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Complimenti al TG4 (e a Panorama)
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Novembre 10, 2006 - 8:21 pm

Su retequattro è apparso un servizio su un nuovo gioco per PS2(rule of rose),ciò che mi ha dato da pensare e,che è stato dato risalto al fatto che la protagonista viene sepolta viva (il servizio su Panorama è moooolto più esplicito)ora se nessuno avesse fatto notare questa cosa credo che il gioco sarebbe passato in sordina,invece adesso (spinti dalla curiosità morbosa presente in noi)probabilmente avrà un livello di vendite + alto

Altra considerazione:

Nell'articolo su Panorama scrivono che il cronista ha "dovuto spegnere più volte la PS2 causa eccessivo realismo delle immagini".
Ora mi domando,cosa lo ha spinto a riaccenderla?

Dovere di cronista o sapere come va a finire il gioco?

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2
Novembre 10, 2006 - 9:09 pm

Non c'è da meravigliarsi, Mediaset e il mondo ad essa collegato cerca di allinearsi alle sane idee americane.
Non c'è gioco che esca in America che non sia in qualche suo punto censurato. Penso al bellissimo Fahrenheit (indigo prophecy in America), Oblivion che ha avuto un cambio di rating perchè nelle impostazioni potevi far vedere più o meno sangue e pure un altro gioco (del quale non rimembro il nome) che, grazie a un mod sviluppato dalla comunità, si potevano sbloccare delle scene di sesso (Hilary Clinton mi pare fosse la fautrice di questa battaglia).
Sarà che non sono più in verde età, ma a me, se uccido demone o un essere umano in un videogioco, non mi fa molta differenza; so distinguere tra realtà e videogioco, come penso la maggior parte degli esseri umani siano essi giovani o vecchi.
Nessuno ha mai tentato di fare una combo per togliere la spina dorsale ad un avversario come si vedeva in mortal kombat .

Da [Permesso negato per la visualizzazione di questo supporto multimediale]

Jennifer è una bambina che, attirata in un orfanotrofio lugubre e decadente, deve superare una serie di prove per tentare di salvare il suo cane. Ma finisce chiusa, viva e ansimante, dentro una bara inchiodata da un gruppo di bambine come lei. Aguzzine spietate e perfide. Non è un film dell'orrore ma l'ultimo raccapricciante videogioco in arrivo dal Giappone che dal 24 novembre sarà disponibile anche in Italia. A scoprirlo è il settimanale Panorama, domani in edicola con Jennifer in copertina, che analizza non solo "le regole della rosa", questo il nome del video dove delle bambine seppelliscono viva un' altra bambina, ma tutta una serie di altri videogiochi già in commercio. Con un comune denominatore: la violenza, psicologica e non. Secondo sociologici, psicologi, psichiatri infantili, il pericolo c' è: il confine tra realtà e mondo virtuale spesso è troppo labile per i più giovani. Sotto accusa un altro videogioco, appena uscito, dove il tema è il bullismo tra coetanei: il protagonista si diletta a picchiare i suoi compagni di scuola e a farne di tutti i colori. E sempre dello stesso filone una serie dove per portare a termine una missione commissionata da un malavitoso è lecito tutto: uccidere, rubare, picchiare. Giochi vietati ai minorenni che però quasi tutti i negozi vendono lo stesso. E poi si può sempre scaricarli da internet.

Oggi al TG5 hanno mostrato un discorso di Berlusconi in cui, levando la stampella al cielo, candidamente diceva: "[...] Sapete bene a chi tirerei questa stampella in testa ..." Credo che sia più facile che una mente giovane recepisca un messaggio di questo tipo che il rinchiudere qualche bambina in una bara ...

Ciao
Playmo

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3
Novembre 11, 2006 - 11:23 am

Come considerazione iniziale, potremmo ricordare che si sono appena svolte le elezioni in America e che i partiti fondamentalisti sono stati in primo piano nella campagna, l'ago della bilancia americana (triste ma vero). Poi tornando invece ai nostri giochi ...

