Salve amici! Continuiamo la nostra gita partendo da Aidussina e salendo sulla Selva di Piro.........
Da Aidussina si prende la strada per Col ( pron. Zol, ted. Zol : Dogana: si trova infatti in un punto che controlla sia la strada per Idria – a Nord - che per Lubiana - ad Est -; sulla strada a dx si scorge la antica torre dei gabbellotti.
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A Col siamo sul valico che separa l'Altipiano di Ternova ad Ovest, dalla Selva di Piro ad Est che si prolunga fino al monte Nanoš.
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Si continua dunque a destra, direzione Hrušica - Kalce, seguendo la antica via romana Gemina che, fino al sec. XVIII, quando fu bonificata la zona umida in pianura, ( Fra Postumia e Vrhnika) era la strada che conduceva da Aquileia a Lubiana.
Ci stiamo dirigendo a Hrušica (Collina del Pero), in sloveno, Birnbaumer Wald in tedesco, Selva di Piro in italiano.
Il nome deriva dal latino ad Pirum che a sua volta, probabilmente, più che da una stazione di posta denominata “ Al Pero “ ( Ad Pirum ) potrebbe esser stato originato da un etimo greco latinizzato pyr ( fuoco ), in riferimento al posto militare romano di segnalazione con fuochi che sicuramente c'era.
A Hrušica infatti c'era un grande complesso fortificato che controllava le strade che provenivano da Lubiana e dall' Illirico. Era il centro del sistema di fortificazioni detto Claustra Alpium Juliarum, un insieme di strutture difensive ( fortini, castra, torri di segnalazione, percorsi di pattugliamento protetti...) che andava da Tarsatica ( Fiume ) a Forum Julii ( Cividale ), iniziato a costruire al tempo della ribellione dell' Illirico nel I sec dC e ripreso in grande stile nel III sec. al tempo delle prima crisi dell' Impero.
Per la sua posizione fu coinvolto nelle continue guerre civili fra parte orientale ed occidentale dell' Impero; di qui passò nel settembre del 394 d. C. l'Imperatore Teodosio giungendo da Costantinopoli, alla vigilia della battaglia del Frigido.
Che la zona fosse di importanza strategica è testimoniato anche dalla Tavola Peutingeriana (un'antica carta stradale romana probabilmente del tempo di Augusto, nel tempo aggiornata )
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e
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nella cui pars V :
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si vede la strada del Ponte Sonti (ponte sull'Isonzo di cui si conoscono resti, poco a sud di Gorizia), si legge Fl. Frigid. (fiume Vipacco, sloveno Hubelj ), In Alpe Iulia (cioè Ad Pirum=Hrusica=Birnbaum), si legge Longatico (Logatec=Loitsch), e Nauporto (Vrhnika=Oberlaibach). Aidussina ( Castra ) ed Ad Pirum sono testimoniati degli "Itinerari" (testi latini di tradizione manoscritta) e non nella "Tabula".
Ecco come appare Hrušica: a sx un casino di caccia dei (soliti) conti Lantieri, oggi Gostilna nel periodo turistico: una volta qui c'era un piccolo museo dei reperti – monete, fibbie, frammenti di armi...-; dovrebbe esser ripristinato, dicono;
al centro, da dove è stata presa la foto, il perimetro di una chiesa del IX secolo dC , a dx la casa un abitante del luogo. ( che si è un po' allargato sulle rovine...=
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il perimetro delle mura e la porta che controllava il passaggio della strada verso Emona:
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Oltrepassato il valico di Hrušica, scendendo verso Kalce, dopo qualche minuto si scorge a dx un cartello che segnala il fortilizio di Lanisce, un fortino nel bosco, facente parte del complesso difensivo; è stato restaurato con le pietre delle mura che sono state trovate " adagiate" in loco.
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feritoia
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l'interno:
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ricostruzione ottocentesca del complesso di Hrušica :
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un sito sloveno sull' argomento: [Permesso negato per la visualizzazione di questo supporto multimediale]
fatta anche questa! la prossima volta esploreremo il Dangeon dei Borboni ed altri Castelli del Vipacco.
saluti
il Grenzer
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