... finchè il sole sorgerà ... | Advanced Dungeons & Dragons e 3.5 | Forum

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1
Febbraio 1, 2008 - 7:03 pm

[FONT=Arial][SIZE=2][FONT=Verdana]Prologo
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[FONT=Verdana][SIZE=1] La spada emise una lieve luce azzurra quando egli la estrasse dal fodero, mentre la creatura ferita gli si avventava contro. Adrian a quel punto gridò verso il nemico ormai su di lui: “Vieni a morire bestia immonda e che la tua anima possa non trovare pace nell'inferno in cui vivrà per l'eternità!”.

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[FONT=Verdana][SIZE=1][Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

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[FONT=Verdana][SIZE=1]Il drago dall'alto scese in picchiata e soffiò colpendo l'uomo in pieno senza che questi avesse il tempo di spostarsi. Riprese quindi quota per poter atterrare e finire il lavoro. Toccato il terreno attese che la nube si diradasse, mentre cercava nelle profondità delle sue conoscenze l'incantesimo che avrebbe posto fine al combattimento.
[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=1]Stranamente però la nube tossica tardava a disperdersi. Girò la testa in modo da poter guardarsi dietro per evitare qualsiasi sorpresa, ma il suo collo non si mosse di un millimetro. Nessun muscolo si muoveva più. Dovette far ricorso a tutta la sua concentrazione per capire gli eventi che si erano susseguiti e per la prima volta tremò. Midnight era stata sconfitta da un essere umano che l'aveva inglobata in un campo di stasi temporale dalla quale non si sarebbe più liberata se non con l'aiuto di qualcuno. La sua mente allora vagò rapidamente per i vari universi alla ricerca di soccorso, finché lo trovò. Di colpo, però, il contatto si interruppe e il suo spirito ritornò nel suo corpo facendola riprendere le sembianze della ragazza che era diventata una dea. Mystra era scomparsa nel punto in cui Midnight giaceva inerme.
“[/SIZE][/FONT][FONT=Verdana][SIZE=1]Grazie mia signora di avermi concesso l'onore di essere mia ospite in questa umile casa.” Le parole del mago le arrivavano telepaticamente. “Ora non potrai più interessarti degli affari di noi poveri mortali, cosa di cui vado molto fiero.” La sua voce gentile conteneva più insidie di quante si potessero trovare in una vasca di squali. “Comunque sta tranquilla, presto avrai compagnia così potrete disquisire su come accontentarmi quando diverrò io l'emissario della vostra esistenza.”
[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=1]La ragazza cercò di rispondere alle insinuazioni dell'uomo: “Sei un pazzo se credi di essere in grado di riuscire nei tuoi intenti, il potere che vuoi sfidare non starà certo a guardare e ti bloccherà con ogni mezzo.”
[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=1]Ridendo il mago continuò: “Forse è stanco e vuole anche lui un cambiamento al vertice, ma poi non credi che io potrei essere meglio?”
“[/SIZE][/FONT][FONT=Verdana][SIZE=1]Porteresti solo la rovina ...”
“[/SIZE][/FONT][FONT=Verdana][SIZE=1]ZITTA! Ora divertiti sola nella tua gabbia, e che il Fato abbia pietà di te.”
[/SIZE][/FONT] [FONT=Verdana][SIZE=1]La sua mente spaziò, negli infiniti pensieri che ora la assillavano mentre il suo aguzzino la lasciava, cercando risposte a milioni di domande finché quella giusta ebbe la sua giusta risposta: “Sei anche tu Adrian Griffith legato alle regole che ci governano. Lo capirai, presto o tardi lo capirai.”[/SIZE][/FONT]

237 Messaggi
(Offline)
2
Febbraio 24, 2008 - 6:05 pm

Due uomini si guardavano con profonda preoccupazione negli occhi: uno di mezza età con i capelli neri come la notte e la barba anch'essa nera con una linea bianca al centro; l'altro segnato dall'età con profonde occhiaie che contornavano gli occhi vivi desiderosi di vedere ancora molti inverni.
" ... la situazione è molto grave caro amico ... ho perso i contatti con Lei!" esclamò il più anziano dei due.