Playmo: Non c'è da meravigliarsi, Mediaset e il mondo ad essa collegato cerca di allinearsi alle sane idee americane

Playmo, è lapalissiano 8) ... Mediaset è americana, nel senso che di italiano c'è solo che la proprietà, se pensiamo che un cofondatore è stato Mike Bongiorno che non è priopriamente nato a Monfalcone e che Berlusconi è stato ospite di Bush un 500 volte ...

Playmo: Non c'è gioco che esca in America che non sia in qualche suo punto censurato.

E' vero. Gli americani censurano tutto, così come succedeva da noi neanche tanto tempo fa - fino ai primi anni '70 in RAI non vedevi neanche un seno che non fosse coperto da 8 strati di tessuto (l' "ombelico di Raffaella Carrà" non è una stupidaggine, ero piccolissimo ma mi ricordo il grande scandalo 😯 😀 ).

Penso comunque che l' ESRB come concetto sia un'invenzione inglese; in UK sono sempre stati molto, molto attenti all'educazione.

Non è che la trovi sbagliatissima, ti dirò: io ho comprato sia "San Andreas" che "Scarface" e ci ho giocato volentieri (non che siano dei gran giochi - sono piuttosto banali), però perlomeno vedere che è "Rating 18" mi aiuta a capire che dentro troverò effettivamente delle cose adatte a un pubblico adulto e non a mio figlio. Certo poi fa riflettere il fatto che "San Andreas" sia stato portato al rating "pubblico adulto" per via delle scene di sesso orale (non so se sapete che negli USA, in molti stati, puoi venire arrestato per aver fatto sesso orale con un partner) mentre più di tanto non si erano scandalizzati per la possibilità di investire la vecchietta con l'auto e buttarla poi giù dal ponte a pugni in faccia (prima della scoperta della scena di sesso, il rating era "pubblico adolescente" - molto educativo, come gioco, veramente adatto a un pubblico adolescente ...).

Come sempre, un qualcosa che si crea non è mai male o bene di per se', ma per l'utilizzo che ne fai - quindi l' ESRB utilizzato male perde completamente il suo significato.

Ho sentito che volevano declassare i SIMS a pubblico adulto; motivo? Puoi modificare il gioco in maniera da vederli nudi e far fare sesso agli adolescenti (è vero, scusate, gli adolescenti non fanno sesso, difatti è proprio così - fino almeno a vent'anni nessuno fa sesso e soprattutto non si fa al di fuori del matrimonio...).

Sarà che non sono più in verde età, ma a me, se uccido demone o un essere umano in un videogioco, non mi fa molta differenza

Quello che hai appena detto contiene secondo me la verità. Noi, alla nostra età, distinguiamo; se vogliamo, in una nostra serata, simulare un racconto horror nel quale tu come giocatore togli la spina dorsale all'avversario fra mille tormenti, lo possiamo fare. Può essere discutibile ma un pubblico maturo lo può accettare e può essere spunto per riflessioni.

Se lo fai vedere a un bambino, o a un adolescente di 14 anni diventa una cosa molto pericolosa (età in cui sei spinto ad emulare, ad imitare... ti vedi, a quell'età uno come me a scrivere di tutto sui muri del campetto di calcio con le bombolette di vernice spray? Eppure era così, non ci pensi in quel momento).

Quindi l'ESRB usato bene è una cosa giusta (usato bene...). Ecco, diciamo che se dovessi scegliere io, non avrei un gran problema a lasciare il sesso per il pubblico adolescente e cercherei piuttosto di eliminare la possibilità di buttare la vecchietta dal ponte o di sparare fuori dalla finestra con la mitragliatrice da campo, non so se mi spiego (in "Scarface" non patchato c'è qualcosa del genere; non ti lasciano sparare sulla gente che non c'entra, l'omino ti dice: "That's not my style". E' già qualcosa).

