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Parlarvi in questo modo mi costa molto, e costa molto anche a voi. La distanza è grande; solo poco tempo fa non avrei creduto di poterlo fare. Ma io sono al sicuro, posso riposare. Voi siete debole; non dovete affaticarvi.
Non pensate a me. Il dolore è passato. Che cosa potete dirmi?
Poco. Gli scritti che abbiamo portato fin qui sono frammentari. Ho lavorato tanto, ho tradotto con grande fatica, ma non sono coerenti. Con l’aiuto di Khalid potrei forse capirne ancora una parte, ma non sarebbe sufficiente. Da soli, non rivelano la natura del nostro nemico.
Non c’è rimasto altro. E’ stato bruciato tutto, e se avessi saputo, non vi avrei concesso di portarli con voi. Troppo rischioso.
E’ stato importante farlo, invece. Non avete idea, ma presto... Non si deve pensare che l’Elfo e l’Uomo siano stati i primi padroni di Arda, e non saranno gli ultimi. Né siamo, noi poveri impasti di carne e anima, i soli a calcarne la polvere. Ci furono veramente degli Antichi. In loro, passato, presente e futuro coesistono, e dimorano in luoghi nascosti, o attraversano le nostre vite, da noi non visti. Ve ne avevo parlato.
Ho sbagliato a concedervi la mia fiducia. Avete trascinato la mia esistenza in un incubo.
Era già iniziato. Io sono arrivato dopo e avrei preferito rimanermene a casa mia. E la vostra vita non è stata trascinata nell’incubo ne’ più ne’ meno di quanto lo sia stato io. Vi dissi che non desideravo essere coinvolto nei vostri destini, ma solo lasciato in pace; avete insistito.
Potete dunque andare più a fondo? Potete comprendere che cosa sta succedendo, dove il nemico si muoverà, dove questi Antichi appariranno? Che cosa possiamo fare?
Esistono dei mezzi per capire dove Essi hanno calcato i campi della Terra e dove ancora li calcheranno, e perché nessuno può contemplarli mentre camminano. Delle arti per vederli, per spiarli. Da alcuni segni, gli uomini possono talvolta sapere che Essi sono vicini, ma il loro vero sembiante nessuno conosce, eccetto nelle fattezze di coloro che Essi hanno generato fra il genere umano; e di questi ultimi ve ne sono di molte sorte, assai diverse nell’aspetto: dalla più rassomigliante immagine dell’uomo, a quella invisibile forma priva di sostanza che è Loro.
State diventando contorto. Non riesco a capire ciò che volete dirmi, e la vostra voce è lontana.
Imrazor aveva trovato la Chiave; forse resa fisica dalla sua stessa volontà e immaginazione, perché la Chiave di per se stessa non ha forma. Io credo che Imrazor abbia dentro di lui del potere e inconsciamente sia stato usato dai servi di quelle entità, coloro che hanno cercato a Vaisala i segreti di Intillamon, o Shakor come lo conoscete voi, e adesso ci inseguono. Quindi anche se l'avete gettata via, non avete eliminato la causa, ma solo l'effetto. La Chiave apre la Soglia. Occorre capire e sconfiggere il Guardiano o indurlo a lasciar passare chi vuole entrare.
Quale Soglia? Chi sono gli Antichi?
Non lo so. E i mezzi per scoprirlo non li ho. Non riesco a vedere chiaramente; il mio destino non era questo, non ne ho la forza. Sto solo giocando con gli incantesimi della Grande Razza, quei pochi che Shakor aveva capito. Le voci degli Antichi mormorano nel vento, la terra rimbomba della loro consapevolezza all’orecchio di chi sa ascoltare. Possono piegare foreste e abbattere città. Io non ho questa sapienza, non posso vederli o parlare con loro, né intendo osare così tanto, ma forse l’unico modo per vedere il nostro nemico è rischiare e scoprirlo. Perché se egli cerca gli Antichi, gli Antichi cercheranno lui e noi potremo vedere il suo volto.
I loro servi sono venuti nella mia casa.
Non ne sono sorpreso. Come un’abominazione, voi li conoscerete, perché ormai vi sono vicini. La Loro mano è sulla vostra gola, e tuttavia non li vedete. La Loro dimora è la vostra stessa ormai. Così era accaduto a Vaisala. Dobbiamo, forse, osare; l’uomo regna oggi dove Essi regnarono un tempo. Ma se il re dell’Ovest, la Gemma Elfica, non potrà portare a compimento ciò che il Mezzuomo ha iniziato, presto... non nella nostra vita, certo, ma presto... essi regneranno dove l’Uomo oggi regna e si opporranno a lui. Dopo l’estate è inverno, e dopo inverno estate. Essi hanno atteso, imperturbabili e potenti, perché qui Essi torneranno a regnare.
Fate ciò che potete. Proteggete voi stesso e gli altri, e cercate, cercate ancora. Ma state attento. Non rischiate oltre ciò che vi sembra lecito, e non rimanete da solo.
Non lo farei mai. Non desidero la gloria, né una morte eroica. Ho in mente anzi di vivere un bel po' d'anni. Non potremo più parlarci, credo, se non in presenza di un grave motivo; presto andremo nell'interno, e saremo troppo vicini al cuore dell'Ombra per osare ancora.
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