Considerata l'eccezionalità e la pericolosità della situazione dopo il risveglio dello Spettro Numénoreano nella città abbandonata sita nel cuore della valle del Popolo Che Non Sogna, siccome l'avventura "Volpe di Seta" è ormai finita e siamo già ne "Il Popolo del Drago", uno strappo alle regole e ... attribuzione dei punti esperienza anche in un momento nel quale i personaggi non potrebbero normalmente passare di livello!
[COLOR=#0d1e3e][SIZE=5][COLOR=darkred]PUNTI ESPERIENZA[/SIZE] [/COLOR][/COLOR]
[COLOR=#0d1e3e][SIZE=3][COLOR=navy]"VOLPE DI SETA"[/SIZE]
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Autunno dell'anno 75 della Quarta Era, a Morija, nell'Est di Arda.
PUNTI ESPERIENZA:
- ARAKHON , 5.750 più 1.050 punti bonus di gruppo. 500 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via terra, 1 punto ogni miglio). 150 bonus specifico. TOTALE 7.450
- ENDER , 1.500 più 1.050 punti bonus di gruppo. 500 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via terra, 1 punto ogni miglio). Nessun bonus specifico. TOTALE 3.050
- KHALID , 8.115 più 1.050 punti bonus di gruppo. 500 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via terra, 1 punto ogni miglio). Nessun bonus specifico. TOTALE 9.665
- MU'HAD , 4.250 più 1.050 punti bonus di gruppo. 500 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via terra, 1 punto ogni miglio). 150 bonus specifico. TOTALE 5.950
- SURI , 3.050 più 600 punti bonus gruppo. 500 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via terra, 1 punto ogni miglio). 350 bonus specifico. TOTALE 4.500
Ender è fuori avventura, per il momento, a seguito degli eventi al castello di Iejasu; Ciryaher non è più con la "Compagnia della Luna", e al loro posto sono arrivati
- TZU , allievo di "Volpe di Seta" stesso, 3.960 più 600 punti bonus gruppo. 100 punti Travel (viaggio in zone sconosciute, via terra, 1 punto ogni miglio). Nessun bonus specifico. 4.660, diviso per tre (già di terzo livello), TOTALE 1550
- DAOUD , appena entrato a far parte della "Compagnia della Luna", riceve comunque un bonus di 1.500 punti per aver impersonato Khalid.
[SIZE=4]LACRIME, CENERE E STRACCI[/SIZE]
Al castello di Iejasu, Arakhon riprende completamente conoscenza e padronanza di sé; ogni giorno e ogni notte ha accanto una delle "nijen", misteriose maghe e guaritrici, e comprende che la sua salvezza è dipesa da loro. Le "nijen" portano abiti quasi identici e nascondono il viso dietro un pesante trucco, come una maschera bianca; Arakhon non riesce quindi a comprendere se la donna che si ritrova continuamente accanto sia sempre la stessa o se si tratti di più d'una.
Ciryaher e gli altri, nel frattempo, si sono ambientati ed hanno ottenuto abiti, comodo alloggio e alcune concessioni da Iejasu, che viene presentato loro come signore feudale molto potente e generoso; a Ciryaher viene persino concesso di studiare, mentre Khalid e Lal passeggiano assieme nei giardini, e Tuija può esaminare e impugnare le armi dei soldati. Trascorrono diversi giorni. Ciryaher scopre molte cose su Morija, su Alatar che identifica ormai con certezza come il loro nemico, come il 'Maestro', e sul 'Potere' - che sembra un delicato gioco d'equilibri tra le maghe "shenjin" e le maghe "nijen", nel quale le prime sono il 'potere bianco', le altre il 'potere nero' senza tuttavia che il nero rappresenti malvagità - e incontra Iejasu stesso, fra i pochi a parlare la lingua dell'Ovest.