Buzz: Nell'articolo su Panorama scrivono che il cronista ha "dovuto spegnere più volte la PS2 causa eccessivo realismo delle immagini".
Ora mi domando,cosa lo ha spinto a riaccenderla?

Buzz, credo sia una domanda retorica che hai fatto apposta, ai fini della retorica 8) . Sai benissimo che cosa lo ha spinto a riaccendere la "Playstation": il desiderio di emozione. Siamo uomini; sesso e violenza ci colpiscono molto, sono primordiali - alla fine in un modo o nell'altro, dentro di noi, li desideriamo spesso (quando tu distruggi un avversario a "Star Fleet Battles", talvolta provi piacere a disintegrarlo con una scarica di Plasma Torpedoes 😈 ... e la Strega del Deserto della mia ultima avventura di MERP, che uccide i suoi amanti in maniera molto dolce, con il sesso, ha riscosso moltissimo successo Wink

Vorrei anche dire che trovo i videogiochi (e i libri, e i film) giapponesi un po' troppo perversi, in certi punti. Hanno un modo di intendere le cose completamente diverso dal nostro, e forse è meglio che i ragazzi vengano a contatto completamente con la loro cultura solo dopo aver ricevuto un'istruzione su come interpretarla, altrimenti potresti rimanerne effettivamente colpito molto nel profondo.

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Novembre 11, 2006 - 12:50 pm

Tiercullus said:
Vorrei anche dire che trovo i videogiochi (e i libri, e i film) giapponesi un po' troppo perversi, in certi punti. Hanno un modo di intendere le cose completamente diverso dal nostro, e forse è meglio che i ragazzi vengano a contatto completamente con la loro cultura solo dopo aver ricevuto un'istruzione su come interpretarla, altrimenti potresti rimanerne effettivamente colpito molto nel profondo.

e si capisce da come inquadrano le pallavoliste durante i mondiali!

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5
Novembre 11, 2006 - 3:11 pm

Non ci arrivo,si possono far vedere seni e posteriori in televisione,anche durante un tg(e quant'altro basta accendere la tv su un qualsiasi canale privato prima delle 07:00)ma nn si può mettere in vendita un prodotto che contenga scene horror oppure a richiamo sessuale(ma nn si sono fatti scrupoli per fare D&D the Movie 👿 Doom Tomb Raider:?: ecc..)possibile che si debba subire in maniera così pesante l'ipocrisia puritana dell'America,è più facile vedere cadaveri con la testa esplosa che una scena di nudo,questo ovviamente nn traumatizza adolescenti (mi domando come mai Baywatch abbia avuto tanto successo,sicuramente per l'alto livello CULturale delle protagoniste).
Tra 15(20)anni la generazione successiva guarderà indietro e si farà delle sonore risate(mi domando se quando avevo io 6-7 anni siano apparsi articoli contro Mazinga Z e Goldrake,francamente ne dubito)ora nn dico che il bombardamento mediatico nn sia forte,ma con questa scusa si può far assolvere chiunque da qualunque crimine(es. infanzia difficile mi da il "diritto"di fare da grande quello che subivo da piccolo".

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6
Novembre 11, 2006 - 6:20 pm

Sotto accusa un altro videogioco, appena uscito, dove il tema è il bullismo tra coetanei: il protagonista si diletta a picchiare i suoi compagni di scuola e a farne di tutti i colori. E sempre dello stesso filone una serie dove per portare a termine una missione commissionata da un malavitoso è lecito tutto: uccidere, rubare, picchiare.

