Ieri Tiercullus & Honeypot hanno dedicato una parte del pomeriggio a visitare i ragazzi del nuovo negozio "Blues Brothers", in via Fabio Severo, in rappresentanza di "Esaedro" ma non solo - anche dal semplice punto di vista di giocatori che incontrano altri giocatori.

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Il negozio si trova esattamente la', in quell'antro, dove c'era l' Uomo delle Caldaie e dei Condizionatori... il nostro ammiraglio Mordante. A cinque minuti a piedi dalla nostra sede, dietro l'angolo.

La formula è quella classica e ben conosciuta del negozio/ludoteca con area e vetrina per la vendita e spazio libero per il gioco; una formula vista come fumo negli occhi dai club che per natura sono "contenitori" di persone a basso canone d'iscrizione o vogliono esserlo, e anche dai tridimensionalisti che non facciano esclusivamente esposizione o scenari lunghi ma attività solo saltuaria. Una formula che non entusiasma neanche me, come sapete, ma così va il mondo e se qualcosa ha successo vuol dire che comunque contiene degli elementi con i quali ci dobbiamo confrontare, per creare sinergie.

Il perché del "fumo negli occhi" è chiaro - il negozio/ludoteca offre spazi gratuiti, la sera, per i "casual gamers" (giochi per computer esclusi) o per chi vuole solo un tavolo (con i dovuti limiti perché, com'è giusto, non ospiteranno mai eventi come il torneo di Risiko, non perché Risiko sia brutto o perché chi ci gioca "non sia all'altezza del mondo" ma per altre evidenti ragioni).

Per un'associazione come la nostra, invece, che pratica attività con tematiche ben precise e principalmente gioco di ruolo non casuale ma fatto di avventure lunghe e articolate, la "ludoteca dietro casa" non è un problema. Non potremmo giocarci. Può essere invece una bella cosa per chi, come Elrond, dopo aver giocato la partita di "Warhammer" d'allenamento o d'esplorazione con tutta calma in sede vuole inscenare un evento, presentarlo a un pubblico più grande - la vicinanza dei "Blues Brothers" potrebbe aiutarci in questo ed è probabile che ora anche "Fantasylandia" si muova in maniera più dinamica .

Come in tutte le inaugurazioni di negozio molto c'era, molto era ancora vuoto e in attesa di essere finito; il punto non è propriamente una zona di passaggio, questo è forse un male ma allo stesso tempo anche un bene, perché a Trieste tendono a formarsi dei gruppi di clienti assidui piuttosto che casuali, ed essere un pò fuori dalla confusione del centro (non troppo) non è una cattiva idea.

I ragazzi che l'hanno aperto sono tuttora o sono stati principalmente giocatori e sono diventati poi imprenditori, non il contrario - cosa che dal mio punto di vista squisitamente personale non posso che apprezzare. Non ho mai amato chi si è avvicinato al mondo del gioco dopo averci visto una possibilità di business, e avendo conosciuto di esso magari solo Dungeons&Dragons giocato per un paio di serate al posto del Monopoli. Inoltre, è mia convinzione che l'apertura di un secondo negozio/ludoteca a Trieste porti una ventata di idee nuove e possa essere positivo per tutti; da troppo tempo si sentiva forse la pressione di una certa staticità. La diversità, la novità sono cose che mi piacciono (non troppa novità , ma almeno un poca ogni tanto 🙂 ).

Un grande in bocca al lupo ai "Blues Brothers" triestini quindi, che mi sono molto simpatici e ai quali... mi dispiace, non ho chiesto nessuna forma di sconto per l'associazione et soci ecc. 8) 😀 . Non è "Our Way", "Esaedro" non raccoglie attori o comparse che si muovano sul palcoscenico del business - queste cose vengono dopo, se verranno, e certamente in un contesto diverso.