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1
Febbraio 21, 2007 - 10:08 pm

Juggernaut,Juggernaut,ecco arriva Juggernaut.
La solita filastrocca la solita scenetta che ogni giorno sentiva dai suoi compagni di classe.
Quanto la odiava,come se fosse colpa sua essere grasso,aveva chiesto a papà di fare qualcosa,ma tutto quello che otteneva era uno sguardo impotente.
Questo continuò fino al ottavo anno,quando uno degli alunni anziani aveva cominciato a importunare sua sorella,dapprima con battute poi,visto che nn reagiva iniziò a stuzzicarla sempre di più fino al giorno in cui lui e alcuni amici suoi la bloccarono durante l'intervallo nei bagni e iniziarono a importunarla.
Una delle sue amiche sentendo cosa avveniva corse a chiamare il bidello,ma quello stava guardando la semifinale di Fightball,e nn aveva tempo di ascoltare le parole di una bambina frignante.La ragazza allora venne a cercarmi,trovandomi al solito posto in palestra(l'unico posto dove mi trovavo a mio agio e sopratutto da solo).
Mi racconto velocemente quanto era accaduto,ma purtroppo quando arrivai era tardi,trovai mia sorella rannicchiata in un angolo sotto il lavandino,piangeva,cercai di consolarla e di calmarla ma lei nn fece altro che scuotere la testa,e poi quando riuscii a calmarla e a farla alzare x andare in Infermeria vidi la macchia di sangue sotto di Lei.

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2
Febbraio 21, 2007 - 10:36 pm

Due Anni Dopo

BENVENUTI FECCIA ALL'I.P.R.I.T.E.(Istituto Per il Recupero Intensivo Teenager Esagitati.)
Papà aveva provato con tutti i suoi contatti,chiesto favori,niente da fare!
Era diventato un Pariah nell'azienda dopo i fatti di 2 anni prima,e due anni dopo lo liquidarono con una pensione appena sufficiente a mantenere quello che restava della sua famiglia.

Ero solo.

TU!

Mi riscossi dai miei pensieri e con il capo chino dissi:

Si?
SI COSA QUANDO TI CHIAMO DEVI DIRE SIGNORE!
QUAL'E IL TUO NOME?
.......
PIU' FORTE!

Fergus

NOME E COGNOME

FERGUS Mc CALLAN

Il dolore lo colse alle spalle improvviso.

FERGUS Mc CALLAN SIGNORE

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3
Febbraio 23, 2007 - 6:18 pm

L'ìstruttore si fermò a guardarlo meglio,non era da tutti restare in piedi dopo un colpo di Painstick,figurarsi un ragazzo che aveva pure la forza di rispondere.
Sei un duro eh!-pensò,bene sarai la mia sfida di quest'anno.
A un centinaio di metri e cinque piani più in alto il preside osservava il cortile dietro un vetro spesso sette centimetri,gli sembrava di sentirlo vibrare a causa delle urla di Hicks,che come ogni anni si sfogava sui nuovi arrivati.
Si girò e chiese:
Quanti c'è ne hanno mandato quest'anno?
Centoquarantatre,rispose la segretaria.
Centoquarantatre,ripetè il preside,lasciò che il numero gli scivolasse nella mente.Alla fine esclamò:
Cristo Margaret,come posso gestire questo posto quando mi mandano il triplo delle persone che può contenere?
Lei lo guardo,lo lascio sfogarsi ancora un pò e poi disse:
Ed,lo fanno perchè ottieni risultati al contrario degli altri Centri di Correzione Comportamentale.
Sarà disse,chi o cosa ci hanno mandato quest'anno Margaret!
Aspetta un attimo e te lo dico,boh il solito,tossici pesci piccoli delle gang e un ragazzo che ha scritto stupratore sulla fronte di un suo compagno di scuola.
E per questo lo hanno mandato qui?sbottò il preside
Glielo ha scritto con un bisturi,incidendo pure l'osso,ci sono voluti 3 insegnanti per staccarlo.