Dopo attente ricerche sono riuscito a trovare questo articolo: dal [Permesso negato per la visualizzazione di questo supporto multimediale]

Chi ha paura di Canis Canem?
La verità su Bully
Vi ricordate di Bully? Quel videogioco che aveva suscitato un mucchio di polemiche negli Stati Uniti perché, secondo i soliti bene informati, era un vero e proprio simulatore di bullismo. Anche in Italia si è sollevato un polverone, con il ministro dell'istruzione Fioroni a sventolare presunte recensioni del gioco e improvvisarsi consigliere natalizio, chiedendo ai genitori di non regalare ai figli un titolo del genere. Bene, scordatevi quel gioco. Per due semplici motivi: primo, Bully non esiste più. E' uscito in Italia, ed Europa, col titolo di Canis Canem Edit, ossia "Cane mangia cane". Secondo, Tgcom l'ha provato e ha scoperto che tutte, o quasi, le accuse erano pretestuose. Più che un simulatore di bullismo, siamo di fronte ad una commedia ambientata in una scuola. Non più violenta o dissacrante di un Porky's o di uno delle decine di film ambientati nei college americani.

Canis Canem Edit è un gioco complesso. Non solo perché i suoi creatori sono gli stessi della serie di Grand Theft Auto, da sempre una delle saghe che offre più possibilità ai videogiocatori, ma soprattutto per le tematiche trattate. Il protagonista si chiama Jimmy Hopkins ed è un ragazzo difficile. Cacciato da tutte le migliori scuole del paese, viene "depositato" dalla madre nella più dura: la Bullworth Academy. Abbandonato fuori dal cancello della scuola - la madre deve partire per la sua quarta luna di miele - dovrà fare i conti con un ambiente difficile, dai professori ai compagni. Imparerà a cavarsela, con le buone o con le cattive, e forse scoprirà che affetti e amici si possono trovare anche in un posto difficile.

Il giocatore si troverà da subito a fare i conti con complesse meccaniche sociali, tipiche delle scuole in generale e in particolare di quelle americane. E quindi una divisione rigida tra i nerd, i palestrati, i rozzi, i bulli e i fighetti. Ognuno, ovviamente, con le sue regole e le sue dinamiche, nonché un abbigliamento ben codificato. Jimmy, in realtà, è uno spirito libero. Non gli piace ricevere ordini da nessuno, ma non è un cattivo ragazzo. E soprattutto non è un bullo. E' vero: nel gioco è possibile vessare i compagni più deboli, fare a botte praticamente con tutti e combinare scherzi anche pesanti.

La libertà è assoluta, tipica dei giochi free roaming alla Grand Theft Auto. Ma Canis Canem Edit non premia questo genere di condotta. Aggredire chiunque e senza motivo provoca la reazione dei prefetti, che mantengono il servizio d'ordine all'interno della scuola. Si può poi provare a sfuggire, però il tutto risulta molto faticoso e anche un po' noioso. Il giocatore, quindi, non è stimolato a mantenere un atteggiamento da bullo. Anzi, aiutare i più deboli, fare amicizia con "gli sfigati" è molto più gratificante, sia da un punto di vista emotivo, sia da quello strettamente ludico, visto che le ricompense sono maggiori mantenendo una buona condotta piuttosto che una cattiva. Esemplari in questo senso sono le lezioni. Ogni giorno occorre frequentarne almeno due. Si può "marinare", scappando e dandosi ad altri compiti. Ma in realtà non conviene. E non tanto per la caccia all'uomo che si scatena se non vi trovano in classe, quanto per il fatto che andare a lezione fa partire minigiochi interessanti e divertenti, che migliorano, una volta completati, le abilità di Jimmy.

Sgomberato il campo dalle presunte accuse di "manipolare" la coscienza e la moralità di giovani videogiocatori, inducendoli in comportamenti antisociali, resta un ottimo gioco, forse uno dei migliori per una Playstation 2 avviata ormai verso il viale del tramonto. La storia è avvincente e i personaggi che si incontrano interessanti e problematici: dalla ragazza anoressica fino al ritardato mentale che viene aiutato proprio dal protagonista. Dai professori frustrati, fino al barbone che avrà come unico amico Jimmy. Varietà è la parola d'ordine. E così le missioni spaziano dall'uso della fionda alle corse in bicicletta o skateboard, dallo strisciare per recuperare oggetti particolari alle risse per aiutare qualche compagno in difficoltà.

