Capitolo V
Bambina mia
New York, 29 marzo 2006, ore 7:37 pm

Jennifer Douglas stava pettinando i capelli di sua figlia Jessica, che stava seduta davanti allo specchio. Pensava a quanto e' strano a volte quando dicono che un figlio assomiglia di piu' a uno dei genitori piuttosto che all'altro, ma in questo caso le sembrava che fosse cosi'. Guardando sua figlia nello specchio rivedeva se stessa a vent'anni. Gli stessi occhi, le stesse labbra, gli stessi capelli...
"Ora basta, mamma, o mi farai arrivare davvero in ritardo" disse ridendo Jessica.
"Oh! Hai ragione! Scusami, bambina mia, ma abbiamo cosi' poche occasioni per stare assieme io e te. Sei sempre di corsa! Capisco che oramai sei grande e sei pronta per lasciare il "nido" ma sai che per me sei sempre la mia piccina" disse la madre accarezzandole le guance.
"Si', lo so, mamma" rispose alzandosi dalla sedia "Tu e papa' non fate altro che dirmi di come sarete soli senza di me quando me ne andro' e che vi manchero' da morire. Ma io non sono piu' una bambina!" disse sorridendo.
"Hai ragione, tesoro. Ormai sei una donna...". Le prese le mani e guardandola con fare complice le chiese "Allora? Credi che ti chiedera' di sposarlo?". Jessica si lascio' dondolare dalle mani della madre e guardando in basso rispose "Non so... Lo spero... Insomma, ha detto che deve dirmi una cosa molto importante... Quindi...".
"Sono sicura che vuole chiedertelo" la rassicuro' la madre "Anche gli uomini sentono quando arriva quel momento e, sebbene sia un po' particolare, anche lui e' un uomo, no?". "Il mio uomo..." sospiro' Jessica.
Jessica si diresse verso il letto dove c'erano i vestiti che voleva indossare. Erano piu' o meno simili sebbene uno fosse nero, mentre l'altro rosso. Li prese tutti e due cominciando a passarseli piu' volte davanti a se'. "Allora, mamma? Quale metto?" chiese. La madre si porto' un dito sulla bocca e pensierosa disse "Quello rosso.". "Quello rosso?" Jessica ripete' sorpresa "Non e' troppo appariscente?". "Mica vai ad un funerale, no? Devi farti notare!" Le due donne scoppiarono a ridere.
Mentre Jessica si vestiva, la madre chiese "Ma ti sei chiesta che figli potresti avere con lui?". Jessica sbuffo' ed esclamo' "Mamma! Ancora con questa storia? Te l'ho detto che non m'importa!". "Si' lo so" la rassicuro' la madre "Ma sai che sara' un problema che dovrete affrontare prima o poi".
"Quando arrivera' il momento ci penseremo" disse Jessica "Ora vado perche' sono gia' in ritardo".
Jennifer scosto' le tendine e disse "Il taxi e' gia' qua sotto".
"Ciao, mamma." disse Jessica baciando la madre sulla guancia.
"Ciao, bam... Jessica." rispose la madre.
Jennifer rimase a guardare il taxi dalla finestra. All'improvviso compari' Jessica che salutava il padre sulla porta, poi guardo' su e saluto' ancora la madre con la mano. Jennifer guardo' il taxi sparire con la sua bambina.