Può essere accattivante raccontare le storie dei protagonisti delle nostre avventure in Same; parlare di loro, mostrare i loro volti.
Uno dei protagonisti più amati è senza dubbio Khalid, venuto da molto lontano e ormai divenuto il capo di quel gruppo di coraggiosi che combattono contro il male ...
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Il giovane Indùr è figlio minore di Harod, un benestante mercante di Ostelòr.
Ha un fratello maggiore, Adrazòr, del quale si sa già che erediterà l’attività di famiglia ma, nonostante questo fatto, i due sono legati da un profondo affetto (ad Indùr fare il mercante non interessa).
Suo fratello Adrazòr ha ereditato dal padre l’abilità e la passione per gli affari, Indùr invece la sua propensione per l’avventura e le battaglie, cosa che aveva portato loro padre a militare per anni nelle file delle milizie di un potente signore Valdaclo, prima di ritirarsi a fare il mercante. Fu proprio in questo periodo che Harod si innamorò, ricambiato, di Leofwìn, una stupenda ragazza Rohirrim che era stata catturata dai Corsari del nord e venduta come schiava, nonostante il suo coraggio e la sua combattività.
Harod la riscattò e fece di lei la sua compagna, curandosi poco o nulla delle chiacchere della gente. Questo fatto impedì probabilmente la scalata sociale di Harod, ma comunque non gli impedì di guadagnarsi da vivere onestamente e di far vivere dignitosamente la sua famiglia la quale, dopo qualche tempo, venne benedetta dalla nascita dei due fratelli Adrazòr e Indùr…
Così come i due fratelli sono diversi nel carattere e nelle aspirazioni, anche nel loro aspetto essi differiscono l’uno dall’altro: infatti Adrazòr, il fratello maggiore, uomo robusto ma non fortissimo, ha i capelli scuri ed i tratti somatici tipici dei discendenti di Numenòr, mentre Indùr, pur essendo di fisico imponente, ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e la pelle chiara, caratteristiche tipiche del retaggio di sua madre.
Questo suo aspetto gli creò qualche problema nel corso degli anni: dagli scherni dei compagni quand’era piccolo, fino all’indifferenza di molti quando raggiunse l’età adulta…
Appoggiato comunque dalla sua famiglia, la quale non gli fece mai mancare il suo affetto, e supportato comunque da un carattere forte, Indùr seppe superare queste difficoltà senza problemi, divenendo un uomo onesto e, nell’attesa dell’occasione per mettere alla prova le sue abilità guerriere (suo padre Harod gli insegnò i rudimenti dell’arte della guerra), si guadagna da vivere onestamente, lavorando come “uomo di fatica” alle dipendenze del padre e del fratello.
Qualche mese prima dell’inizio della nostra storia, mentre stava bevendo un goccio nella taverna, Indùr si trovò a parlare con Arakon, figlio cadetto di una nobile famiglia di Ostelor, il quale stava cercando un modo di sfuggire ad un matrimonio combinato con la nobile Paraphion, discendente di un’altra nobile famiglia della città. Dopo ore di chiacchere, di buffi piani campati in aria ed una sbornia solenne, i due divennero amici.
Dopo qualche tempo, Arakon partì con la sua promessa sposa per un viaggio di piacere nelle contrade dell’estremo Sud. Il viaggio non andò come previsto, poiché la nobile Paraphion ritornò a casa da sola mentre Arakon tornò qualche tempo dopo poichè, si seppe poi, fu catturato da una masnada di banditi e liberato grazie ad un sostanzioso riscatto pagato dalla sua famiglia.
Arakon ed Indùr si ritrovarono a bere alla solita taverna, ma questa volta qualcosa bruciava nel profondo dell’animo del giovane nobile, finchè un giorno Arakon disse ad Indùr:
“Io vado nuovamente a Sud! Ho dei conti in sospeso laggiù, ma non ci sono molti disposti ad accompagnarmi. Ho bisogno di persone di cui potermi fidare. Vuoi venire con me Indùr, amico mio?”
Indùr riflettè un momento: questa era probabilmente l’occasione che aspettava e, se la lasciava passare, forse non ce ne sarebbero state delle altre… Accettò la proposta di Arakon.
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