Nascita di una coscienza | Cyberpunk | Forum

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Nascita di una coscienza
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(Offline)
1
Settembre 10, 2007 - 10:37 am

Era come volare.
Era sempre stato come volare.
Strano constatare quante tracce di sé lasci una coscienza.
Un po’ alla volta brandelli di pensiero avevano iniziato a raggrupparsi, come le gocce d’olio nell’acqua, dapprima mosse quasi dal caso, poi animate da una primordiale spinta a riunirsi, a raggrupparsi. Fino al punto i avere sufficiente consapevolezza di sé da esprimere un pensiero, una osservazione che era come il primo pianto di un neonato, o il profondo respiro di chi esce da un lungo coma. E il primo pensiero era stato proprio osservare quanto era bello librarsi sopra quel groviglio di luci e costrutti logici, milioni di icone che altro non erano che le ombre di esistenze di del mondo al di là…..dall’altra parte della connessione.
Tutto ciò che esiste qui esiste anche altrove….dall’altra parte.
“ E io ? Esisto anch’io dall’altra parte della connessione? “
Cercò dentro di se qualche elemento per ricordare. Com’era, chi era….ma ricordava poco. Una consapevolezza di quello che era oltre il velo, al di, la della esatta percezione della propria struttura attuale, di quella immagine che sapeva benissimo rispondeva ad un gusto che trovava piena espressione di se nella “realtà”.
Ma anche li si sentiva reale, e le risposte che cercava erano tutte intorno…..brandelli di informazioni sospesi come granelli di polvere in un raggio di sole.
Aveva indosso un vestito nero…. in bianco e nero sarebbe venuto da dire.
Bianco e nero erano anche gli ultimi colori che ricordava prima di quel lungo sonno. E la preoccupazione per amici che lasciava soli….ma non ricordava visi, ancor meno nomi da collegare a visi.
Doveva uscire… riemergere alla superficie….ma non sapeva come. O meglio sapeva che normalmente era semplice passare da uno stato all’altro, ma sentiva che non c’era più questa possibilità.
Doveva capire,
Doveva cercare delle tracce di se anche dall’altra parte.
Doveva trovare un punto dove emergere e guardarsi intorno.
Strano però…..sapeva che il gesto di respirare era oramai inutile.

452 Messaggi
(Offline)
2
Settembre 11, 2007 - 12:04 pm

Era abbastanza vecchio da ricordare che, un tempo, i cimiteri erano luoghi verdi ed ariosi. Distese di verde punteggiate di bianco...tutto lo spazio che si voleva per svuotare la mente e rimanere un po' in pace a ricordare i propri cari.
In trentasette anni di onorata attività come custode aveva visto i cimiteri diventare sempre più simili a schedari. Le sepolture non erano più possibili...le ceneri stesse venivano conservate per poco tempo.... giusto un anno, e fra un po' non sarebbe neanche più stato così. Sarebbe rimasta solo una immagine olografica in una piccola cappella, che i congiunti avrebbero potuto richiamare per raccogliersi qualche minuto con il ricordo dei defunti. Almeno per ora c'era un loculo distinto per ogni urna cineraria.
Come ogni mattina stava facendo il controllo degli apparti. Attraverso il suo palmare poteva verificare se le specifiche delle proiezioni delle immagini dei defunti. Ma era sempre tutto a posto.
Nessuno si era mai sognato di danneggiare il software di un cimitero. Non c’era hacker che si sognasse, vuoi per rispetto vuoi per mancanza di interesse, di fare una incursione in quel sistema….di conseguenza anche i sistemanti intrusione erano praticamente inesistenti.
Una ad una le immagini sei defunti apparivano giusto il tempo disfare una verifica, oramai non faceva più neanche caso ai loro volti, sempre con lo sguardo sospeso nel nulla.
Per un attimo ebbe un sussulto.
Aveva avuto l’impressione che quest’ultima immagine lo avesse guardato.
Guardò meglio.
No, era tutto a posto. Quella bella donna aveva il suo sguardo tranquillo rivolto verso un luogo oltre l’orizzonte.
Anche il software era a posto….. forse era semplicemente il suo impianto retinico che oramai aveva i suoi anni.
Proseguì il giro.
“ Maledetti impianti da quattro soldi!”Disse a mezza voce sfregandosi gli occhi.
Per un attimo aveva avuto l’impressione di vedere un gruppetto di minuscoli moscerini vicino ad un loculo, m solo per un attimo.

452 Messaggi
(Offline)
3
Settembre 13, 2007 - 9:38 am

Per lei era una sensazione nuova.
Fluttuava sospesa fra due mondi, con la possibilità di estendere la propria percezione in entrambi.
Curiosamente aveva maggiore consistenza in quel mondo che il pensiero comune conssiderava immateriale, mentre nel mondo "reale" era come una nuvola di polvere.
Aveva bisogno di accumulare massa, rapidamente. Per adesso era solo a 5 kg, ma sapeva che non sarebbe stato un problema accumulare materia prima, tutt'attorno a lei abbondava.
E così come nel mondo reale consumava silicio per raggiungere la massa critica, In quello "irreale" recuperava frammenti di memoria e ricostruiva la propria storia.....facce e nomi erano ancora molto confuse.....ma il primo costrutto sensato si riunì attorno all'odio, stringendosi attorno ad un nome....Lucas Kane.

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