.. Al gruppo si è appena unito un nuovo, misterioso personaggio, il russo Roman Petrov ( no, non è Ovoloff), uomo di fiducia della famiglia Romanoff, che si è subito trovato nel "vivo" della situazione , subendo il suo primo attacco in tempi brevissimi da parte delle carni liquefatte di Beylab all'interno dei bagni turchi, 😈 in bocca al lupo, caro Max!
Gli orrori sono talmente frequenti ormai, che Arthur non riconosce più nemmeno la sua immagine allo specchio. Eppure paradossalmente sembra essere colui che meglio sopporta la visione orrorifica e irreale degli eventi parapsicologici.
Non fosse che più di qualche volta è stato sentito uscire dal bagno canticchiando: "Sembra talco ma non è.. ".
...Mehmet makryat camminava alla fioca luce delle torce guardando con sufficienza i corpi martoriati esanimi. Il suolo del cimitero ne era cosparso li attorno alla tomba del maledetto, di Garaznet... Tre dei miscredenti europei erano ancora vivi, agonizzanti ma vivi. Il luogo dove si celava il simulacro era un segreto ancora per poco...non avrebbero resistito al rituale della pelle che cola, avrebbero parlato. E poi avrebbe reso loro l'onore di essere le prime membra sacrificate alla grandezza del senza pelle...e la luce della confraternita dei senza pelle avrebbe ricominciato a brillare...
In che modo si fosse salvato dalla strage nella Moschea Rossa, Olivier Jacque non lo seppe mai…
Si era risvegliato in un letto dell’ospedale di Costantinopoli e le ultime cose che ricordava erano le orrende immagini legate al rito che avrebbe ricomposto il simulacro di Sedef-Kar, immagini che non se ne andarono mai del tutto e che in futuro torneranno a tormentare la sue notti…
Notò subito, con estremo sollievo, che i dolori e le irritazioni cutanee i quali, come aveva supposto, erano legati al possesso dei pezzi del simulacro, erano scomparsi e lui, giorno dopo giorno, recuperava le sue forze.
Una notte, di nuovo preda dei suoi incubi, si svegliò di soprassalto scoprendo che, seduto accanto a lui c’era un infermiere che non aveva mai visto prima, il quale prima gli offrì un po’ di the, poi gli chiese di raccontargli la sua storia… Forse perché drogato, Olivier gli raccontò tutto quello che ricordava e, alla fine, vinto da uno strano torpore, si assopì nuovamente (cosa che non gli riusciva mai quando veniva colto dagli incubi), ma non prima di avvertire le ultime parole dell’uomo che gli sussurravano:
“Non si preoccupi… Un grande male è stato sconfitto… Dimentichi quello che è successo… Torni a casa…”
Dopo una settimana Oliver tornò nella natìa New Oreans e riprese a dedicarsi alla sua attività di Storico/Collezionista, cercando di lasciarsi alle spalle quanto era successo. La cosa gli riuscì per molti anni finchè un giorno, un suo amico, gli fece notare quanto portasse bene la sua età e, lusingato, appena potè Olivier si rimirò in uno specchio e… Rimase scioccato da quanto vide! Infatti scoprì che, nonostante avesse oramai raggiunto l’età di quarant’anni, l’immagine che lo specchio gli rimandava era quella di un giovane venticinquenne! Sconvolto dalla scoperta, Olivier “spari” per un certo tempo, arruolandosi nella marina ed andando a combattere nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale.
Durante quell’esperienza, scoprì che i suoi sensi potevano, a volte, percepire cose che i suoi commilitoni non avvertivano. Addirittura in un paio di occasioni ebbe la netta sensazione di essere stato nuovamente, per qualche istante, catapultato in quella dimensione onirica che aveva visitato vent’anni prima…
Terminata la guerra, Olivier tornò a casa e, parallelamente alla sua attività, iniziò a collezionare e studiare testi antichi ed arcani, con la speranza di capire cosa gli stesse succedendo, iniziando così a scoprire la verità che sta dietro alle storie di spiriti, fantasmi, vampiri e tutto ciò che, ai giorni nostri, è definito paranormale.
Grazie alle sue conoscenze ed al giro di danaro che il suo mestiere gli garantiva (oltre ad essere già facoltoso da parte di famiglia), riuscì a fare in modo che la sua vera età venisse mascherata, così arrivò fino ai giorni nostri senza che nessuno sospettasse in lui un moderno Dorian Grey…
A poco a poco i suoi studi cominciarono a rivelargli alcune delle verità nascoste che, negli anni Venti, aveva solo lontanamente intuito. Ricordando quei lontani, terribili fatti, iniziò a temere per la sua vita, così decise, per proteggere se stesso, di apprendere degli incantesimi, che si sarebbero rivelati in futuro molto utili sia per proteggerlo, sia per celare la sua vera identità al mondo.
Questo suo operare non passò però del tutto inosservato… Altri arcani studiosi e uomini di potere che agiscono nell’ombra iniziarono ad interessarsi a lui, lo contattarono per conoscerlo meglio, per capire se poteva essere un futuro alleato o nemico, ma Olivier si era sempre ben guardato dallo stringere patti o alleanze con queste persone finchè…
Finchè una notte, dopo un ennesimo incubo, avvertì che qualcosa stava inizando a cambiare, qualcosa che lui stesso non sapeva definire, ma che era legata a quell’arcano mondo del quale aveva cercato di sondare i misteri. Aprì le finestre della sua camera ed inspirò profondamente l’aria fresca della notte.
“Non posso più fare finta di nulla…”
Disse fra sé e sé, osservando il cielo stellato e la luna piena. Lontano, percepì l’ululato di un lupo…
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