"New Millennium" di Nardo, repost dal sito di "Esaedro", novembre 2005 e gennaio 2006

Non capiva cosa stava succedendo… Prima due boati di due esplosioni distinte che si erano verificate poco oltre la metà dell’altezza dei due immensi grattacieli e poi, poco dopo, gente che scappava urlando e sirene, sirene che stridevano talmente forti da lacerarle i timpani…

Altri uomini correvano, questa volta in direzione del disastro, seguiti da grandi veicoli rossi e da alcuni più piccoli di colore blu e bianco: erano i veicoli che lanciavano le sirene stridenti… Dov’erano i suoi compagni? Li aveva persi in mezzo al caos… La infastidiva il caos, rimpiangeva la sensazione di tranquliità, l’unica sensazione che ricordava del suo periodo di ibernazione… Dov’erano i suoi compagni? Perché l’avevano abbandonata in mezzo al caos? Una grassa signora, correndo alla cieca in preda al panico la urtò violentemente, facendola cadere… Urania si rialzò lentamente, una sorda rabbia cominciava a crescere entro di lei, poi udì un boato provenire dal cielo, alzò gli occhi, e sotto il suo sguardo una delle due immense torri cominciò a collassare su se stessa…

Jonathan Coachman stava studiando quel manufatto, la testa di un androide avanzatissimo, da tre settimane.

Dopo un primo, grande successo iniziale quando, su richiesta di Mr. Hopkins era riuscito a scaricare quella che credeva essere tutta la memoria contenuta nell'oggetto (gli risultava difficile definirlo un computer), si era accorto dell'esistenza di un altro complesso di memorie tenuto attivo da una batteria indipendente, che non aveva staccato per paura di roivinarle. Tentare di forzare queste memorie, però, si era rivelato (per ora)un compito superiore alle sue forze. Cosi'in quella luminosa mattina di fine agosto, dopo una lunga notte di sonno ristoratore, decise di rimettersi al lavoro, sicuro che questa volta le sue abilita' di hacker gli avrebbe consentito di forzare i codici di protezione di quelle memorie... Il campanello squillo' e qualcuno busso'alla porta. Allo spioncino Jon vide la più bella ragazza che avesse mai visto! Alta, con le curve "al posto giusto" e con una cascata di capelli biondi che le scendevano fino all'altezza delle ginocchia!Un po'imbarazzato apri' la porta senza rimuovere la catenella di sicurezza. "Salve" disse la donna "Vengo per conto della FUTURA SCOPE Inc. Mi è stato chiesto di assisterla nell'incarico affidatole da Mr. Hopkins..." Un pò imbarazzato e colto alla sprovvista, Jon apri' la porta. "C... Certamente. S...si accomodi pure" balbetto' il giovane, facendo accomodare la donna. "Mi scusi" interloqui' lei "Ma fa molto caldo oggi, non avrebbe un po' d'acqua per cortesia?" "Certamente!" rispose pronto il giovane e si giro' per andare in cucina... Fu l'ultima cosa che fece! All'improvviso senti' due braccia molto forti che gli bloccarono da dietro il collo, esercitando una forte pressione sulle vertebre cervicali che si spezzarono pochi secondi dopo... Jonathan mori' senza un grido. Lasciato il cadavere dopo aver constatato l'assenza di segni vitali, la misteriosa donna giro' per la casa fino ad entrare nello studio-laboratorio. La' trovo' quello che cercava, la testa che il giovane stava studiando... La bionda mormoro' "Sorella" prima di infilare la testa dell'androide in uno zaino, poi spense il computer, attivo'l'allarme antifurto dell'appartamento e chiuse a chiave la porta. Le chiavi finirono in un punto imprecisato delle fogne di New York...

Scrive "Harley Seventine (Nome di copertura della metaumana codice H7-25) aveva fame…
Dopo aver distrutto il macchinario custodito in quel capannone nell’immediata periferia di Miami, era riuscita a sfuggire alle pattuglie SWAT e, assieme ai suoi compagni Tae-Kwan e Urania, aveva preso il primo autobus che passava diretto verso la città ove, tutti speravano, avrebbero potuto nascondersi nel caos cittadino e far perdere del tutto le loro tracce…
Harley aveva notato che quando usava le sue scariche al massimo della potenza le veniva sempre fame. Per carita’ non era una cosa insopportabile, però…
“Sensei…” chiese la ragazza allo scuro maestro di arti marziali “… non dovremmo mangiare qualcosa? E’ da stamattina che non mettiamo niente sotto i denti!”
Urania, che non era mai stata una persona loquace, si limitò ad annuire.
“D’accordo.” assenti’ l’uomo, i cui sensi erano costantemente all’erta per captare il minimo segnale di pericolo “Ma prima controlla quanto credito abbiamo ancora: non ci dovrebbero essere problemi, ma preferisco sapere di quanto disponiamo. Sarebbe opportuno trovare anche dei vestiti di ricambio.”
Si diressero quindi allo soportello piu’ vicino: Harley inseri’ la carta prestatale dal loro compagno Anthony Hopkins e digito’ il codice…
Il rumore che arrivo’ all’udito ipersensibile di Tae-Kwan, unito ad un gemito di sgomento della ragazza, mise in allarme l’uomo dalla pelle scura.
“Cosa è successo?” chiese, iniziando a preoccuparsi.
“N… non lo so…” rispose la ragazza in tono sgomento “… sullo schermo è comparsa la scritta CARTA NON VALIDA” e dalla feritoia è venuta fuori tagliata in due!”.
“Per la miseria!” Esclamo’ lo scuro sensei…"