"L'uomo delle tenebre" e "Il campo di battaglia", repost dal sito di Esaedro, marzo 2006 (di Playmo)
Camminava a passo lento, era vestito di nero: completamente di nero.
I suoi occhi, che appena si intravedevano, brillavano rossi e anche da lontano incutevano un terrore profondo.
La tenebra, che lo seguiva come un'ombra, inghiottiva tutto al suo passaggio, lasciando la vita senza più colore quando si allontanava.
"Io sono un uomo che cammina da solo e sto seguendo la mia strada di tenebra" ripeteva con voce flebile la figura ammantata di nero.
Alla sua vista ogni essere vivente scappava il più lontano possibile in preda al panico, nessuno osava avvicinarsi.
Il terrore era arrivato.
Il paese era in subbuglio, gli uomini si stavano armando per far fronte all'ondata di invasori che aveva distrutto metà dei campi da cui traevano tutto il sostentamento e ricchezza.
Sarebbe stata un'incursione rapida; i goblin pur essendo in sovranumero, erano creature stupide e molto inclini a spaventarsi davanti a una forza compatta e bene organizzata.
L'armaiolo stava preparando le ultime armi prima dell'offensiva quando
il sole fece capolino da dietro la montagna e solo allora il piccolo esercito si radunò al di fuori della palizzata del paese.
Il capo comunità che era anche a capo dei guerrieri diede un'ultima occhiata alle mappe, salutò la moglie e il figlioletto sfiorandoli con un affettuoso bacio quindi fece suonare l'avanzata.
La battaglia avrebbe presto avuto inizio.
Ormai i corvi avevano conquistato il campo. Erano loro i veri vincitori della battaglia.
Stavano banchettando con i cadaveri rimasti a terra senza sepoltura. Odore di morte, feci, piscio avrebbero tenuto lontano per diversi giorni i soliti abitatori del posto, che sarebbero tornati solo quando quel laido pasto avrebbe avuto termine.
Gli uccelli ogni tanto venivano disturbati dai pochi esseri che ancora giravano per quelle zone alla ricerca di qualche cadavere con qualcosa di prezioso addosso, chi fossero a loro non gliene importava nulla, erano solamente scocciati dal fatto che non potessero terminare quello per cui avevano a lungo aspettato.
Uno stormo di essi continuava a girare in cerchio sopra la valle controllando dall'alto il lavoro certosino dei compagni, mentre da est cominciavano a salire degli sbuffi di fumo.
Presto anche loro avrebbero banchettato.
"Male oscuro", repost dal sito di "Esaedro", aprile 2006. Di Playmo
Da lontano sembravano dei normali cavalieri che galpppavano verso la loro meta, ma in realtà l'oscurità seguiva il loro cammino. Questo Eljion lo sapeva, non doveva avvicinarsi e non doveva farsi scorgere, altrimenti la sua vita avrebbe avuto termine.
La sua vista acuta aveva fatto si che fosse stato scelto per seguire i movimenti delle figure che ora stava spiando.
Non era il solo comunque, altri scout li seguivano da posizioni diverse, ognuno dei quali avrebbe dovuto fare rapporto ai signori sui loro movimenti, ma perchè bisognava seguirli? I cavalieri sembravano non avere una destinazione fissa, un giorno cavalcavano in una direzione, il giorno dopo in un'altra.
Il momento era giunto, una figura comparve nella sua mente, era ora di fare il rapporto.
"Allora quale strada hanno seguito oggi?" esortò una voce dentro la sua testa. "Nord-Ovest, mio signore, si sono accampati in una grotta nelle montagne di Graypeak".
A Eljion qualcosa non quadrava, l'uomo nei suoi pensieri sembrava infastidito dal doversi mettere in contatto con lui; di solito si presentava sempre e lo salutava cordialmente, mentre oggi il suo comportamento lo lasciava alquanto perplesso. Non dovette attendere a lungo comunque infatti Kheleben gli disse: "Scusa Eljion, ma in questo momento sto facendo diverse cose e il contatto telepatico mi risulta alquanto difficile."
Rinfrancato da queste parole lo scout si rilassò e gli rispose:"Non c'è alcun problema, lo so che Waterdeep ha la sua importanza ..."
"Sei un servitore fedele Eljion, per questo ho deciso di darti subito la ricompensa che avevamo pattuito ..."
"Mio lord, di quale ricompensa sta parlando? Lo sa benissimo che quello che io e gli altri facciamo è per la salvezza di Waterdeep e di tutti i regni dimenticati ..."
In quel momento una lama si fece strada nella schiena dello scout, andando a trafiggergli il cuore. L'uomo cadde al suolo con ancora impressa l'immagine del mago che velocemente cambiava lineamenti.
La vita di Eljion era giunta al termine.
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