui la intendo io perché la capite: le amicizie sono anche un poco stantie. Di cosa parli con una persona che conosci da trent'anni, di "com'era bello quando andavano al mare ai Topolini?". Oppure, "com'era bello quella volta che Rosini disse: v'inseguirò fino in America?". Certo, belli i ricordi ... per una serata. Già alla seconda, resta un po' di rimpianto e il resto è noia. Non te lo dici in faccia perché ti vuoi reciprocamente bene.

Qualche tempo fa ho lasciato cyberpunk per affrontare MERP. Tra poco lascerò pure MERP per dedicarmi solo ad AD&D e se poi arriverà qualcos'altro che mi "intripperà" ... chissà ...

Beh ma questo è lecito. Peccato che tu voglia lasciare - purtroppo i problemi d'organizzazione credo che contribuiscano non poco, spero che tu rimanga perché porti valore e spero finalmente si riescano a organizzare queste sessioni pomeridiane. Ma non è un obbligo. Ma è giusto, perché è un gioco, e resti fin che ti diverti (anche se, parlando di gioco di ruolo, e quindi di gruppo, c'è un intreccio con una discussione già fatta).

No conventions, c'è tempo; no terzi, vanno e vengono come la bora d'inverno. Guardatevi attorno e aprite gli occhi.

Le Conventions fuori Trieste sono un discorso a parte che non c'entra con questo in realtà. Come hai detto, hanno poco o nessun ritorno di soci. Però sono belle come punto d'incontro fra persone e per fare esperienze nuove, come quella dell'incontro di Padova. Le Conventions a Trieste, invece, hanno sempre avuto un rientro in termini di adesioni.

Ritornando al discorso iniziale si potrebbe parlare di "casta" visto che la parola va molto di moda

Lasciamo perdere, ultimamente sono tornate di moda tante cose che sarebbe stato meglio dimenticare. Questo non c'entra.

Tra i giovani o tra i quarantenni che frequentiamo da una vita? Dobbiamo riprendere tutti i "cavalieri" che sono fuoriusciti nel tempo?
Non credo sia questa la strada giusta; ne con le conventions ne coi volantini e nemmeno coi vecchi giocatori.

Corretto. La strada giusta sono le persone nuove. I volantini lasciano il tempo che trovano (ma ci servono comunque, per motivi di visibilità).

La risposta più sensata a tutte queste domande è di ricercare tra gli amici che non sentiamo più da una vita o, più facilmente, sul posto di lavoro.
Winny lavora, non c'è nessuno seduto vicino a lui che magari gli interessa il discorso?
Roby lavora, non c'è nessuno tra i vari colleghi che sia propenso a provare una serata diversa?

E' molto individuale. Il posto di lavoro è effettivamente un buon bacino - non lo è purtroppo nel mio caso perché lavoro da solo ... ma in altri casi, si.

la vedo come un "ciapemo quel che podemo" cosa che alla lunga ci si ritorcerà contro (fondazione di una nuova società o il ritrovarsi a casa di quello o quell'altro, per esempio).

Non ci sarà un "ciapemo quel che podemo". Gli obiettivi saranno tutelati, ne abbiamo già parlato (rispetto al passato abbiamo messo questa volta in atto anche gli strumenti giuridici), e non ci sarà proselitismo selvaggio - non fino a quando il presidente sono io, poi il prossimo presidente preparerà e metterà in atto il suo programma, com'è giusto. Ma ci sarà un'apertura secondo un progetto che sto preparando (apertura notevolmente mirata e graduale, e fatta con discreti puntini sulle "i" puntando anche sui molto giovani). Come ho detto, il presidente ha anche il dovere di perpetuare lo spirito dell'iniziativa e di fare in modo che economicamente si sostenga - perlomeno fino a quando la maggioranza dei soci non decide di interrompere e sciogliere.

Sembra difficile, ma in realtà avrete molte sorprese nello scoprire che qualcuno vicino a voi ha quella passione che tiene rinchiusa nel cassetto sperando che un giorno capiti l'evento giusto per aprirglielo.

Su questo sono d'accordo - se punti a persone nuove. Quello che è difficile è aver voglia, man mano che si va avanti con gli anni, di provare cose nuove e di stringere rapporti e amicizie nuovi. Alla fine ciascuno vive la sua vita come vuole - ricordando però che qualche volta ci chiudiamo in cose che magari non ci danno grandissima soddisfazione solo per paura di cambiare.

Ma se ci si prova seriamente, si riesce 😀 .

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7
Maggio 4, 2008 - 6:55 pm

Playmo;3738 said:
Un'ultima domada sulla voglia di fare: perchè le sessioni di gioco si svolgono solo la sera?

Playmo

Ti dirò.....quando lavoravo a turni immaginarmi dei pomeriggi disponibili era più semplice..adesso un po'meno.....tra lavoro e altri impegni i pomeriggi sono tappatissimi e quel poco tempo che rimane lo dedico a cose più domestiche....e di vita familiare.
E quando Robi dice che passando a vedere le facce nuove porteresti ossigeno più che toglierlo dice davvero bbene.
Ricordo la mia esperienza a Radio Fragola prima che venisse travolta dalla politica organizzata. Le trasmissioni curate dai singoli appassionati che si assumevano questo impegno erano agli inizi dei piccoli laboratori dove ogni singolo si sperimentava, ma comunque erano degli spazi chiusi, la gente non si conosceva e non c'era nessun tipo di scambio, neanche umano. Ad u certo punto ci si è iniziato a venire a trovare, magari solo per un saluto, e li la gente ha iniziato a dirsi due parole, qualche opinione, e da ciò è nato un periodo davvero fertile di Radio Fragola, ricco di spunti e vita.
Se i gruppi di gioco sono spazi chiusi non giova a nessuno. 😉

452 Messaggi
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8
Maggio 4, 2008 - 6:57 pm

E comunque siamo in 3 a portare avanti questo discoso in questo spazio...e ciò mi fa un po' specie.

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