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4
Marzo 11, 2007 - 7:49 pm

( 8 mesi dopo )

Ancora?-esclamò il preside quando Margaret gli consegnò i rapporti disciplinari.
Era abituato a scontrarsi con ragazzi scontrosi,ma quel tipo in particolare non aveva fatto che combinare casini dal secondo giorno che era entrato in istituto,non era bastate le sanzioni disciplinari e neppure(quando era andato troppo oltre)le dieci frustate.
Così non va-disse Margaret-credo che il ragazzo stia tirando la corda apposta per vedere fino a che punto regge,penso che voglia morire ma non ha la forza di farlo da solo,cerca di istigare noi a farlo.
Non ho mai visto uno così idiota da stuzzicare Hicks, per tutto quasi tutto l'anno non ha fatto altro che compiere atti di insubordinazione,aggredito compagni per futili motivi e decine di infrazioni minori.
...Mhh uno scopo,gli serve uno scopo-disse il preside-qualcosa per cui valga la pena vivere.
Uno scopo-sbottò Margaret-ma che ti passa per la testa,quello non combinerà mai nien...
La mano del preside calò con forza sulla scrivania interrompendola,restò scioccata,non era da lui reagire in questo modo sopratutto per uno sconosciuto.
-Chiama Jackal,digli che c'è del lavoro per lui.
Jackal-esclamò Margaret-Ed ma tu vuoi far saltare in aria questa scuola,sai che Hicks e Jackal non si possono vedere.
Ho deciso così-disse girandosi verso la finestra guardando verso la gabbia di detenzione.

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5
Marzo 22, 2007 - 6:13 pm

La macchina si fermò davanti al cancello e suonò il clacson,un vetro oscurato scese quando dal videofono chiesero l'identità:
Il cancello prese a muoversi lentamente come a sfidarlo a sfondarloborbotto l'uomo dirigendosi verso l'area del parcheggio.
Mentre stava posteggiando vide Hicks che stava in piedi ad aspettarlo,conoscendolo sarà arrivato almeno mezz'ora prima spense il motore e scese.
il colpo che gli sferrò Hicks lo lasciò stordito per due o tre secondi,disse Hicks
disse sputando un grumo di sangue e saliva sui suoi stivali,Hicks alzò di nuovo il braccio per colpirlo ma si fermò quando la canna della pistola apparve sotto la sua goladisse la voce e i due si allontanarono uno dall'altro e girandosi verso la carrozzella che veniva verso di loro spinta da Margaret che gli sussurrò all'orecchiol'uomo represse un sorriso e tese la mano al nuovo arrivatodisse l'uomo,
indicando le celle di rigore>lo sconcerto apparve sul volto di lui
.
indicando Hicks
Con un sospiro Ed disse:

disse Margaret.

disse Jackal

<...si, ma mettiamo che riesca a rinsavirlo poi cosa ne faccio?>

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6
Aprile 19, 2007 - 9:25 am

Il telefono squillò tre volte prima che lui rispondesse, poi la voce che ben conosceva. rispose: " Buongiorno signor Jagger.”
“Buongiorno” rispose lui, anche se ormai a Cisco il giorno stava cedendo il passo alla sera
“Ho pensato alla sua richiesta e la trovo interessante.”
“Ci contavo”, disse la voce all’altro capo del telefono, Jagger continuò:
“Credo di aver trovato la persona adatta, ma ho bisogno di tecnologia adatta allo scopo”.
“Mi dica tutto.”
“Qualcosa che nn possa essere rilevato da sensori o scanner e che ovviamente permetta la registrazione e/o foto, che dovrà consegnare al mio "agente".
“Si può fare, mi dirà lei quando contattare quella persona”
“Appena parte le dirò il volo e le invierò la foto di chi deve contattare"
“Molto bene”
"La persona in questione è altamente specializzata nel ramo cybertecnologico e quindi il suo eventuale interesse non dovrebbe creare sospetti, e le sue credenziali sono autentiche”
“Ottimo, ho fiducia nei suoi contatti....è un po' che vi osservo”
"Lo immaginavo, la cosa che le ho dato le e stata utile?"
“Molto”
“Ne sono contento, avrà presto mie notizie"
“Ottimo, è sempre un piacere parlare con Lei”
"Buona giornata"
"A sua disposizione Mister Jagger”
Jagger chiuse la comunicazione, e tirando un sospiro pensò<>
Prese due caricatori e diresse al poligono, era ora di provare i nuovi giocattolini che si era fatto installare, e dopo dieci minuti immerso nel fumo dei colpi sparati, fece venire verso di sè il bersaglio e notò con piacere che tutti i colpi erano andati a segno, gli impianti funzionavano egregiamente e l’esercizio non era stato difficile, gli era bastato immaginare la testa di Joy al posto del bersaglio.

