oggi sono andato con Pongo alla Naoniscon.
dopo aver girato un po' per gli stand dei fumetti e quelli dei tavoli dei giochi 3d, ci siamo messi in lista per giocare a D&D.
dopo le precedenti esperienze negative il mio buon senso mi avrebbe dovuto fermare. purtroppo la speranza che questa avventura fosse migliore di quelle che si giocano di solito nei tornei, mi ha spinto ad iscrivermi.
che errore...
non vi racconto l'avventura perche' ci sarebbe troppo da dire riguardo alle situazioni che si sono create e ai troppi e inutili tiri di dadi.
forse e' quello che uno si aspetta da D&D ma non e' quello che io mi aspetto da un gdr.
dopo 3 ore di gioco ce ne siamo andati sparlando allegramente dell'avventura nel viaggio di ritorno.
Purtroppo, a mia opinione, in Convention è veramente difficile masterizzare e giocare una bella avventura, forse per tre motivi:
1. tempo limitato a disposizione (i players neanche si conoscono, non hanno nemmeno digerito il background che già l'orologio è scattato e si trovano buttati nella mischia)
2. confusione attorno (non è facile rendere bene le situazioni con qualche decina di persone che ti gira attorno, musiche e altri avvenimenti)
3. difficoltà di disegnare e applicare un sistema di valutazione corretto (ne abbiamo provati di tutti i tipi)
Questo può magari essere diverso fuori dall'Italia (purtroppo non ho mai avuto occasione di partecipare ad una Con in UK, o negli USA), ma da noi ne ho fatte veramente tante. Mai visto un torneo che funzionasse, solo in un paio di occasioni ne è uscito qualcosa di bello - ma solo perché si è usciti dagli schemi classici, e più che un torneo è stato un "happening".
Poi sono anche d'accordo con XIII; dopo la prima o seconda esperienza negativa, i bravi Master lasciano perdere perché non si divertono, e in Convention trovi quelli impreparati. L'unico che ricordo essersi sempre trovato a suo agio in tutte le Convention è Nardo, che riesce ad adattarsi all'evento avendo in mano qualsiasi tipo di avventura - ma ha anche sempre fatto una gran fatica
nell'ordine:
1) proprio per il tempo limitato sta nella bravura del master creare un'avventura superiore a quelle standard per evitare soprattutto situazioni in cui i giocatori perdano tempo
2) questo purtroppo e' vero. nonostante ci fossero le pareti divisorie c'erano sempre elementi di disturbo.
3) la valutazione e' un problema a parte e come dici tu non penso esista un modo universale per valutare.
quello che pero' esigo per i 5 euro che spendo, non e' tanto vincere, ma divertirmi piu' di quanto mi diverta con i master con cui gioco di solito.
un'avventura da torneo secondo me DEVE essere originale. non puo' limitarsi al "salva principessa" o "recupera tesoro".
Guatoman come puoi pensare che in due-due ore e mezza un master riesca a coinvolgere i giocatori,può anche riuscire con il primo gruppo,ma dopo dieci volte che masterizza la stessa partita(in uno o più giorni).
E' come se tu ascoltassi per due giorni in continuazione sempre la stessa canzone,non saresti un pelino annoiato?
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