Chi pensava che i pregiudizi verso le nuove forme d'arte nel 2006 fossero quasi azzerati, è accontentato. Canis Canem Edit ha fatto parlare molto di sè, quasi sempre a sproposito. Il ministro Fioroni, scommettiamo, non ha mai provato questo gioco, ma non ha mancato di dare i suoi consigli per gli acquisti. Stessa cosa ha fatto gran parte della stampa, soprattutto generalista, che si è scagliata in una crociata che puzza tanto di inutile caccia alle streghe. Almeno negli Usa il governatore di uno stato ha voluto provarlo prima di concedere il nulla osta per la commercializzazione. Si è messo sotto due giorni e poi ha scoperto, come noi, che in fondo Canis Canem Edit è solo un gioco. Non vuol lasciare insegnamenti morali, nè in un senso, nè nell'altro. Tra l'altro è anche vietato ai minori di 16 anni. Per non dire che è offensivo nei confronti dei ragazzi pensare che un videogioco, un film o un libro possano in qualche modo condizionare le loro coscienze. Se succede, non è colpa del videogioco, del film o del libro, ma forse di chi non ha saputo educarli a distinguere il bene e il male. O ha costretto dei giovani a cercare risposte dove non dovrebbero.

Gian Luca Rocco

CANIS CANEM EDIT
Piattaforma: Playstation 2
Genere: simulatore di vita scolastica
Prezzo: 59 euro
Avvertenze: Il gioco è vietato ai minori di anni 16. Non c'è una goccia di sangue in tutto il gioco e nessuno more o si fa male, neppure per finta

Ciao
Playmo

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7
Novembre 12, 2006 - 1:47 pm

mi domando se quando avevo io 6-7 anni siano apparsi articoli contro Mazinga Z e Goldrake,francamente ne dubito

C'erano, c'erano. Una campagna intera. Si potrebbe dire: "Ma poi sono rientrati, perché Goldrake e Mazinga ce li siamo visti lo stesso". Non proprio, perché dopo Goldrake, Mazinga e contemporanei ci sono stati anni di sole caprette e campionati di pallavolo con qualche bellissima eccezione.

Per non dire che è offensivo nei confronti dei ragazzi pensare che un videogioco, un film o un libro possano in qualche modo condizionare le loro coscienze. Se succede, non è colpa del videogioco, del film o del libro, ma forse di chi non ha saputo educarli a distinguere il bene e il male

E' un bell'articolo, mi piace molto. Forse non sono proprio al 100% d'accordo sul fatto che un film o un libro non possano influenzare ma sicuramente, se succede, la colpa è di chi non ha saputo educare (diciamo che molto spesso non ci ha neanche provato, vah). Di chi non ha provato neanche a spiegarti a vedere un film come un film e un libro come un libro, e a farti usare il tuo cervello e la tua sensibilità per valutare le cose.

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8
Novembre 12, 2006 - 1:53 pm

Almeno negli Usa il governatore di uno stato ha voluto provarlo prima di concedere il nulla osta per la commercializzazione. Si è messo sotto due giorni e poi ha scoperto, come noi, che in fondo Canis Canem Edit è solo un gioco

Anche questo è molto importante. Dare un giudizio critico su una cosa senza averla magari neanche vista è una cosa da evitare; molti parlano di crudezza nei videogiochi e di necessità di censurare le cose, ma in realtà non hanno visto o provato direttamente il gioco (o letto il libro, o visto il film) - si sono limitati, forse troppo in fretta, a leggere l'articolo del giornale

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9
Novembre 18, 2006 - 10:50 am

Già il fatto che basiate i vostri dubbi esistenziali su quello che dice il tg4 o panorama dovrebbe farvi compiere una lunga riflessione... Laugh
Che poi la ps2 abbia immagini troppo realistiche da far chiudere più volte la consolle è una battuta troppo forte per non essere presa in considerazione nella storia della satira...
🙄

Ci sarebbero da dire un mare di cose su queste questioni, tra falsi moralismi e realtà sociali che possono indurre alla sperimentazione pratica di certe esperienze aldilà del mero sfogo virtuale. Un discorso molto grande che meriterebbe approfondimenti troppo seriosi e professionali col paradosso che gli stessi professionisti, psicologi e medici, hanno a tutt'oggi correnti di pensiero scientifico completamente opposto.