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7
Aprile 30, 2007 - 7:25 pm

Antony se ne era andato e dopo un pò di discussione anche io decisi di uscire."Andare in Europa"era quello che lo spaventava,non aveva contatti,conoscenze,era zavorra per il gruppo e,nonostante ciò lo volevano lo stesso con loro,una missione che oltretutto era foraggiata da Greta.
D'accordo che la valigetta era importante,anche se nn capiva in che modo avrebbe contribuito a togliergli tutto lo schifo con cui era stato infettato,avrebbe dovuto comunque consegnarsi a "dottori"che in teoria gli avrebbero dovuto ripulire dal corpo le nanomacchine,cosa impediva a loro una volta sul tavolo di usarlo come cavia,doveva pensare a un eventuale seconda possibilità,ma prima doveva fare quella cosa che si era ripromesso,accese una sigaretta mentre faceva il numero e tirò due o tre volte prima che l'altro rispondesse con la solita voce:

Sconosciuto-Dimmi-
Jag-Avrei un favore da chiederti-
Sconosciuto-Spara-
Jag-Dovresti trovarmi...................................... al più presto
Sconosciuto-D'accordo non c'è problema
Jag-Portati dietro uno bravo
Sconosciuto-Non sono nato ieri Jag,pagamento alla consegna ovviamente
Jag-No,anticipato devo andare via per un pò e nn so dirti quando torno,ho gia'predisposto un versamento sul tuo conto spero ti basti.
Sconosciuto-Un attimo che controllo........ok saranno più che sufficienti
Jag-Buonanotte-

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(Offline)
8
Ottobre 6, 2007 - 8:52 pm

Diedi un ultimo colpo di gas prima di spegnere la moto,ancora non sapevo perchè avevo preso quella decisione,Ed mi aveva parlato molte volte dell'amministratrice del condominio dove viveva,e l'aveva senpre descritta come come una persona affidabile.Scesi dalla moto e mi diressi verso il caseggiato con passo deciso,decisione che venne meno appena mi giunse alle narici quel odore abominevole.<>pensai mentre suonavo alla porta,era un semplice campanello senza videocitofono.Oltre la porta sentii qualcosa che poteva rassomigliare a musica,ma non aveva mai sentito niente del genere:

RIDI PAGLIACCIO
E OGNUN T'APPLAUUDIRA',
TRAMUTA IN LAZZI LO SPASMO E IL PIANTO,
IN UNA SMORFIA IL SINGHIOZZO E IL DOLOR,
RIDI PAGLIACCIO
SUL TUO AMOR INFRANTO,
RIDI PER QUEL CHE T'AVVELENA IL COR!