Mentre Muhad, Egaewe e Nuth vengono condotti in lunghi e oziosi giri per le campagne attorno a Ra-Morij, che hanno l'evidente scopo di rallentare con scuse piuttosto banali il loro arrivo alla capitale, Suri incontra la Shenjin Lim e, in una notte, viene liberato dalla stessa dalla maledizione oscura che l'aveva colpito quando era caduto prigioniero di Ba. Si vede, come in un terribile incubo, appeso sopra una fiamma che si avvicina sempre di più e lo brucia, ma la sua volontà è forte e Lim lo guarisce prendendo la maledizione e la sete di Suri di nutrirsi di anime sopra sé stessa e soffocandola poi il Potere. Suri si sente di nuovo forte. Trascorre anch'egli diversi giorni al palazzo della regina Rugia, in compagnia di Quingwen - una compagnia a volte molto piacevole, a volte impossibile da sopportare (la donna è pedante e lo tratta spesso come un bambino ignorante delle più semplici usanze di Morija, e non smette mai di chiamarlo "servo di Arakhon"!), ma sempre affascinante.
Ciryaher, dopo aver trascorso molto tempo con Tuija e aver sviluppato una forte intimità con lei, racconta anche ad Arakhon delle sue scoperte; Arakhon vorrebbe andar via il prima possibile dal castello, l'istinto e ciò che ha letto nelle lettere di Ar-Venie lo chiamano con urgenza a Ny Chennacatt per ritrovare Tara (o almeno così spera), eppure sa che è importante anche incontrare la regina Rugia. Ciryaher ed Arakhon decidono di chiedere a Iejasu il permesso di recarsi da Rugia il prima possibile, una volta incontrata Rugia, con la Daracil che certamente ormai è arrivata a Ra-Morij, faranno poi subito rotta a ovest. Un primo incontro di Ciryaher con Iejasu non dà gli esiti sperati, il signore del castello non sembra intenzionato a lasciarli partire per Ra-Morij; Ciryaher tenta quindi di spingere Iejasu ad incontrare Rugia stessa sfruttando cose che ha appreso sulla tradizione di Morija e sulle profezie. Le cose sembrano andar bene e Iejasu promette un secondo incontro, ma uno strano messaggio, recapitato da qualcuno che non riescono a identificare e recante come firma degli ideogrammi di Morija, li avverte che sono in grave pericolo e che devono lasciare subito il castello - troveranno una mappa nel giardino dei ciliegi, così c'è scritto, devono fuggire immediatamente!
Tuija non si fida del messaggio, ha paura; il dubbio serpeggia, ma alla fine Arakhon decide di seguire il suggerimento contenuto nel messaggio, e il gruppo, trovata la mappa nel posto indicato, raggiunge una breccia nelle mura del castello e fugge. E' una trappola: davanti a loro dei misteriosi assassini vestiti di nero uccidono una donna e poi combattono con le guardie del castello uccidendo anche alcune di esse. Ciryaher rimane indietro, viene preso prigioniero e impiccato dai servi di Jaichim, capo delle spie di Iejasu, solo per essere salvato all'ultimo istante da Iejasu stesso. Tuija scappa con Arakhon, Khalid e Lal, ma chiede ad Arakhon di poter tornare indietro quando si accorge che Ciryaher non è con loro. Ender si perde nel bosco, rimanendo nella zona del castello, sentendo un dialogo fra alcune figure che non riesce a vedere e che sembrano essere coinvolte in ciò che è accaduto, trascorrendo la notte all'addiaccio e incontrando poi Tuija il giorno seguente. Mentre Ender convince la riluttante Tuija a ritornare all'interno del castello stesso venendo scoperto e sopraffatto dai guerrieri di Iejasu in uno scontro nel quale la ragazza viene colpita da una freccia al fianco e rimane seriamente ferita, Arakhon raggiunge assieme a Lal e Khalid un villaggio di contadini - è uno dei contadini a portarli in salvo e a nasconderli dopo che sono stati scoperti dai loro inseguitori, i "Guerrieri del Drago" - ed è Tzu, giovane allievo del contadino, a ritrovare Tuija, caduta stremata nella cantina di una piccola casa e scoperta da dei bambini. Tzu riporta Tuija da Arakhon; il contadino, nel frattempo, legge il messaggio, mostratogli da Arakhon stesso: è firmato 'Volpe di Seta', e il contadino afferma che il messaggio è falso e che al 'Principe del Drago' Arakhon è stata veramente tesa una trappola mortale, perché egli stesso, che si presenta come Zu, è il vero 'Volpe di Seta', brigante famigerato che in realtà combatte per il popolo e per gli affamati. Il messaggio è stato preparato ad arte, e molto bene, per incolpare lui dell'assassinio di Arakhon e dei suoi compagni - sono però riusciti a fuggire, sventando il piano del misterioso traditore.