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10
Novembre 18, 2006 - 11:07 am

Già il fatto che basiate i vostri dubbi esistenziali su quello che dice il tg4 o panorama dovrebbe farvi compiere una lunga riflessione...

Già il fatto che ti interessi scrivere qualcosa su questo argomento dimostra che la distanza tra noi non è poi tantissima.

Se non ti interessa non ti curar di noi ma guarda e passa

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11
Novembre 18, 2006 - 5:08 pm

Già il fatto che basiate i vostri dubbi esistenziali su quello che dice il tg4 o panorama dovrebbe farvi compiere una lunga riflessione...

Effettivamente non sono fonti alle quali far proprio riferimento. Ho sentito comunque, in questi giorni, che l'argomento è diventato "il bullismo" in generale perché un gruppo di 4 scalzacani si è esercitato nel "manhandling" con un disabile (scusate - "diversamente abile" - se no qualcuno si arrabbia perché ha connotazione offensiva - perché è vero, ciò che ha importanta è la parola non la sostanza).

Non intendo per niente buttare la croce addosso ai 4 scalzacani, la butterei piuttosto sulla schiena di chi per vent'anni si è disinteressato al fatto che l'educazione dei ragazzi stava scivolando drammaticamente verso il basso e continua a disinteressarsene (tanto che, da una recentissima indagine, sembra che la cosa più interessante per gli adolescenti siano nell'ordine i Reality Show e poi le baruffe fra i politici in TV - mi spaventerei di meno se fosse il sesso come negli anni 80 😕 )

Ma direi che, come di recente si fa purtroppo troppo spesso, si è passati da una discussione su un videogioco e poi sulla realtà e sul sociale, al piano politico - e quindi ad altri contesti e non al nostro.

Se non ti interessa non ti curar di noi ma guarda e passa

Buzz, un giorno mi spiegherai perché dopo aver detto cose spesso anche giuste assumi alla prima e minima occasione toni di confronto - cosa che interrompe di fatto la comunicazione.

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12
Novembre 18, 2006 - 6:57 pm

Già il fatto che basiate i vostri dubbi esistenziali su quello che dice il tg4 o panorama dovrebbe farvi compiere una lunga riflessione...

E perchè dovrei ignorare (e rispondere a tono) colui che dall'alto del suo scranno dorato a Rivendell giudica noi patetici mortali ,forse a te sta bene essere considerato :banned: 😀 (ma ho messo la faccina sorridente quindi posso offendere giusto ❗ 👿 )

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13
Novembre 18, 2006 - 7:56 pm

:banghead: ... Wink

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14
Novembre 18, 2006 - 8:32 pm

Non serve stare su nessuno scranno per dare degli spunti di riflessione alla portata di tutti. Peccato non riuscire a coglierli. Tiercullus ha detto in modo più preciso e forse meno (involontariamente) spavaldo quello che intendevo. Cerco di non prendere a dovere e oro colato i messaggi di chi fa informazione in perenne campagna elettorale. Immagino che la tua domanda retorica fosse mirata a creare una discussione costruttiva, volevo solo controbattere con un nuovo elemento di riflessione.
Mi sbagliavo a volere stimolare maggiormente le opinioni in maniera ironica, evidentemente quelle distanze che intendi tra di noi ci sono, eccome. Anche e solo perchè per l'appunto non guardo il tg4. Che non significa per forza che nessuno sia migliore dell'altro. Non mi permetterei mai.

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