La musica era molto alta e quindi suonai di nuovo,il volume si abbassò,e sentii dei passi venire verso la porta e una voce dietro la porta domandò:
"Chi è?"
"Buongiorno signora..."guardai velocemente il palmo della mano"Razvergher,sono..."La porta si aprì,e apparve una vecchia con una traversa di Superman.
"Entri pure...la aspettavo"mi disse senza lasciarmi finire la frase"mi segua,da questa parte"conducendomi oltre l'ingresso e il salotto,portandomi a giudicare dall'odore verso la cucina.Giunti lì mi indicò la lavastoviglie"eccola quì,sono due giorni che non funzione bene,signor Whirpool".Si girò verso di me con uno sguardo pieno di speranza,evidentemente mi aveva preso per un tecnico,ed era evidente che se non facevo qualcosa Ed se l'avesse saputo l'avrebbe presa sul personale,così ringraziando il momento che mi ero innestato quel Technochip,tirai fuori la lavastoviglie e cominciai a dargli un occhiata,ci persi quasi mezz'ora(e mi bagnai i pantaloni)alla fine ne giunsi a capo e le dissi:
"La provi,adesso vedrà che funziona"lo sguardo che aveva mentre accendeva la lavastoviglie sembrava quello di qualcuno che avesse visto qualcosa di incredibile.
"Grazie figliolo,quanto le devo per il disturbo?"
"Non era niente,basterà un caffè"le dissi.
"Nononono,insisto e comunque un caffè glielo avrei offerto lo stesso"disse mentre tirava fuori qualcosa che mi fece dimenticare per un attimo il motivo per cui ero lì,la vecchia aveva in mano un oggetto per il quale dei collezionisti avrebbero pagato almeno 2k.Scuotendo la testa da quel pensiero,vidi la vecchia mettere quella "caffittiere"così gli pareve si chiamasse su una vecchia (e pericolosa)cucina a combustione,poi si diresse nel salotto,mentre io mi sedevo ad aspettare.
"Quanto le devo allora?"
"Dieci crediti"le dissi,"il costo della chiamata"passandole il cellulare per effettuare il trasferimento .
"Bella casa" le dissi,cercando il momento giusto per farle quella domanda.Guardando un calendario con delle finestrelle le dissi:
"Sa sono un amico di Edgard,mi ha chiesto lui di venire qui."
"....ha........chi è Edgard?'"mi rispose.
"Il suo inquilino"
"Ahhhhhhhhhh,ma lei intende Rupert"
"Devi fare qualcosa per la memoria,figliolo"sorridendo amabilmente.
"Ha ragione"le dissi mentre tirava fuori dalla tasca della traversa un flaconcino senza etichetta che conteneva delle pastiglie.
"Ne prenda una,funzionano veramente sa,me le ha portate la mia nipotina"
"Grazie"dissi aprendo il flacone e prendendone una le chiesi un bicchiere d'acqua,mentre si girava misi la pastiglia in tasca,e poi feci il gesto di mandarla giù.
"Sa,volevo chiederle una cosa,lei sembra una persona che ha parecchia esperienza"
"Mi dica"
"Recentemente un mio amico si è separato dalla moglie"
"Si,continui"
"Ma siccome più o meno entrambi hanno le stesse amicizie,cosa farebbe lei se non volesse offendere l'una o l'altra persona restando in contatto con tutti e due."
Il silenzio accolse le mie parole,fino a quando il gorgogliare della "cosa"sul fuoco la riscosse:
"Figliolo,tu parla chiaro con tutti e due"
"Se sono veri amici capiranno,altrimenti non ne vale la pena"
"Sembra così semplice"le dissi.
"Lo è"disse con un aria decisa.
"Perchè non ci sono arrivato da solo?"
"Perchè è semplice,ma non facile."
"Lei è in gamba signora"dissi mentre mi serviva un caffè il cui impatto nella bocca annientò quell'inibitore,che aveva preso due ore prima.
"Come ti chiami figliolo?"
"J..,Fergus"dissi tossendo.
"E' un bel nome,Fergus Whirpool,suona bene"
"Vedo che sta preparando il pranzo"
"Si"
"Dall'odore si direbbe delizioso,cosa sta preparando?"
"Minestrone di broccoli con fagioli e peperonata"disse mentre apriva la credenza,e ne tirava fuori un contenitore di plastica da tre litri,lo riempì,lo avvolse in carta di giornale e me lo diede in mano dicendomi:"Per te figliolo"
"Grazie"risposi"se ha nuovamente problemi con la lavastoviglie lasci un messaggio a questo numero"scrivendole un numero di una delle mie(30-40)caselle vocali.
"Grazie Angus"mi disse
"Fergus"la corressi automaticamente.
"E io cosa ho detto?"
"...........,mi scusi è che non ci sento molto bene"
"Rupert è fortunato ad abitare qui"
"Chi?"
"Il suo inquilino,quello che mi ha chiamato per la lavastoviglie"
"Ahhh,Edgard ho capito"
"Lo saluti da parte mia"
"Certo,certo Angus"
"Arrivederci"

Tre ore dopo da qualche altra parte:

"Basta Jag,ti prego ne ho già vuotato metà."
"Lo devi finire tutto,avevi giurato che con quell'inibitore avrei potuto tranquillamente bere vetriolo,ho rischiato di restarci secco,quindi adesso o lo finisci tutto,o cominceranno a girare voci cattive sul tuo conto"
"Voci molto cattive"

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