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]


"Non vedo il motivo di tanta preoccupazione, sarà impegnata in qualche progetto di particolare importanza, non è la prima volta che si declina alle nostre chiamate."
intervenne il più giovane.
"L'avrei saputo, mi avrebbe avvertito se sarebbe stata impegnata ..."
"E' strano certo, ma non mi preoccuperei più di tanto, Lei veglierà sempre sulle nostre vite e quelle degli abitanti di tutti i Regni Dimenticati."
"Vorrei tanto essere ottimista come te, ma le mie ultime divinazioni sono molto confuse, ho solo una certezza nei prossimi mesi assisteremo a molti eventi al difuori di ogni logica e il sole sarà offuscato, sembra che la luna e altri corpi celesti abbiano deciso di toglierci la luce per qualche tempo."
"Questo non lo sapevo, da quando sei a conoscenza di questi fatti?"
"Da quando non La sento più ..." e, indicando uno strumento posto vicino alla finestra continuò: "Guarda tu stesso ..."
Il cielo brillava di una strana luminosità pur essendo notte fonda e Khelben, appena dato uno sguardo, capì le preoccupazioni dell'amico: una serie di strani corpi si muoveva verso un'unica destinazione, erano migliaia, sembravano attratti da forze sconosciute.
"Dici che quello potrà oscurare il nostro sole?"
"E' certo ormai, misurando la velocità e la grandezza di alcuni ho potuto constatare che tra 237 giorni avremo un nuovo corpo celeste grande quasi come la Terra che si interponerà tra noi e il sole lasciandoci senza il suo caldo abbraccio."
"Ma questo significherebbe la morte di tutte le forme di vita ..."
"Non subito, il nostro pianeta si raffredderà pian piano, anche grazie al nostro aiuto per mantenere la temperatura costante, ma non potremo dedicarci ad altro saremo talmente impegnati che non potremo combatterlo ..."
"Mi stai dicendo che è una cosa voluta da qualcuno?"
"Non ti sei accorto dove si stanno dirigendo i corpi?"
Il mago diede un'altra occhiata e capì: " ... O mio Dio ..."
"Proprio lui: Adrian Griffith e i suoi tentativi di dominare i Superni, non credo ci sia riuscito, ma questo mi sembra il più promettente degli altri ed ha acquistato molti poteri di cui ignoravo persino l'esistenza ..."
"Non abbiamo tempo, dobbiamo fermarlo ..."
"Mi spiace deluderti, ma non si trova qua, lo avrei trovato se ci fosse stato, è nascosto in chissà quale piano di esistenza e si sta preparando per la battaglia che dovrà affrontare." l'anziano continuò: "Non può manifestarsi, ma pochi possono mettergli il bastone tra le ruote. Ora è intoccabile. manderà sicuramente i suoi scagnozzi a fermarci prima che noi fermiamo lui."
"Che suggerisci di fare?"
"Preparaci alla battaglia e poi trovare qualcuno in grado di bloccarlo ..."
"Ma chi?"
"Qualunque persona sia in grado di arrestarlo, non posso dire chi sarà a farlo, so però che la speranza non deve abbandonarci ..." sospirando Elminster finì la frase: " ... almeno finchè il sole sorgerà."

237 Messaggi
(Offline)
3
Maggio 6, 2008 - 3:48 pm

Il risveglio

Dalle profondità del Nulla un'entità si accorse che era giunto il suo momento, intraprese il suo viaggio verso l'unica direzione in cui poteva andare: avanti.
Egli non ricordava niente delle vite passate o future, però era sicuro che quello a cui sarebbe andato incontro sarebbe stato diverso, ed ora aveva un bisogno irrefrenabile di qualcosa di diverso. Da quanto tempo era prigioniero in questo limbo? Non poteva dare una risposta., il tempo non aveva significato dove si trovava. La sua esistenza sarebbe stata migliore dall'altra parte? I ricordi svaniti ...
Il richiamo sempre più forte lo fece desistere dal porsi altre domande, ma cosa si era chiesto?
La meta si avvicinava, mentre il suo passo instancabile lo portava verso un'esistenza nuova. Quando il traguardo fu raggiunto fu scosso da un tremito e il buio lo avvolse.

Buio.
Chi sono?
Non lo so, si lo so ...
Il mio nome è ...
Ggggggg...
Eeeeeeee...
Rrraaallt...
Geralt.
Buio, buio, BBBBUUUUUIIIIIOOOOO.

La pietra si spostò e dal sarcofago uscì un uomo

[Permesso negato per la visualizzazione di questa immagine]

i suoi capelli bianchi si muovevano seguendo l'andamento della leggera brezza che filtrava nella sua tomba, la cicatrice sull'occhio sinistro pulsava come se fosse dotata di vita e i suoi occhi brillavano di una luce ardente nel buio del sepolcro.
Cosa ci facesse li non lo sapeva, ma lo avrebbe scoperto presto. Si diede una scrollata per far scivolare via la polvere dai vestiti e si avviò verso la luce che filtrava da sopra.
Il cambiamento repentino della luminosità gli fece lacrimare gli occhi per qualche secondo, appena abituatosi rivolse lo sguardo al cielo dove il sole, anche se coperto da una piccola nube, splendeva alto sopra il cimitero.
“Eccolo lì il perché del mio risveglio ...”

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