Arakhon e i suoi compagni trascorrono alcuni giorni nel villaggio di Tzu. Tuija è ferita, e deve riposare; 'Volpe di Seta' ha accettato di portare un messaggio di Arakhon alla regina Rugia, che conosce, nonostante questo sia per lui molto rischioso. Crede nelle profezie e nel 'Principe del Drago'. Con il trascorrere dei giorni, Arakhon si sente male; Lal e Khalid capiscono che la sua salute peggiora rapidamente se la Nijen Huang, che hanno rapito al castello e portato con loro, non usa il Potere su Arakhon. Arakhon non vorrebbe usare su Huang la violenza, ma Lal non vede altro modo. La minacciano, e Huang, spaventata, guarisce Arakhon.
A Ra-Morij, dopo aver trascorso altri giorni assieme a Quingwen e impegnato negli affari della famiglia Esher, Suri è convocato dalla regina Rugia che gli comunica che Muhad, Egaewe e la Shenjin Nuth sono stati ritrovati, e gli affida il compito prima di accompagnare re Naerus e i suoi soldati nella sortita preparata per liberarli dagli uomini di Iejasu che li scortano, e poi di ritrovare Arakhon, il 'Principe del Drago', e di portarlo da lei. Suri raggiunge Naerus, e la liberazione è fulminea: le Guardie del Drago hanno rapidamente ragione degli avversari; Naerus ritorna poi nella capitale, lasciando il capitano Hao e le Guardie del Drago con lui - d'ora in poi seguiranno Suri stesso, per volere di Rugia. Suri li conduce verso ovest, verso il castello di Iejasu: Nuth ed Egaewe hanno infatti la certezza che Ciryaher sia ancora sulle montagne - se Ciryaher è con Iejasu, è probabile che lo siano anche Arakhon e gli altri. Muhad decide di accompagnare Suri. Egaewe vorrebbe seguire Naerus nella capitale e incontrare Rugia, ma Suri la forza a seguirlo, e lei acconsente. Nuth non può fare altro che partire con loro, unica Shenjin, considerato il suo dovere di servire la regina e assistere il Drago. Durante il viaggio Suri elabora l'idea di chiedere a Iejasu di incontrare Rugia; non può saperlo, ma il destino sta muovendo le cose proprio in questo senso, in quanto Ciryaher ha tentato di fare la stessa cosa. Le Guardie del Drago di Suri e i soldati di Iejasu, condotti da Yasemi, si fronteggiano nella vallata di Yanti - dall'alto di una collina, Arakhon e i suoi compagni, che hanno visto i soldati, stanno ad osservare. Il giovane Tzu manda il suo falco addestrato verso Quingwen, per avvertirla della loro presenza: una Nijen che viaggia con Yasemi se ne accorge e Yasemi manda degli esploratori armati verso Arakhon. Suri, poco prima che la situazione precipiti, dà alle Guardie del Drago l'ordine di attaccare: è la scintilla che fa scoppiare la guerra fra Iejasu e Rugia - una guerra da molti già considerata inevitabile. La Nijen Huang fugge dal villaggio dopo aver ferito Lal e Tuija; Arakhon e le Guardie del Drago vincono rapidamente, e ripartono subito verso est, ma il giovane Tzu assiste impotente alla distruzione da parte degli uomini di Yasemi del villaggio che aveva giurato di proteggere.
