Capitolo VII
La fascia nera
New York, 29 marzo 2006, ore 8:16 pm
Barney Law entro' nel locale "Da Fred". Si guardo' attorno e vide un sacco di compagni di sbronze che saluto' frettolosamente. Si diresse verso il bancone dove si trovava Fred, il proprietario, intento a pulire boccali. Dallo sguardo, Fred non sembrava essere in una delle sue giornate migliori.
"Dov'e'?" chiese Barney.
Fred alzo' gli occhi stanchi di chi non vede l'ora di chiudere ed andare a dormire e disse "Li'. In fondo al bancone. "Mosse la testa in direzione della fine del bancone, senza smettere di pulire il boccale. "E' alla sesta vodka" aggiunse. Barney guardo' il bancone e vide una testa appoggiata su due braccia con un bicchiere e una bottiglia di vodka davanti. Tutto eccitato, disse "Portami una birra. Vieni anche tu che ci divertiamo!". Detto questo, si diresse verso l'uomo e preso uno sgabello disse "Ehila'! Come va, John?". Noto' che aveva una fascia nera su un braccio. La testa si sollevo' piano e comincio' a mettere a fuoco chi stava seduto vicino a lui. D'improvviso gli occhi si svegliarono e sorridendo esclamo' "Ehi, Barney! Ce ne hai messo di tempo ad arrivare! Ho cominciato senza di te, non ti secca vero?"
"Ma fammi il piacere, John! Sai che adesso recupero!" rispose Barney.
Fred si avvicino' ai due con una boccale di birra. "Alla salute!" esclamarono tutti e tre.
"Cosa festeggi, John?" chiese Barney, conoscendo gia' la risposta.
"Festeggio un anno dal giorno in cui quella troia mi ha lasciato!" esclamo' John.
"Ma dai, ancora con quella storia? Credevo ti fossi messo l'animo in pace"
"Infatti!" ed indico' la fascia nera sul braccio.
"Quanto la fai lunga! Non sei mica il primo stronzo ad essere lasciato da una puttana!"
John lo guardo' e gli punto' il dito contro. "Non chiamarla cosi'! Posso farlo solo io!" e fini' il bicchiere di vodka.
Fred riempi' il bicchiere e disse "Secondo me non dovresti prendertela con lei... ma con lui. Non dici sempre che e' per colpa sua che lei ti ha lasciato?"
"Cazzo se e' vero!" grido' John. "Quel bastardo supereroe del cazzo! E' tutta colpa sua! Se non si fosse messo in mezzo, Jessica non mi avrebbe mai lasciato!"
"E allora perche' non te la riprendi?" chiese Barney.
John fisso' il vuoto per un attimo. "Perche'... Perche' non ne ho avuto l'occasione... E poi non la rivoglio quella troia!"
"E allora perche' ne parli sempre? Perche' porti questa cazzo di fascia nera? Se capitasse a me, io gli farei il culo a quello li', supereroe o no" disse Barney e bevve un sorso di birra.
"Avete ragione, cazzo!" sospiro' John "Che uomo sono se non riesco nemmeno a difendere la mia donna?". Sbatte' i pugni sul tavolo "Se quel bastardo mi capita tra le mani, io lo..."
"Psst!" lo interruppe Fred. Gli fece cenno di avvicinarsi a lui. John si calmo' di colpo e ascolto' Fred "Io so dov'e'."
Barney lo guardo' stupito "Come sarebbe a dire che tu sai dove si trova Maximum?".
"Be'," comincio' Fred "Diciamo che ho le mie fonti. Si da' il caso che un certo Maximum abbia prenotato per le otto un tavolo per due al famoso Trocadero che si trova in fondo a Regent Street.".
John e Barney fissarono stupiti Fred. All'improvviso John realizzo' "Cosa?! Stanno festeggiando il loro fottuto anniversario a pochi metri da me?"
"Come sarebbe il loro anniversario?" chiese Barney.
"Si e' messa con lui lo stesso giorno che mi ha mollato!" rispose John
"Ouch..." disse Barrney come se si fosse appena scottato.
John scese dallo sgabello spingendosi dal bancone. "Adesso vado a dargli una bella lezione! Vado a dargli una bella dose di tutto il dolore che mi hanno fatto passare!".
"Cosi' si parla, amico!" gli urlo' Barney.
John si avvio' verso la porta, l'apri' e spari' dal locale.
"Credi che tornera' vivo?" chiese Fred a Barney.
La porta si riapri'.
John rientro' nel locale e si diresse verso i due. Si avvicino' al bancone e prese la bottiglia di vodka.
"Gliela faccio vedere io" continuo' a ripetere andandosene.
"Ho paura di no" rispose Barney.
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