Quattro individui si stavano dirigendo verso la città delle Ombre, utilizzavano dei sentieri sconosciuti nella foresta, sentieri che solo uno di loro sembrava poter seguire. Se non fosse stato quello gli altri si sarebbero sicuramente persi.
Un piano cominciò a delinearsi nella mente dello spettatore che avrebbe portato quelle creature direttamente nel suo rifugio dove li avrebbe utilizzati come servi. Aveva bisogno di nuovi adepti, gli sconvolgimenti che si stavano susseguendo nel mondo lo aveva lasciato con pochissimi esseri su cui aveva il pieno controllo.
Con un cenno della mano fece scomparire le immagini dalla sfera, preparò l'incantesimo e subito un paio di scheletri si formarono dalla terra pronti ad eseguire ogni suo volere.
"Cyric dammi la forza ..." prese una manciata di polvere e la gettò addosso alle due creature immobili davanti a lui. Di colpo le loro ossa furono ricoperte da muscoli, quindi dalla pelle. Le loro fattezze divennero uguali a quelle umane.
"Andate miei servi e portatemi la loro guida viva, vi guiderò io da qua. Avrete a disposizione poco tempo, quindi agite in fretta."
I due scheletri risposero: "Agli ordini signore!" Si girarono e cominciarono a correre verso l'uscita.
Veyzhak si guardò allo specchio, un'altra ruga era comparsa e, sui capelli, l'ultimo ciuffo nero era sparito per lasciare posto alla nuda pelle.
"Sto assomigliando sempre di più ai miei servi, devo assolutamente conquistare l'anima di quei quattro per tornare ad essere come prima ... Cyric dammi la forza ..."
Cyric si stava godendo lo spettacolo, quel piccolo uomo era riuscito ad intrappolare Mystra ed ora si vantava davanti a lui, sentì una voce provenire da un piccolo mondo inferiore, non gli diede bada, si concentrò piuttosto sul mago che aveva davanti: "Allora Adrian cosa vuoi: donne, soldi, onore?"
"Lo sai cosa voglio Cyric ... TE!" e dalle mani dell'uomo scaturirono le fiamme.
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