Mentre fanno sosta a due giorni di distanza da Ra-Morij, Suri e Arakhon notano di essere seguiti; un gruppo di uomini armati sta procedendo dietro a loro, e Ciryaher sembra essere loro prigioniero. Non capiscono che cosa possa essere successo, ma Suri decide di tentare di avvicinarsi; in quella stessa notte, Hao porta le sue guardie in esplorazione sul fiume in piena, e Nuth lo segue. Tuija sta morendo; Khalid è costretto ad utilizzare quelle poche conoscenze di arte medica che ha per operarla ed estrarre la punta di freccia che porta ancora nel fianco. Egaewe lo aiuta con il suo potere di guarigione, Muhad e Lal lo assistono: Tuija sopravvive. Poche miglia più a monte, Suri ritrova Ciryaher - è un incontro strano, gli uomini che lo accompagnano non lo stanno tenendo prigioniero ma, secondo lui, scortando su mandato di Iejasu. Poche miglia più a valle, Nuth tradisce la fiducia di Hao e raggiungerebbe Ra-Morij di nascosto se non si imbattesse in Zu 'Volpe di Seta', che ha conosciuto da ragazzo e che era suo amico. Zu, che si era avvicinato alla capitale, incuriosito dalla vista della Shenjin e di Hao ha deciso di seguirli; affronta Hao e lo sconfigge, senza ucciderlo, e poi segue la donna su una diga. Dopo un lungo colloquio con lui, nel corso del quale ammette di aver cospirato contro Rugia e di aver fatto ben più - di averla tradita e in pratica organizzato il suo assassinio - Nuth si uccide gettandosi nelle acque del fiume in piena. Zu tenta di raggiungere la capitale ma la trova già circondata dai Chya di Yasemi; anche Hao resosi conto della situazione ha cercato di raggiungere Ra-Morij anziché tornare da Arakhon e di salvare la regina, ma ha dovuto rinunciare.
Al campo, Ciryaher, che nasconde la gola con una sciarpa di seta, comunica ad Arakhon, Suri e Muhad che Iejasu ha accettato di incontrare Rugia ma insiste per farlo seguendo un 'protocollo' stabilito dallo stesso Iejasu, una modalità che i suoi compagni non capiscono, e della quale non sono molto convinti. Ciryaher è comunque loro amico, ha condiviso tutto con loro e in particolare con Khalid e Tuija fin da Same; Arakhon accetta di accompagnarlo ad un castelletto che Iejasu possiede nella parte interna della capitale del regno. Raggiungono quindi Ra-Morij, dove vengono accolti dalla folla che rende loro omaggio, e si recano al castelletto in attesa della chiamata di Rugia. Suri e Quingwen li precedono; Suri è testimone della rabbia di Rugia nei confronti della giovane Quingwen, e viene congedato dalla regina con freddezza. Lascia Quingwen assieme a Rugia e si allontana. E finalmente Arakhon, accompagnato dagli altri della 'Compagnia della Luna' ma non da Muhad che rimane con Tuija al castelletto, si reca dalla regina di Morija. L'udienza si trasforma in un incubo: anziché Guardie del Drago loro fedeli, gli uomini che li scortano fin nella sala del trono si rivelano sicari di Jaichim. Ciryaher li tradisce utilizzando delle ampolle piene di liquido che liberano dei vapori studiati per far perdere conoscenza, e Chinua, fratello di Rugia, la uccide pugnalandola alla schiena. Arakhon e Khalid, che un attimo prima ha percepito, in maniera sovrannaturale, il pericolo, assistono impotenti alla morte di Rugia e a quella di Lim, e poi perdono i sensi mentre Ciryaher mormora loro: 'Alcuni giuramenti sono più forti di altri'. Quando si risvegliano, non c'è che Quingwen: la ragazza li scongiura di seguirli, e assieme si precipitano, attraverso un passaggio segreto, nei sotterranei del palazzo dove trovano una porta che solo la regina è in grado di aprire - la regina, e il 'Principe del Drago' Arakhon, che riconosce nei motivi scolpiti sulla soglia di pietra una delle foglie dell'Albero Bianco di Numénor, e riesce, magicamente, a comandare l'apertura della porta stessa.
