Man mano che la campagna "Gli Altri Dei" si sviluppa (siamo ora in piena terza parte), le trame si delineano e i misteri si rivelano, come di consueto i giocatori si trovano sempre più coinvolti nella vicende e nella vita di molti personaggi non giocanti. Condividono i loro drammi, le gioie e la quotidianità delle cose; penso alla coraggiosa, avventata Tuija, spinta nel lontano Harad dalla sua amicizia per Khalid, ai dubbi e alle paure di Ciryaher, ad Ar-Venie divisa fra l'amore per la sua città e la passione per Imrazor, ad Artagora e Arakhon, al gentile Suri ...
I protagonisti di molti dei capitoli de "Gli Altri Dei" sono i Numénorean, ed è giusto quindi che, con i loro dubbi e le loro contraddizioni, dominino la scena. Mi sono reso conto però di aver forse erroneamente dato l'impressione che le Sette Terre dei Valdacli, e più in generale tutta la parte meridionale del continente, siano dominio incontrastato dei lontani discendenti di Elros, e che gli stessi siano in maggioranza.
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Paraphion e Indur: i Numénorean
Ebbene, non è così.
Se è vero che il predominio nella politica e nelle armi, nelle terre in cui si svolge la nostra storia, è solitamente dei Numénorean (in maniera non esclusiva, comunque), grazie alla loro longevità e alla loro cultura, essi, venuti da lontano, non costituiscono che la minoranza della popolazione. Altri sono i popoli delle Sette Terre ad essere più numerosi e in crescita, e nel loro sangue quello dei Numénorean si va via via stemperando; Ar-Venie e Arakhon stessi non sono Numénorean di sangue puro, sicuramente non lo era Ahnta Faris, e non lo sono Ardic ed Ender.
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Intillamon, Arakhon, Imrazor: Numénorean, ma non di sangue puro
Gli abitanti principali delle terre di Elorna, Hyarn e Miredor (il centro dei Domini) sono gli Adena. Spigolosi nei tratti ma sensuali, esili ma forti, scuri di carnagione, i longevi Adena discendono da antiche popolazioni del Profondo Harad e quindi dai progenitori degli attuali Sudroni. Gli Adena sono una popolazione tradizionalmente matriarcale e monogama, nella quale il ruolo della donna è centrale.
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Umbin Swe e Yasini Faris: gli Adena
Fuori dalle città, nei territori aperti, nel Pel e nelle zone settentrionali la popolazione è principalmente di etnia Seder. Le leggende narrano che i Seder fossero una delle "tribù selvagge" venute dal centro del continente, da oltre i deserti, ma gli studiosi di Hathor ritengono più probabile che essi siano giunti dalle terre di Dushera, e che siano strettamente imparentati ai Kiran. I Seder sono divisi in due tribù, i Cubuwa e i Casu-Sadu, e le due tribù a loro volta sono suddivise in sette clan ciascuno dei quali guidato da un Macu, "Grande Guerriero"; per tradizione i sette clan sono sempre in forte competizione, e quindi i Seder non sono un popolo unito. Ar-Venie ha sentito più di una voce mormorare che il padre di Ahnta Faris, la sua sorellastra, fosse in realtà Macu Ulcathur, un uomo forte e feroce, ucciso in uno scontro fra rivali.
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Adin Angavu e Ahnta Faris: i Seder
I Seder sono una razza seminomadica dalla pelle molto scura; sia gli uomini che le donne sono alti quanto i Numénorean, e robusti. Pochi Seder accettano di vivere in città, e quando lo fanno sono spesso mossi dalla necessità di rimanere in contatto con i Numénorean per la politica e il commercio.
Le città dei Valdacli e la parte meridionale dei Domini sono abitate in maggior parte dai Drel che, similmente agli Adena, discendono da tribù che parlavano l'Apisaico e che si sono spostate dall'interno dell'Harad verso ovest, fino alle coste, probabilmente nel corso della Seconda Era e spinti da popoli più aggressivi. I Drel entrarono in contatto, in quel periodo, con gli Elfi dei boschi e con i primi coloni Numénorean, dai quali furono fortemente influenzati; abbandonate le loro antiche tradizioni, si integrarono quasi completamente con loro accettando la via degli uomini venuti dall'Ovest.
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Cuduma, Jampe ed Eldoth: i Drel
I Drel, di carnagione olivastra, talvolta chiara, mantengono la tradizione monogama degli Adena, ma meno rigidamente, ed hanno da lungo tempo abbandonato la struttura matriarcale per uniformarsi a quella patriarcale dei Numénorean. Le loro famiglie sono miste e solitamente molto numerose; la loro società, turbolenta e priva d'unione politica, è divisa in tre caste - gli schiavi (prigionieri di guerra, debitori o figli di schiavi), i pescatori e i contadini, e i mercanti e guerrieri. Gli appartenenti a caste diverse rimangono separati per tutta la loro vita, quasi senza eccezione, e anche la semplice amicizia fra appartenenti a caste diverse non è vista con favore. I Drel costituiscono il grosso dell'esercito Valdaclo, integrato molto spesso da mercenari del Pel o cavalleria Tuladana.
Il quarto gruppo etnico delle Sette Terre è quello del Pel, ovvero della regione più a sud e a oriente. I Pel, apysani d'origine, si mossero assieme ai Drel verso ovest e l'incontro con i Numénorean forgiò la loro cultura; Arpel, la loro città più grande, fu fondata sul sito di un porto fatto costruire da Tar-Ciryatan. Fisicamente sono molto simili ai Drel, ma molto più frequentemente rispetto a loro hanno carnagione chiara.
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Eadur e Tarfil: le genti del Pél
I due popoli si distinguono spesso solo per l'usanza della gente del Pel di tatuarsi il corpo e per aver mantenuto la tradizione matriarcale: dopo il matrimonio, gli uomini si trasferiscono nella casa delle spose, e le sacerdotesse costituiscono il gradino più alto della scala sociale. La struttura a caste è stata da loro abbandonata, e gli schiavi possono comperare la loro libertà. I Pel costituiscono l'unità d'elite dell'esercito dei Valdacli; combattono in gruppi piccoli e flessibili armati con picca e scudo, abilissimi nella manovra e addestrati nella tradizione di Numénor.
Dell'ultimo popolo che risiedeva nelle Sette Terre, nel primo secolo della Quarta Era, si possono dire poche cose: gli elfi Fuina, o Avari, che vivevano nelle grandi foreste del Valagalen e nei boschi sulle colline tenendosi distanti dagli Edain ed evitando il più possibile ogni contatto con i figli mortali di Eru se non nei tempi di necessità, furono massacrati dai Valdacli fra il 3000 e il 3015 della Terza Era. Il primo a cadere, vittima di una congiura e assassinato nella casa di Araphor, fu il loro re Terilaen; saggio e grande diplomatico, fu tradito dalla sua fiducia nell'idea di una grande alleanza fra i Valdacli e gli Elfi contro Sauron e i suoi Nazgul. Le motivazioni dell'odio che Seregul e Arthrazoc scatenarono contro i Fuina e gli Eldar della corte di Ardor non sono facilmente riconducibili al timore nei confronti di Ardana e del suo popolo; c'è chi ha ipotizzato che alcuni dei signori Valdacli che mossero contro gli Elfi fossero a loro volta stati ingannati da emissari di Sauron, e chi ha pensato ad un puro desiderio di conquista, ma le vere motivazioni di Seregul rimangono un mistero.
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gli Avari
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