Al castelletto, Muhad si rende conto che qualcosa non va. Gli uomini di Iejasu si schierano ed escono in armi in città; da molte parti, vede delle colonne di fumo che indicano incendi. Tuija, ancora molto debole, si alza; Muhad le raccomanda di nascondersi, ed esce in città, nel tentativo di raggiungere il porto e la 'Daracil'. Fortunosamente Muhad supera le poche guardie rimaste, che nella concitazione del momento non prestano attenzione a chi esce; non riesce a raggiungere il castello di Rugia, in quanto le guardie della cittadella interna hanno bloccato gli accessi, ma ritrova Barak, il nostromo della 'Daracil' stessa, e assieme a lui si reca alla nave. Mentre stanno discutendo sul da farsi e preparando gli uomini dell'equipaggio, un notabile di Ra-Morij, Rengfen, chiede di salire a bordo, annunciando di stare scortando un principe dell'Harad che vuole parlare con Arakhon: si tratta di Daoud, fratello di Lal e figlio di Mutamin, giunto da pochi giorni a Ra-Morij in cerca della sorella. Rengfen è il padre di Quingwen, e, preoccupato, sprona Muhad e Daoud a prendere una decisione ed a tentare di entrare nel castello di Rugia; Muhad decide di attaccare per primo il castelletto di Iejasu, vi penetra con facilità e salva appena in tempo Tuija da un Vampiro di Morgoth apparso dall'oscurità.
Quingwen ed Arakhon, con Egaewe, Suri, Tzu e Khalid, sono ora in quello che Quingwen chiama 'la Fonte'. Non si tratta della vera 'Fonte', nascosta sotto il basamento di quella stanza sotterranea, ma di una sala dalla quale si dipartono nove corridoi ciascuno chiuso da una delle porte di pietra con la Foglia. Arakhon può aprirne tre: conducono in luoghi lontani, su una montagna impervia, dentro ad una foresta verde e rigogliosa, e in terre vicine ad un vulcano. Al centro della stanza vi è una fontana: dopo averla studiata e dopo aver parlato con Quingwen, Egaewe sembra capire che cosa deve fare, si spoglia e s'immerge nuda nell'acqua, scomparendo sotto la superficie. Quando ritorna, comunica ad Arakhon che una scala a chiocciola permette di scendere - ma solo chi è puro, chi è del 'sangue' può scendere. Arakhon prova e riesce; Suri, che vuole seguirli, viene rifiutato dall'acqua e spinto fuori. Arakhon ed Egaewe, quindi, scompaiono, e mentre attendono Khalid e i suoi compagni sentono dei forti colpi, e poi uno schianto: un Vampiro di Morgoth ha distrutto la porta in pietra e si avventa su di loro. Quingwen non riesce a fermarlo; Khalid e i suoi compagni muoiono, uccisi da quel terribile avversario.
Nella Fonte, che hanno raggiunto, Egaewe ed Arakhon sentono la morte dei loro amici. Arakhon capisce che sta vedendo i 'fili' delle loro vite, e che può tagliare, nel Disegno - che percepisce chiaramente - il 'filo' del Vampiro. Con il potere di Egaewe, che si dona a lui cancellandosi dal Disegno, Arakhon salva i suoi compagni. Prima di andarsene, distrugge una pianta che rappresenta simbolicamente la Fonte - distrugge quindi la Fonte, come nelle profezie. Quando ritorna, scopre che nessuno di loro ricorda più Egaewe Sadnaril; il suo ricordo svanisce rapidamente. Ciò che era accaduto non è mai successo ... o meglio, il Disegno viene riscritto da un certo punto in poi, il punto in cui Arakhon ha potuto arrivare andando indietro (di più? Arakhon ha dei dubbi, non sa fino a dove sia arrivata Egaewe, poco prima di sacrificarsi aveva mormorato qualcosa, aveva detto di aver 'capito il suo posto ...' 'gli errori del passato' ...), e poco dopo il Vampiro li attacca di nuovo nella sala del trono, ma questa volta Arakhon è vittorioso anche se Rengfen, che li ha raggiunti, rimane ferito. Ciò che Arakhon non dice ai suoi compagni è di averli trovati ... cambiati; quando ha tagliato il 'filo', Arakhon ha tagliato anche alcuni anni della loro vita. Lal, ora, ha più di quarant'anni, ma non lo sa - sono trascorsi in un attimo, e per lei, come per gli altri a cui è accaduto, tutto è naturale così come lo vede e percepisce.
La 'Compagnia della Luna' riposa nel castello di Rugia, mentre in città infuria la guerra civile. Arakhon incontra i ministri di Rugia sopravvissuti, e ritrova Hao e Zu, che sono riusciti a raggiungere la cittadella. Le Shenjin sono morte; le Nijen rimaste sono impazzite o morte anch'esse, e dai templi e dalla Fonte, nel momento in cui Arakhon l'ha distrutta, sono emerse creature terribili che portano morte e distruzione in città.
Le profezie si sono avverate; gli Eroi hanno portato cenere e stracci, e Morija è caduta. Non c'è speranza di sopravvivenza - e una ulteriore minaccia è rappresentata da Umar Dwalat, un condottiero Mumakano giunto con molte navi, che ha messo un blocco al porto e che cerca di piegare la loro resistenza proponendo a Quingwen di abbandonare Arakhon al suo destino - cosa che lei rifiuta recisamente di fare.
Rugia è morta senza lasciare figli e i ministri vogliono eleggere Quingwen regina. Dopo molte insistenze, Quingwen accetta, ma solo dopo aver promesso ad Arakhon di seguirlo 'fino alla fine della storia' - ritornerà a Morija per sottostare ai suoi doveri solo in quel momento. Quingwen, dopo aver deciso di mandare a chiamare Naerus, probabilmente sopravvissuto, per affidargli il titolo di reggente fino al suo ritorno giura di fronte alla Dea Madre, con Arakhon 'Principe del Drago' di fronte a lei a ordinarla regina e Suri alla sua destra ad accompagnarla assieme al padre. I ministri di Rugia - ora ministri di Quingwen - insistono affinché Arakhon 'si rechi sulle montagne a risvegliare i Draghi' prima che le forze di Yasemi e Jaichim risultino vittoriose; è una vecchia leggenda, ma molte leggende si sono rivelate come verità da quando Arakhon è giunto da ovest, e Quingwen suggerisce di tentare. Se Arakhon dovesse apparire con i Draghi sul cielo di Ra-Morij, la guerra s'interromperebbe immediatamente, e tutti i signori di Morija giurerebbero allora fedeltà alla regina stessa e ad Arakhon. Arakhon accetta.
Occorre, ora, uscire da Ra-Morij - 'Volpe di Seta' ha un'idea, e li conduce attraverso le vie d'acqua segrete della città. Nei giorni passati, Zu ha rivelato loro di esser stato generale al servizio di Rugia, e di esser stato poi da lei allontanato, anche se non ne vuole parlare e i compagni non sanno perché. Mentre Muhad rimane come ambasciatore, Tuija, che non si è ancora ripresa, insiste per accompagnarli, affermando di 'essersi fatta più male cadendo dal letto' - vuole la verità su Ciryaher, non può accettare il fatto che il menestrello li abbia traditi. Arakhon sa anche che dovrà affrontare il falso 'Principe del Drago', che si era schierato con Iejasu (o con Jaichim? Arakhon dubita che Iejasu sia un uomo malvagio). Khalid sa invece che dovrà morire 'sconfiggendo il Dio Sole' - così, perlomeno, recita la leggenda che Lal gli ripete continuamente.
Sono nove i compagni che lasciano Ra-Morij per risvegliare i Dragh: Arakhon e Tuija, Khalid e Lal, Quingwen e Suri, 'Volpe di Seta' e Tzu, e Daoud, fratello di Lal.
La 'Compagnia della Luna' va a nordest.
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